Manutenzione Campagnolo Power Torque

Gli attrezzi per smontare il Power Torque
Gli attrezzi per smontare il Power Torque
La pedivella sinistra è montata per interferenza sull’asse, con la brugola a chiudere. Convincerla a lasciare l’asse non è semplice, serve la forza di un estrattore. Non uno qualunque, uno specifico e che da solo non basta.
Visto che l’asse è cavo, come farà l’estrattore a esercitare la spinta? Dove andrà a battuta? Non può, quindi serve un ulteriore elemento che andrà inserito nell’asse e al tempo stesso possa bloccarsi, altrimenti a nulla servirebbe.
Basta questo? No, perché i bracci dell’estrattore, che pure deve esercitare una bella forza, possono rovinare la finitura delle pedivelle; o danneggiare quelle in carbonio. Ed ecco allora la necessità di “protezioni” sagomate che svolgano il duplice compito di far lavorare correttamente l’estrattore e salvaguardare le pedivelle.
Per anni mi sono chiesto cosa avesse spinto Campagnolo a un sistema così cervellotico. Non lo so; però vedo che ormai per il 2019 a catalogo tutte le guarniture sono Ultra Torque, come fu all’introduzione di questa ottima tecnologia. Che siano ravveduti? 😀
Comunque il Power Torque ancora gira su tante bici, quindi vediamo in dettaglio il kit attrezzi proposto da Unior, codice 1626A.
Lo abbiamo visto in apertura, lo ripropongo in tutte le sue parti.
Vediamo in dettaglio i singoli componenti del kit per la manutenzione del Power Torque.
L’estrattore è a due bracci; scorrono lungo la traversa superiore (una coppia di sferette impedisce che sfilino via) nella quale sono lavorate la sede per la vite di spinta è un ingaggio per chiave da 17 nel caso sia necessario aiutarsi nel tenerlo fermo con maggior sicurezza. L’ingaggio della vite di spinta è da 14.
Alla estremità opposta della vite di spinta c’è una coppa in acciaio con rondella in nylon; non il cuneo che di solito abbiamo sugli estrattori standard.
Serve ad accogliere il cilindro che andrà inserito nell’asse al posto della brugola; e senza il quale l’estrattore (nessun estrattore) potrebbe lavorare.
E questo spiega la forma a sezione differenziata: il lato più sottile entra nell’asse della guarnitura, quello più spesso nella coppa dell’estrattore e lo “scalino” creato tra le due sezione batte contro l’asse.
L’estrattore è utilizzato anche per rimuovere il cuscinetto solidale all’asse.
Per farlo si avvarrà dell’ausilio di un altro attrezzo incluso nel kit: una piastra sagomata per abbracciare il cuscinetto e con una coppia di asole ai lati dove inserire gli uncini dell’estrattore.
Il cuscinetto è montato per interferenza, quindi per montarlo sull’asse serve un attrezzo che assicuri la spinta.
Attrezzo anche lui compreso nel kit, un tubo in polimeri (quali con esattezza non so dirvi) molto leggero e davvero resistente.
Trovo saggio non averlo offerto in metallo, alla prova pratica si è rivelato più efficace. Delicato sui cuscinetti e grazie a una sua intrinseca elasticità capace di dissipare la tensione di montaggio.
Chiude la dotazione del kit Unior la serie di elementi a protezione.
Uno in nylon e tre in cartoncino, questi ultimi da utilizzare insieme al primo quando si lavora su pedivelle in carbonio.
Bene, questi gli attrezzi: vediamo come usarli.
Sono Fabio Sergio, giornalista, avvocato e autore.
Vivo e lavoro a Napoli e ho dato vita a questo blog per condividere la passione per la bici e la sua meccanica, senza dogmi e pregiudizi: solo la ricerca delle felicità sui pedali. Tutti i contenuti del sito sono gratuiti ma un tuo aiuto è importante e varrebbe doppio: per l’offerta in sé e come segno di apprezzamento per quanto hai trovato qui. Puoi cliccare qui. E se l’articolo che stai leggendo ti piace, condividilo sui tuoi social usando i pulsanti in basso. E’ facile e aiuti il blog a crescere.
…viva la mente limpida dei giapponesi…
Beh, non solo loro; pure Sram è un attimo. E l’Ultra Torque semplicissimo.
E’ con il PT che proprio non ci siamo. In realtà lo smontaggio è semplice, quello che rende la faccenda complicata è la necessità di tanti attrezzi. Che comunque tornano utili anche per altre operazioni, almeno questo…
Fabio
Complimenti per l’articolo, veramente ben scritto, consente a chiunque di cimentarsi in questo genere di manutenzione… Che di per sé non è per niente facile. Volevo chiedere dove posso comprare il kit. Purtroppo non riesco a trovarlo nei negozi
Grazie mille
Gianpiero
Ciao Gianpiero, la strada migliore è rivolgersi al distributore italiano.
Trovi il link nell’introduzione, comunque lo rimetto anche qui
Montalbetti
Fabio
Proprio un fulgido esempio di tecnologia italiana, a volte la praticità è bandita.
Qualcosa non mi è chiaro, Campagnolo oggi usa Ultra Torque su tutte le guarniture da Centaur a Super Record e la Power torque non la usa piu, invece nel articolo si sostiene il contrario. Non che esistono due versioni di Ultra Torque?
Ciao, non si sostiene il contrario.
E’ scritto che ancora sono in vendita (quindi in negozio come rimanenze) guarniture PT. Ed è scritto due paragrafi dopo che Campagnolo ha abbandonato questo sistema, tornando a UT ovunque.
Ma visto che esistono ancora sulle strade bici che usano PT in versione senza autoestraente, ecco il perché di un articolo sulla manutenzione.
Fabio
Buon giorno, leggo sempre tutti gli articolo e mi sono imbattuto in questo che mi interessa molto dato che sulla Pinaerllo ho un centaur 10V ed il PT. Volevo accedere ai cuscinetti del movimento centrale. Immagno che dopo aver tolto le pedivelle, smonto con apposita chiave il movimento e (come per shimano) cambio tutto con una coppia di calotte nuove con dentro già i cuscinetti.
Purtroppo ho cambiato 3-4 shimano in passato sulla MTB ma è la prima volta che metto mano ad un campagnolo. Vista la motitudine di cose che devo comprare per tirare giù le pedivelle, mi sa che è anche l’ultima.
Grazie in anticipo per il tempo e la cortesia nel rispondere.
Un caro saluto
Luca
Ciao Luca, anzitutto verifica se hai la versione con dado autoestraente così da poter rimuovere la pedivella senza usare l’estrattore.
Poi ti servono le calotte PT, che hanno una calotta con cuscinetto inserito e l’altra vuota; a parte viene fornito il cuscinetto sciolto che andrà sull’asse. E lì ti servono estrattore per togliere il vecchio e attrezzo di battuta per inserire il nuovo.
E’ semplice ma purtroppo non agevole.
Comunque seguendo passo passo la procedura descritta qui, il lavoro si fa.
Sconsiglio caldamente soluzioni fai da te per estrattore, si fanno danni seri
Fabio