Chrome Industries Truk Pro Bike Shoe

Le conclusioni

Tempo di lettura: 7 minuti

Le conclusioni

Cercavo una scarpa da ciclismo urbano con possibilità di montare tacchette e dal look informale, non subito identificabile come scarpa da ciclismo.

Ho trovato una scarpa che relegare al solo tragitto casa lavoro è un peccato, perché usandola ogni giorno ho scoperto che offre molto di più.

L’aspetto è quella di una normale sneakers, le prestazioni, se così vogliamo chiamarle, molto vicine a una scarpa da ciclismo non sportiva. Sempre però superiore a diversi modelli da trekking, che soffrono spesso di una suola troppo morbida per essere efficaci una volta in sella.

Pedalando liberi la suola ha sempre garantito ottima presa, sia usando pedali da freeride che hanno però il plus dei piolini sporgenti, che normali pedali da passeggio. La suola è morbida al contatto, non senti la forma del pedale per intenderci, la sua pressione che si tradurrebbe in fastidio; però ha una sufficiente rigidità che permette la spinta, senza sacrificare il comfort.

Comfort e presa che non vengono meno anche se si utilizza la scarpa con la sua tacchetta montata ma su un pedale flat. Situazione che può sembrare un controsenso, ma a parte che durante un test sapete provo ogni situazione possibile e impossibile, può ben accadere di avere più bici e quel giorno si è scelto di usarne una con montati pedali flat e non si abbia voglia di smontare le tacchette.

E comunque smontarle richiede un attimo, rimetterle corrette pure perché, sappiamo, le tacchette Spd hanno una dentatura che morde la suola: se da un lato serve a garantire la presa, dall’altro segna indelebilmente la sede di contatto, quindi per riposizionarle correttamente basterà copiare la sagoma che si è incisa.

Ma trovo inutile rimuoverle, la tacchetta sporge praticamente quasi nulla dalla sua nicchia e non provoca alcun fastidio.

Pedalando agganciati non sono venuti meno gli alti livelli di comfort e prestazioni. Anche dopo diverse ore non si avverte la pressione esercitata dalle tacchette. Bisogna davvero spingersi su percorrenze che dalla città ci allontanano parecchio per iniziare a sentire qualche formicolio. A me sono servite quattro ore e ben cinque perché si trasformasse in aperto fastidio. Certo, passo e cadenza, nonché spinta, non sono stati quelli di una pedalata sportiva, ma resta un eccellente risultato.

Considerato anche che non ho fatto soste frequenti, giusto una per un veloce caffè e poi di nuovo in sella. Quindi poco tempo per dare respiro alle zampette.

Il che mi porta a consigliare queste scarpe anche al di fuori del ciclismo urbano, potendo ben essere valide compagne nelle gite fuori porta e nel turismo estivo.

Estivo non perché abbia sofferto il freddo e il test si è svolto con temperature esterne che sono passate da 4 a 19 gradi in due settimane (in pratica è come le avessi provate pure in primavera) ma solo perché non possono vantare la totale impermeabilità di una scarpa specificatamente studiata per questo.

La traspirabilità è ottima; e come appena detto, ho pedalato anche con temperature che invernali non sono. Nelle giornate più rigide sono stati sufficienti dei calzini più pesanti.

Una buona idea l’inserto rifrangente al tallone. Ogni accorgimento che assicura la visibilità (tranne i catadiottri sui pedali…) è da me sempre ben accetto.

Simpatico trovare un secondo paio di lacci, che col loro squillante rosso hanno aggiunto allegria al serioso all black.

E fanno pure pendant con il logo ricamato… 😀

Non hanno deluso inforcando la bici, non hanno deluso nemmeno passeggiando. Il doppio uso che cercavo come filo conduttore dei test dedicati al ciclismo urbano è stato rispettato.

Calzandole senza tacchette montate sono del tutto identiche a delle comode scarpe da passeggio; e fin qui nulla di strano, sono scarpe di qualità e me lo aspettavo.

Calzandole con le tacchette si sono rivelate altrettanto comode. Il quasi lo aggiungo solo perché usando una posizione più avanzata della tacchetta (c’è chi ama pedalare di punta in città) può esserci un suo leggero contatto col suolo. E poiché sono tacchette di metallo, incassate si ma se avanzate la loro punta sporge un filo, su superfici scivolose possono far venire meno la presa. Usando la corretta posizione delle tacchette, ossia asse pedale in corrispondenza del metatarso, nessun problema invece.

Calzandole mi sono divertito a giocare; che niente c’entra con le scarpe, però fa sempre bene 😀

Al momento in cui scrivo leggo dalla pagina ufficiale un prezzo al pubblico di 95 dollari USA: meno di 80 euro al cambio attuale. Escluse tasse e spedizione. Acquistandole In Europa, quindi senza l’aggravio doganale, il prezzo medio che ho rilevato in rete è stato tra i 100 e i 110 euro e preferisco usare questo per valutare il rapporto qualità prezzo.

Perché i 95 dollari USA sono una cifra assai conveniente per queste scarpe; ma se sommiamo spedizione e dogana (e ricordo che le tasse doganali le calcolano anche sulla spedizione), allora diventa conveniente acquistare in Europa.

Il prezzo è poco superiore a una scarpa da Mtb di media gamma, in linea con quello di molte scarpe da trekking dotate di attacchi.

Se però metto sul piatto della bilancia anche le tante cose che posso farci e soprattutto come le riesco a fare, allora la cifra richiesta mi appare assai ragionevole. In pratica ho due scarpe in una, con cui posso pedalare e passeggiare sfruttando un look classico e sempre attuale, facilmente abbinabile all’abbigliamento quotidiano.

Non mi aspettavo di restare deluso, ho scelto Chrome Industries perché ho già toccato con mano la qualità dei loro prodotti; e infatti non sono rimasto deluso. E non nascondo nemmeno che mi ha fatto piacere condurre questo test, ci tenevo a pubblicare e farvi conoscere questo marchio.

Spero in futuro di riuscire a proporvi altri loro prodotti, soprattutto la borsa Messenger che secondo me è la migliore sul mercato. Vedremo, per adesso devo proseguire con gli altri test in calendario e sono già strapieno di lavoro.

Questo il link al sito Chrome Industries.

Buone pedalate

COMMENTS

  • <cite class="fn">Luca</cite>

    Molto belle le scarpe assolutamente fantastica la borsa (da quel che si vede ne sito) forse ho trovato una sostituta per la mia ottima e indistruttibile Timbuk2, (che mi permetto di segnalarti come messenger per ciclista)

    http://www.timbuk2.com

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Luca, hai ragione: la borsa è bellissima e, aggiungo, di gran qualità. Non so se riuscirò ad averne una da presentarvi, non l’ho nemmeno chiesta né ancora accennato la cosa, troppo roba al momento mi sta impegnando.
      Però se chiudo alcuni test provo a chiederne una

      Fabio

  • <cite class="fn">Paolo Vannini</cite>

    Belle scarpe. Ero interessato al marchio ma vedo che siamo carenti di distribuzione qui in Italia.
    Come si potrebbero acquistare? Le scarpe sarebbe meglio poterle provare…

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Paolo, io mi limito ai test; sulle questioni commerciali e/o distributive sempre meglio far capo all’azianda.
      Comunque cercando in rete le ho trovate su Rosebike.
      Visto che mi servo spesso, anche per me e non solo per il blog, da loro, so che il servizio reso è gratuito ed efficiente. Alla peggio, se non ti vanno, le rispedisci a costo zero.
      https://www.rosebikes.it/articolo/chrome-truk-pro-shoes/aid:855384

      Fabio

      • <cite class="fn">Paolo Vannini</cite>

        Grazie, è un’ottima soluzione. Comunque guardando bene c’è qualche rivenditore fisico su nel nord Italia (Milano e dintorni principalmente)…

        • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

          Ciao Paolo, qualcosa avevo visto cercando; ma non sapendo da quale città scrivi diventava inutile segnalarlo. Mettiamo che sei a palermo, che te ne fai del negozio a Milano? Almeno l’online annulla le distanze 😀

          Fabio

  • <cite class="fn">Fabrizio</cite>

    Ciao Fabio, sulla calzata come ci si regola?
    Tu che misura di scarpe civili utilizzo di solito, uguale a quella delle scarpe in prova?

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Fabrizio, la calzata è regolare; uguale a quella delle scarpe civili per capirci e non come uno scarpino da ciclismo dove raramente corrisponde.

      Fabio

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