Trek Knock Block

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Knock Block, ossia come evitare danni al telaio causati da una repentina rotazione della sterzo.

Una scivolata, una manovra maldestra ed ecco che la testa della forcella impatta sotto l’obliquo o il manubrio (e le leve…) sull’orizzontale.

Può succedere; non ti spacca un telaio ma te lo segna, sicuro. E a molti di noi infastidisce.

Ecco quindi che Trek ha introdotto da qualche anno la serie sterzo Knock Block.

Come tutte le soluzioni che funzionano, è semplice nella struttura.

Una scanalatura che si incastra in un dentino e a un certo punto della  corsa trova un blocco.

Però come spesso accade con Trek, non possiamo ridurre il tutto a un semplice (e intelligente) sistema per evitare danni estetici.

Grazie all’adozione del Knock Block è possibile ridisegnare tutta la zona sterzo, puntando alla qualità dinamica, senza doversi preoccupare di creare la luce per la testa forcella.

Vi ha incuriosito? Bene, pure a me e quindi vediamo come è fatto e come funziona.

La tecnologia Knock Block non è solo un dentino in una scanalatura: è di fatto la serie sterzo, il cono, l’attacco manubrio, i distanziali. Solo i cuscinetti sono standard, diciamo così.

Smontandola ce ne rendiamo conto.

Rimuovendo il tappo che fa da tirante della serie sterzo vediamo le scalanature presenti sull’attacco manubrio; sono presenti da ambo i lati.

Questo perché sia il cono della serie sterzo che i distanziali (che vedremo fra poco) hanno identica lavorazione, maschio/femmina. Il cono solo maschio.

Ma guardiamo ancora il cono.

Qui in dettaglio è ancora in sede; si può notare la piastrina avvitata all’orizzontale e che è parte integrante del sistema Knock Block.

Infatti una volta sfilato il cono abbiamo il dentino che governa la corsa dello sterzo.

Dentino che lavora nella scanalatura creata appositamente nel cono; nella immagine in basso è quella più lunga.

Adesso è più chiaro perché bisogna parlare di serie sterzo Knock Block.

Per potersi incastrare e lavorare sempre, anche i distanziali hanno i loro dentini e le rispettive sedi.

Pure il tappo della serie sterzo è dedicato, per rispettare al centesimo di millimetro le dimensioni del sistema. Infatti sulla faccia inferiore è chiaramente indicato che deve essere usato con serie sterzo Knock Block.

Non ci sono evidenti controindicazioni nel sistema Knock Block, nella guida come nella manutenzione.

Per le guida approfondiremo nel test della Trek Procaliber 9.6 di prossima pubblicazione.

Comunque già qui posso anticiparvi che non ho avuto alcuna difficoltà nemmeno nello stretto più ostico o girando rasente intorno agli alberi.

E devo dire che pure quando sono scivolato si è rivelato prezioso. 

La manutenzione è identica a quella di una serie sterzo ordinaria; solo un velo di grasso nella fresatura del cono sterzo, ma più per protezione che per funzionalità.

Il resto richiede le stesse cure di una qualunque serie sterzo.

L’unica accortezza è usare sempre componenti specifici. Se per esempio vogliamo sostituire l’attacco manubrio ne servirà uno adatto, così come i distanziali.

Insomma, nulla di strano visto che parliamo di un sistema originale.

Ho scelto di mostrarlo adesso, in questa breve scheda, perché la serie sterzo non è montata solo sulla Trek Procaliber ma anche su tante altre Mtb della casa.

Questa veloce presentazione mi permetterà di essere più incisivo durante l’articolo di presentazione della bici in prova, consentendomi i rimandi a questo articolo e a quello sulla tecnologia Isospeed.

Buone pedalate 

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