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Cosa dice il Codice della strada

Tempo di lettura: 9 minuti

Cosa dice il Codice della strada 

A fine novembre sono entrate in vigore una serie di modifiche al Codice della strada, modifiche che hanno riguardato i più diversi campi della circolazione stradale.

Molto si è parlato delle novità per i monopattini, poco e male di quelle per le bici.

Con un errore interpretativo, scusabile vista la insanabile passione italica per lo scrivere leggi in spregio alla corretta sintassi.

Soggetto, predicato, complemento e ognuno ha chiaro il significato di una frase. 

Comunque, ormai ho rinunciato da tempo a sperare e lavoro con quello che ho. 

E cioè l’art. 68 del Cds così come riformulato dalla recente novella.

Testuale: 1 c) I dispositivi di segnalazione di cui alla lettera c) del comma 1 devono essere funzionanti da mezz’ora dopo il tramonto del sole a mezz’ora prima del suo sorgere e anche di giorno nelle gallerie, in caso di nebbia, di caduta di neve, di forte pioggia e in ogni altro caso di scarsa visibilità, durante la marcia sia nei centri abitati che fuori dai centri abitati.

Che significa? C’è un obbligo di luci sempre accese come erroneamente riportato da molta stampa generalista?

No, c’è solo un ampliamento delle situazioni in cui il ciclista ha obbligo di accendere le luci.

Mentre prima quest’obbligo era previsto solo nella fascia tra mezz’ora dopo il tramonto e mezz’ora prima dell’alba (e io non ho mai capito perché non invertire, ossia mezz’ora prima del tramonto e mezz’ora dopo l’alba, visto che nelle condizioni previste dal codice la luminosità è molto scarsa), adesso si aggiungono gallerie, nebbia, pioggia ecc.

L’ultimo inciso ha generato l’errore, perché potrebbe sembrare a una lettura frettolosa che l’obbligo scatti sempre durante la marcia sia nei centri abitati che fuori dai centri abitati.

A troncare ogni possibile equivoco sarebbe bastato scrivere: 1 c) durante la marcia sia nei centri abitati che fuori dai centri abitati I dispositivi di segnalazione di cui alla lettera c) del comma 1 devono essere funzionanti da mezz’ora dopo il tramonto del sole a mezz’ora prima del suo sorgere e anche di giorno nelle gallerie, in caso di nebbia, di caduta di neve, di forte pioggia e in ogni altro caso di scarsa visibilità.

Sarebbe bastato spostare quelle poche parole all’inizio e a tutti sarebbe stato chiaro che le luci devono essere accese solo quando si verifica una di queste condizioni, quale che sia la strada percorsa.

Vabbè.

Al momento in cui scrivo non c’è un regolamento che indica i lumen necessari né imponga quindi un obbligo di scelta o una omologazione specifica a cui fare riferimento, se non quella “standard” per la messa in commercio.

Però se facciamo riferimento allo spirito della norma, il perché è stata emanata, non sfugge come lo scopo non sia permettere al ciclista di illuminare la strada bensì renderlo visibile agli altri utenti.

Se al buio, di notte, basta poco per essere avvistati in lontananza, la generica definizione di “ogni altro caso di scarsa visibilità” è talmente ampia che rende difficile una catalogazione.

Ma resta comunque l’esigenza di rendersi visibili, e in questo la potenza di una luce diurna ben fatta garantisce le prestazioni necessarie.

Perché è lo stesso discorso che faccio per i caschi o qualunque altro accessorio serva alla nostra sicurezza.

Non mi interessa sia omologato e basta o ci sia un obbligo di legge: è la mia sicurezza, mi tutelo con il meglio che riesco a trovare. O almeno con il meglio che riesco a trovare e posso permettermi.

Bene, adesso che sappiamo anche cosa dice la legge, possiamo far luce con la prova su strada ahahahaha

E niente, mi ha preso questa cosa dei giochi di parole. E vabbè.

COMMENTS

  • <cite class="fn">morescopiero</cite>

    La scelta di alcuni marchi di utilizzare altro nome per i loro brand di prodotti diversi dal ciclo nasce dalla volontà di poterli montare anche su altre biciclette senza creare contraddizioni esplicite fra i marchi esposti. Altro esempio famoso è Cannondale ma anche Giant.

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Piero, a questo ci arrivo persino io che proprio sveglio non sono…
      Però ci sono anche i casi inversi, per esempio Specialized che utilizza il proprio marchio per tutto. E a quanto hanno appurato i vari manager del marketing di aziende concorrenti, sembra una scelta vincente sul piano commerciale e in futuro si adegueranno.

      Fabio

  • <cite class="fn">marco soardi</cite>

    Forse mi sono perso il dettaglio,viene indicato il livello IP?
    Grazie mille come sempre per le recensioni.
    Marco

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Marco, era sfuggito pure a me e l’ho inserito il giorno dopo. Forse ti ha caricato la cache e non visualizzavi la modifica.
      Comunque è IPX4 / IP46 per anteriore e posteriore.

      Fabio

  • <cite class="fn">Guido</cite>

    Ciao Fabio,
    ho una domanda non strettamente inerente a questo test ma che non so dove porre altrimenti. Vorrei acquistare luci per la mia Triban RC 520 (avevo scritto per un consiglio anche sotto quel test) e mi piacerebbe trovarne un tipo che faciliti la riparazione. Per capirsi, non quei monoblocchi dove appena si guasta l’interruttore bisogna per forza buttare tutto. Hai suggerimenti, anche solo per iniziare la ricerca?
    Grazie e sempre complimenti per il tuo blog.

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Guido, purtroppo non sono in grado di aiutarti. Non per cattiveria, ma esistono migliaia di luci, di tutti i prezzi e dalle prestazioni più varie. Per illuminare o solo per rendersi appena visibili. E solo quelle più costose sono “riparabili” ma nessuna con il fai da te, vanno inviate in assistenza. Quindi senza avere una idea delle necessità di illuminazione, budget, esigenze, anche solo indicare un modello in questo mare magnum del mercato mi è impossibile. Sorry.

      Fabio

      • <cite class="fn">Guido</cite>

        Grazie Fabio, le andrò a montare sulla bici che uso nel tempo libero, soprattutto in ciclabile e secondarie e durante il giorno con qualche rientro al crepuscolo nelle mezze stagioni. Mi orienterò su qualche marchio noto e non il primo prezzo. Buone pedalate e buon blog!

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