[Officina] Manutenzione dei mozzi a coni e sfere

Tempo di lettura: 1 minuti

Un video per la manutenzione dei mozzi a coni e sfere. E soprattutto per mostrare come ottenere in un sol gesto la precisa regolazione del gioco di scorrimento.

Al solito vale la raccomandazione di non lasciarsi spaventare dalla lunghezza del girato, sapete che sfrutto i video per mostrare le operazioni e per fornire alcune nozioni teoriche oltre che consigli pratici.

Poi arriveranno i video in versione “pillola”, ma non oggi.

Ho scelto di mostrare nel video che trovate a fondo pagina solo un mozzo anteriore.

Una decisione che non mi ha del tutto convinto, però è anche vero che l’accesso ai cuscinetti del mozzo posteriore non è identico per ogni modello, anzi.

E poi qui contano manutenzione e regolazione, per come raggiungere i cuscinetti si può sempre fare riferimento al manuale specifico di quel mozzo.

Ho usato come modello un mozzo anteriore “standard”, privo di ghiere, brugole o con sistemi di regolazione particolari.

Per mozzi specifici esistono nella sezione Officina articoli dedicati. Li trovate nel link in basso.

Officina, i mozzi

Anche se questo preambolo sembra impoverire il video, in realtà la procedura, accesso ai cuscinetti a parte, è quasi universale. Ed è una tecnica, quella che vedremo per ottenere in un sol gesto la precisa regolazione, applicabile a tanti altri settori della bici: per esempio una serie sterzo da 1″ o un movimento a perno quadro a calotte registrabili.

Argomenti che presto, spero, saranno oggetto di altri video. 

Gli utensili necessari per le operazioni di oggi sono davvero pochi ma specifici: una serie di chiavi per coni, dette anche a sogliola perché assai sottili ed è facile capirne la necessità visto che l’accesso è risicato; e del buon grasso.

Ma quale grasso? Dipende, non ne uso uno solo ma preferisco regolarmi a seconda del tipo di mozzo e utilizzo della bici.

Su mozzi di alta gamma la mia preferenza va da sempre al grasso Shimano Dura Ace, che si, costicchia, ma ha una resa eccellente.

Su mozzi buoni ma montati su bici che devono passarne di tutti i colori vado di grasso al teflon: assicura una minore scorrevolezza rispetto al Dura Ace ma oltre a costare decisamente meno garantisce ottima protezione dalle intemperie. E non rovina le parti in gomma, ossia i parapolvere.

Ogni quando eseguire la manutenzione dei mozzi è domanda che, al solito, non può avere risposta certa.

Entrano in gioco molte variabili, dal tipo di mozzo alla qualità del parapolvere, dall’età all’uso della bici.

In linea di massima vale il solito principio di ogni manutenzione: un controllo periodico, per esempio quando puliamo la bici, e con una  veloce rimozione delle ruote facciamo girare il mozzo tra le mani. Se è leggermente ruvido, interveniamo. Se gira fluido, lasciamolo stare.

Se ci sono veri e propri “scalini” nella rotazione una semplice manutenzione può non bastare. In questo caso è quasi certamente necessario sostituire coni e sfere, di solito facilmente reperibili a ricambio.

La pista di scorrimento è discorso diverso. Sono pochissimi i mozzi che permettono la sua sola sostituzione; nella quasi totalità dei casi se la pista è rovinata il mozzo va cambiato.

Però nessun timore: sfere e coni sono sempre in materiale più tenero (soprattutto i coni) e questo significa che l’usura colpisce loro. Basterà cambiarli e la nostra ruota avrà nuova vita.

Bene, vi lascio il video, per il quale vale il solito avviso che non tutti i video sono “lanciati” anche qui sul blog, quindi la cosa migliore, se volete essere aggiornati sulle loro pubblicazioni, è iscriversi al canale You Tube del blog.

 

Buone pedalate


Tutti gli articoli della sezione Tecnica e Officina


Commenta anche tu!