[Officina] Come misurare l’usura dei dischi freno e delle piste frenanti

Breve video e articolo a corredo per una operazione semplice e veloce ma che è bene compiere con regolarità.
Quale?
La misurazione e/o la verifica dello stato di usura dei rotori o delle piste frenanti per gli impianti a cerchio.
Porta via davvero una manciata di secondi, come vedremo.
Dico sempre che l’impianto frenante è un insieme complesso (cosa diversa da complicato), ossia composto da tante parti destinate a lavorare insieme.
Basta che una sola di queste non sia in perfetta efficienza e tutto l’impianto ne risente.
In questi mesi in video e in questi anni con gli articoli ho cercato di esaminare quasi tutti gli aspetti della corretta manutenzione degli impianti frenanti.
Questo perché sono convinto ognuno debba pedalare come crede, senza dogmi e pregiudizi; e sono altrettanto convinto che sull’efficienza dei freni devo essere intransigente, ne va della nostra sicurezza.
Molti si concentrano sull’usura pastiglie (freni a disco) o tacchette (freni a cerchio), qualcuno su cavi e guaine, pochi rispettano gli intervalli per la sostituzione dell’olio (freni a disco idraulico), ancor meno quelli che curano la pulizia. Dell’usura troppi non sanno nemmeno l’esistenza.
Invece no, perché sia i rotori che le piste frenanti si “consumano” con l’uso, seppure con tempi differenti tra dischi e cerchi.
Al netto di eventuali elementi esterni che possono comprometterne la durata.
Valutare il grado di usura è semplicissimo, basta un calibro; e con i freni a cerchio manco quello.
I rotori recano una scritta: “Min. TH” seguita da un valore, solitamente 1,5 millimetri.
La scritta sta per Minimun Thickness, spessore minimo, universalmente usata anche per auto e moto.
Il valore, lo spessore minimo oltre il quale NON bisogna scendere, può variare, seppure ormai la maggior parte dei produttori lo abbia stabilito proprio a 1,5mm.
Io consiglio di non attendere questa soglia ma sostituire i rotori prima, a 1,7/1,8mm; se non 2mm (per quelli che partono da 2,5mm, ovviamente).
Un disco sottile scalda più facilmente, l’efficacia ne risente, è più debole e così via.
“Mordiamo” il rotore col calibro, meglio se in più punti, e facciamo un rapido controllo.
Volendo, possiamo usare anche uno spessimetro
In linea di massima la sostituzione di un rotore è in rapporto 1:3 con le pastiglie: ogni 3 cambi di pastiglie, un rotore nuovo.
Ma subentrano altre variabili che possono ridurre questo intervallo, per esempio la guida in fuoristrada con polvere e sporco a fare da abrasivo, surriscaldamenti che riducono l’efficacia della pista frenante, deformazioni troppo pronunciate per essere corrette ecc.
Insomma, come sempre per la manutenzione delle bici, stilare calendari certi è impossibile, si valuta caso per caso.
Le piste frenanti dei freni a cerchio sono ancora più semplici da verificare. Non servono utensili, solo buona vista.
Un forellino sulla pista, da ambo i lati, spesso evidenziato da un adesivo: finché è visibile abbiamo ancora materiale sufficiente.
Anche qui vale quanto appena detto, tranne il rapporto 1:3, visto che un cerchio dura molto di più.
Non è possibile dare un chilometraggio preciso per la sostituzione del cerchio, basta un sassolino o una punta metallica che si ingloba nella tacchetta e abbiamo rovinato un cerchio con una settimana di vita, da sostituire.
Quindi tenere d’occhio il forellino, sempre; e poi tutti gli altri indicatori esterni, ossia graffi, solchi profondi, botte ecc e valutare la sostituzione se necessaria.
Ma senza ripetere tutto qui, in questo articolo, vi lascio al video dove spiego ogni cosa.
Ricordandovi sempre che non tutti i video sono “lanciati” anche qui sul blog, quindi la cosa migliore, se volete essere aggiornati sulle loro pubblicazioni, è iscriversi al canale You Tube del blog.
Buone pedalate
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Sono Fabio Sergio, giornalista, avvocato e autore.
Vivo e lavoro a Napoli e ho dato vita a questo blog per condividere la passione per la bici e la sua meccanica, senza dogmi e pregiudizi: solo la ricerca delle felicità sui pedali. Tutti i contenuti del sito sono gratuiti ma un tuo aiuto è importante e varrebbe doppio: per l’offerta in sé e come segno di apprezzamento per quanto hai trovato qui. Puoi cliccare qui. E se l’articolo che stai leggendo ti piace, condividilo sui tuoi social usando i pulsanti in basso. E’ facile e aiuti il blog a crescere.