Nasce la Coalition for cyclist safety

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Diciannove aziende leader leader nei settori automobilistico, ciclistico e tecnologico si sono unite per studiare soluzioni contro i rischi che corrono i ciclisti sulle strade.

Nasce la nuova Coalition for Cyclist Safety con l’impegno a sviluppare un approccio globale alla sicurezza delle biciclette incentrato sull’implementazione della tecnologia “Vehicle-to-everything“, ridotto alla sigla V2X.

Al momento l’impegno è concentrato sul Nord America ma l’obiettivo è sbarcare anche in Europa.

I membri della coalizione ritengono che V2X avrà vantaggi in termini di sicurezza, nonché il potenziale per ridurre la congestione del traffico. L’impegno è implementare componenti fondamentali nell’ottica di una roadmap per migliorare la sicurezza dei ciclisti, coinvolgendo altre aziende per raggiungere questo obiettivo.

Lo scopo è integrare le biciclette nel futuro ecosistema di comunicazione V2X. Consentendo alle auto dotate di V2X, alle biciclette e agli altri utenti della strada di riconoscersi e creare consapevolezza reciproca, aumentando così la possibilità di ridurre il numero di feriti a causa di incidenti.

Inoltre, questi sforzi saranno supportati dagli approfondimenti e dai consigli forniti da studi legali e associazioni di ciclismo, sicurezza e trasporti intelligenti attraverso un comitato consultivo della coalizione (Advisory Committee of the Coalition).

Secondo il Center for Disease Control degli Stati Uniti, le biciclette riguardano l’uno percento di tutti i viaggi attraverso gli Stati Uniti, ma rappresentano il due percento di tutti gli incidenti mortali. Più di 130.000 ciclisti all’anno subiscono gravi infortuni in bicicletta nel traffico degli Stati Uniti.

Al momento i membri fondatori della Coalition for Cyclist Safety: Automotive – Audi, Cariad; Bicicletta – Accell, AT-Zweirad, BMC, Bosch eBike Systems, Koninklijke Gazelle, Shimano, Trek Bicycle Corp.; Tecnologia V2X – Autotalks, Commsignia, Qualcomm, Spoke Safety; Telecomunicazioni – Deutsche Telekom, TELUS.

Il comitato consultivo della coalizione (Advisory Committee of the Coalition) comprenderà: ITS America, League of American Bicyclists, People for Bikes e The Governors Highway Safety Association.

Attraverso la ricerca interna, oltre ai dati pubblicamente disponibili, Audi stima che entro il 2025 ci saranno 5,3 milioni di veicoli, zone di cantiere, passaggi a livello, biciclette e altri dispositivi che saranno in grado di connettersi utilizzando C-V2X. Entro il 2030, è possibile che quel numero aumenti a 61 milioni di dispositivi connessi, inclusi fino a 20.000 strisce pedonali, 60.000 zone scolastiche, 216.000 scuolabus e 45 milioni di smartphone.

Per rendere il traffico stradale più sicuro ed efficiente per tutti gli utenti, il Gruppo Bosch si impegna ad espandere il proprio impegno nelle tecnologie V2X per garantire anche l’integrazione delle biciclette nell’ecosistema V2X attraverso la sua divisione Bosch eBike Systems.

V2X è un altro importante contributo al ciclismo più sicuro, poiché potrebbe offrire ai ciclisti visibilità digitale per altri utenti della strada“, ha affermato Claus Fleischer, dirigente della divisione Bosch eBike Systems di Robert Bosch GmbH. “Tuttavia, questo non può essere un obiettivo raggiunto da una sola azienda: richiede la collaborazione di vari attori che lavorano sull’argomento in modo trasversale, in modo che in futuro nessun utente della strada sia escluso dai vantaggi che V2X può offrire. Siamo felici di essere uno dei fondatori e di collaborare a questa importante iniziativa“.

Applaudiamo questi leader del settore automobilistico e del ciclismo per aver trovato insieme soluzioni innovative per rendere le nostre strade più sicure per le persone che vanno in bicicletta ora e in futuro“, ha affermato Bill Nesper, direttore esecutivo della League of American Bicyclists. “Il progresso della tecnologia per rendere i veicoli più sicuri è una parte fondamentale della creazione di un sistema sicuro, insieme alla costruzione di strade più lente e di infrastrutture più sicure. Confidiamo che la leadership mostrata dalle aziende della Coalizione per la Sicurezza dei Ciclisti ispirerà altri ad unirsi e impegnarsi a fornire standard elevati di sicurezza non solo per le persone all’interno dei veicoli, ma anche all’esterno“.

Se son rose fioriranno…

Buone pedalate


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