Bonus bici, forse per fine agosto
Si allungano ancora i tempi perché il famoso bonus bici divenga pienamente operativo.
Tra ritardi e modifiche in corsa, gli originari 60 gg previsti dall’emanazione del decreto sono stati spostati sempre più avanti, facendoli partire dalle scadenze più varie.
A cui sommare le oltre tre settimane trascorse affinché i ministeri competenti si accordassero sui documenti necessari e validi (scontrino parlante e/o fattura) per poter ottenere il rimborso.
Al momento in cui scrivo anche la data del 6 agosto, che solo pochi giorni fa sembrava probabile, è tornata in discussione.
Perché il 6 agosto è previsto l’ennesimo passaggio, stavolta la conferenza Stato Regioni, che si terrà appunto il 6 di questo mese, per ottenere il via libera delle Regioni e la conseguente pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Ma non basta.
Dal Ministero fanno sapere che dopo questo via libera (che arriverà? Boh…) ci sono ulteriori 60 gg di tempo per rendere il portale operativo. Ma va?
Ma fanno anche sapere che faranno il possibile per rendere il tutto fruibile entro la fine di agosto, lasciando un paio di settimane ai negozianti per potersi registrare e svolgere le loro incombenze.
Si, perché ricordo che oltre al rimborso per chi ha già acquistato dal 4 maggio in poi, una volta che la app sarà operativa il bonus avverrà sotto forma di sconto alla cassa, quindi il ciclista dovrà prima scaricarsi il coupon dal sito del Ministero Ambiente, recarsi nel negozio che ha aderito e consegnare il buono per ottenere lo sconto.
Ammesso ci siano i fondi.
Lo stanziamento iniziale, dati di vendita alla mano, è già ampiamente terminato da tempo.
Il plafond è stato innalzato a 210 milioni, che potrebbero ugualmente non bastare.
Infatti oltre le bici, questo fondo riguarda monopattini e servizi di sharing: la coperta sembra corta.
Comprendo le due settimane (che secondo me son poche) per dare modo ai commercianti di registrarsi e inserire i dati necessari; apprezzo la volontà di evitare un click day appena online il portale (ma non è chiaro se in queste due possibili settimane di interregno sarà accessibile solo agli operatori e come), fatico a comprendere l’enorme propaganda fatta intorno a questo bonus.
Da chi l’ha proposto e da quella opposizione che ridicolizza chi va al lavoro in bici.
Continuo a credere che l’effetto annuncio abbia fatto più male che bene a una misura che, seppure non incontri il mio favore – sapete che preferisco gli investimenti in infrastrutture ciclabili – resta comunque qualcosa a favore della mobilità sostenibile.
Dire “meglio che niente” non è proprio la mia filosofia ma di questi tempi sono a volte più tollerante.
Solo a volte, perché la scelta del bonus è una cosa, gestirlo in maniera così dilettantesca è altra.
Vedremo cosa succederà il 6 agosto, per miei motivi personali quello successivo è un giorno molto importante perché potrebbe significare vedere un piccolo spiraglio di luce in fondo a questo tunnel che dura da mesi, e non so se sarò subito sul pezzo.
Ma tanto se la Conferenza darà l’ok di sicuro anche la stampa generalista ne offrirà contezza, quindi basterà una scorsa ai quotidiani.
Nel frattempo, buone pedalate.
Sono Fabio Sergio, giornalista, avvocato e autore.
Vivo e lavoro a Napoli e ho dato vita a questo blog per condividere la passione per la bici e la sua meccanica, senza dogmi e pregiudizi: solo la ricerca delle felicità sui pedali. Tutti i contenuti del sito sono gratuiti ma un tuo aiuto è importante e varrebbe doppio: per l’offerta in sé e come segno di apprezzamento per quanto hai trovato qui. Puoi cliccare qui. E se l’articolo che stai leggendo ti piace, condividilo sui tuoi social usando i pulsanti in basso. E’ facile e aiuti il blog a crescere.
Dilettanti ai detto bene, niente da aggiungere
Altra vicenda che è emblema della mediocrità.
Il problema è che così facendo si “legalizza” la mediocrità anche nel lavoro quotidiano di molti.
“Se il Ministero si comporta così perchè non devo farlo io umile cittadino/lavoratore”.
Che dirti, sempre stato convinto che il famoso “uno vale uno” è una boiata.
Non è possibile che io mi metta a parlare di cose che ignoro nascondendomi dietro “ma la tua è una opinione e vale quanto la mia” oppure “ho il diritto di dire la mia”.
Si, hai diritto; non hai diritto a dire scemenze e hai il dovere di studiare…
Fabio