[News] La famiglia Shimano CUES si amplia con le opzioni per drop bar

Tempo di lettura: 4 minuti

In arrivo le opzioni per bici con piega strada e gravel della famiglia CUES, un ecosistema che dal suo esordio ha puntato sulla piena compatibilità di molti suoi componenti.

Caratterizzata dalle stesse prestazioni e durata della sua controparte flat bar, questa nuova gamma offre tutti i comfort dell’ergonomia drop bar a un prezzo ragionevole; l’aggettivo è di Shimano, al momento in cui scrivo i componenti non sono ancora sul mercato e non ho un listino.

Ma non fatico a crederci, la missione dell’ecosistema CUES è “mettere quante più persone in sella” e lo fai seguendo due linee guida: qualità, costo abbordabile.

I componenti drop bar SHIMANO CUES offrono fiducia e prestazioni di livello superiore. Mutuando l’ergonomia dei gruppi stradali di punta Shimano, CUES è progettato per adattarsi a una vasta gamma di dimensioni delle mani.

SEMPLICITÀ: Con la sua gamma di componenti a 9, 10 e 11 velocità, inclusi deragliatore, cassetta e catena, che agiscono in modo intercambiabile, SHIMANO CUES riduce le esigenze di inventario dei negozi e semplifica il processo di manutenzione per le biciclette di fascia media.

VERSATILITÀ: La gamma presenta una spaziatura dei pignoni unificata tra le trasmissioni a 9, 10 e 11 velocità — la serie di componenti più compatibile e versatile di Shimano — il che significa che i componenti possono essere mescolati per soddisfare un ampio ventaglio di stili di guida. Offrendo fiducia in montagna, in discesa, sui sentieri e in città.

DURATA: Grazie alla tecnologia di trasmissione più durevole di casa Shimano, LINKGLIDE estende la durata complessiva dei componenti trasmissione e offre un’esperienza di cambiata fluida.

Vediamo in dettaglio cosa è stato presentato, in chiusura le mie considerazioni. Tenendo ben presente che qui parliamo solo dei nuovi componenti CUES, non di quanto già presente e che potete trovare a questo link.

Per esempio i cambi sono gli stessi già presenti a catalogo per il CUES destinato a bici flat bar.

Trasmissioni CUES a 10 e 11 velocità con freni a disco idraulici.

La famiglia a 10 e 11v presenta diverse interessanti opzioni.

Anzitutto hanno freni ad attuazione idraulica e questo, fatemelo ribadire, non è una complicazione. Ho dimostrato in più di un articolo della sezione officina la loro semplicità, sia di montaggio che di manutenzione.

Le leve fanno tesoro di quanto presente in gamma strada, sia per ergonomia che tecnologia. Ci sono ovvie semplificazioni, per esempio non ho notizia di comandi freno con il plus della Servo Wave Action, riservata per capirci alle famiglie Ultegra e Dura Ace e GRX di fascia alta; ci sono attenti studi ergonomici per favorire la presa e la cambiata quale che sia la dimensione delle proprie mani.

Le pinze freno a standard di montaggio Flat Mount presentano un differente disegno sia all’anteriore che al posteriore: che si traduce nell’eliminazione delle piastrine di montaggio usando rotori da 160.

Può apparire un dettaglio secondario, tranne per chi con le bici ci lavora. E non parlo solo dei meccanici ma delle linee di produzione, dove ogni minuto risparmiato è denaro risparmiato (o guadagnato…).

Le guarniture proposte sono sia doppia corona che mono, anche in versione Hollowtech II (ossia pedivella cava), compatibili 9 e 10v.

Nel caso delle doppie abbiamo due opzioni di dentatura: la classica 50/34 per uso tipicamente stradale e una agile 46/32 per uso gravel-ricreativo.

Lunghezza pedivelle da 165mm, 170mm, 172.5mm, 175mm.

Hanno linea catena maggiorata a 47mm, ossia 2,5mm in più delle guarniture stradali. Una soluzione tecnica applicata da anni con successo alla famiglia GRX per consentire il passaggio di gomme larghe senza pericolo di impatto tra faccia interna del deragliatore e copertoncino.

Ne consegue che anche il deragliatore (sia a fascetta che a saldare) presenta una geometria idonea alla differente linea catena.

Non manca l’opzione mono corona, sia 9/10v che 9/10/11v; anche qui con variante Hollowtech II.

Due dentature disponibili: 40 e 42 denti, linea catena di 50mm. Lunghezza pedivelle da 165mm, 170mm, 172.5mm, 175mm.

Importante la presenza della tecnologia DYNAMIC CHAIN ENGAGEMENT+ che migliora la ritenzione della catena con la sua speciale forma della punta dell’ingranaggio.

Trasmissioni CUES a 9 e 10 velocità con freni a disco meccanici

La serie SHIMANO CUES 3000 per componenti a 9 e 10 velocità offre una gamma ancora più ampia di scelte con un’opzione di freno a disco meccanico che garantisce affidabilità e manutenzione senza preoccupazioni. Con un rapporto di trasmissione inferiore a 1:1, puoi affrontare una grande varietà di situazioni mentre SHIMANO CUES ti mantiene nella tua marcia migliore.

Grazie alla piattaforma LINKGLIDE tre volte più durevole e fluida, puoi essere sicuro di prestazioni di cambiata stabili ad ogni cambio di marcia.

Guarniture e deragliatori sono in comune con quanto visto sopra; vi ricordo che i cambi sono gli stessi già presenti a catalogo per il CUES destinato a bici flat bar.

Le leve freno ad azionamento meccanico presentano un rinnovato studio ergonomico, pur conservando l’aria di famiglia. Disponibili per doppia e per mono, in questo caso la leva sinistra è “nuda”.

 
 

Componenti aggiuntivi

Interessante proporre un nuovo cambio con gabbia di ridotta lunghezza e un rotore (a sei bulloni), ambedue dedicati a bici a ruote piccole, ossia da 20″ per il primo e 20-24″ per il secondo.

 
 

Il cambio RD-U4010-SS ha gabbia corta SHIMANO SHADOW, permette fino al 30% in più di altezza da terra e maggiore spazio per i pneumatici rispetto al deragliatore posteriore standard CUES e prevede come cassette la 11-36T (9 velocità) e la 11-39T (10 velocità). Compatibile con le e-bike.

 

Famiglia ESSA 1x8v

Anche la famiglia ESSA si arricchisce con l’arrivo di componenti per drop bar.

Abbiamo le leve per freni ad attuazione meccanica, pure loro beneficiano di una migliorata ergonomia e, trattandosi di monocorona, la leva sinistra è nuda.

Con una cassetta 11-45 abbinata alla guarnitura da 32 denti si può creare una pratica ed economica, ma sempre affidabile, bicicletta da diporto.

Mie considerazioni

Sin da quando ebbi sentore dell’arrivo dell’ecosistema CUESS ne sono stato un estimatore. Dapprima sono arrivati i componenti per bici flat bar, attendevo quelli dedicati alla piega che per me, lo sapete, è l’unico vero manubrio da bici. Ci ho fatto anche il lampadario della mia officina…

Perché mi intriga? Perché io sempre sono alla ricerca di tutto ciò che rende felice la nostra vita sui pedali e qualunque bici, componente, accessorio permette a tanti di pedalare senza svenarsi, in un (troppo lungo) periodo in cui i soldi in casa son pochi, per me è benedetto.

Anticipo l’obiezione: eh, ma tu stai lì adesso col GRX 2x12v Di2, che proprio regalato non è, stai qui a elogiare il CUES?

Vero, però quando fu presentata la famiglia GRX io fui l’unico a occuparmi della versione 2x10v, la più economica di listino. Poi è ovvio che mi trovo a spaziare e lavoro anche con le versioni lussuose; ma questo che io chiamo blog è strutturato come una testata giornalistica, faccio informazione. Bene o male, lascio giudicarlo a voi.

L’ecosistema Cues è un doppio vantaggio: per i ciclisti e per la rete vendita.

Ai ciclisti consente di pedalare con componenti di qualità, molto durevoli grazie alla tecnologia Linkglide, pieni di interessanti soluzioni mutuate dalle altre famiglie di prodotti Shimano e soprattutto pensati per semplificare la vita ai ciclisti.

Alla rete vendita permette di avere un magazzino più snello grazie alla ampia compatibilità dei componenti tra loro che si traduce in meno ricambi da tenere fermi. Col corollario, per noi, che è anche più semplice e immediato trovare il ricambio disponibile.

A vantaggio di tutti va il costo abbordabile, quindi anche la bici completa diventa più economica all’acquisto senza sacrificare la qualità.

Tutti si soffermano sulla bici da 15000 euro, come se il mercato fosse solo quello, e tutti sbraitano contro questi prezzi.

Le bici top, sia per prezzo che per prestazioni, sono una nicchia nei numeri di vendita: il grosso lo fanno le bici della parte bassa di listino, acquistate da chi vuole solo pedalare senza tante fisime su watt, peso e materiali.

Pensate solo a quante migliaia di bici vende ogni giorno in Europa un colosso della grande distribuzione sportiva come Decathlon.

A me non interessa tanto prendere un ciclista e metterlo in sella, lo fa già anche senza di me. Io al massimo lo aiuto a scegliere con cognizione.

A me interessa di più mettere una persona in sella, e se riesco a fargli conoscere bici o componenti che senza sacrificare la qualità gli permettono di compiere il passo, allora sono contento.

E poi c’è un’altra ragione, più personale: la mia curiosità. Io che per anni ho lavorato su impossibili alchimie miscelando componenti incompatibili nei miei tentativi di creare quelle che oggi conosciamo come bici gravel, accolgo con favore la decisione di far andare d’accordo i componenti fra loro.

Chiunque tra noi ha provato anni fa a far funzionare comandi strada con cambio da Mtb ricorda sicuramente l’impossibilità dell’operazione. Io riuscivo a usare comandi 10v con una variante di cambio a 9v, ma ci arrivai dopo vari esperimenti infruttuosi.

Vero che oggi questa necessità è venuta meno, ora le gravel esistono ed esistono in tutte le fasce di prezzo, però restano quei miei ricordi e trovare un cambio che posso usare praticamente con quello che mi pare è la soddisfazione di vedere esaudito un mio desiderio di allora.

Io non so quanto si amplierà la famiglia CUES, nelle versioni flat bar esiste per esempio la variante Di2, che non è in contraddizione con l’idea di semplicità unita alla qualità che è alla base di questo ecosistema perché, lo ripeto fino alla noia, le trasmissioni elettroniche attuali sono facilissime da gestire; non credo a breve avremo una versione Di2 per pieghe da strada, ci sarebbe un inutile affollamento in gamma attuale.

Prevedo l’uscita di scena di altre famiglie, a questo punto, per esempio, perde interesse il GRX 2x10v a cui sono affezionato, non fosse altro perché ne abbiamo passate tante insieme e negli anni mi ha dimostrato (ma lo sapevo già) quanto usare con sdegno la classificazione entry level sia un colossale errore. Se lo riferiamo al listino posso accettarla, buttarla lì come sinonimo di scarsa qualità no, non lo accetto.

Non nascondo la mia voglia di lavorare col CUES, malgrado la logistica potrebbe essere impegnativa. E’ in corso un rinnovamento anche qui, ho necessità di mettere in officina nuove bici da dedicare ai test. Ho iniziato con la gravel, sto valutando una Mtb, serve quella da strada, lavorare sul Cues significa un altro telaio ancora. E anche se molti credono il contrario, a me le bici non le regalano…

Vedremo più in là come si evolverà. 

Ultima considerazione. L’ampliamento della gamma CUES è l’ennesima dimostrazione di ciò che ripeto da anni: possiamo scegliere, il ventaglio di proposte è amplissimo, Shimano in questo è un passo avanti, quindi basta con la storia che le aziende ci obbligano a comprare questo e basta. Si, c’è chi si incaponisce a introdurre nuovi standard per il solo gusto di differenziarsi, ma malgrado il clamore mediatico e l’ampio uso del sostantivo “rivoluzione”, resta una percentuale minima del mercato. Guardiamo sempre a cosa avviene in tutto il mondo, non focalizziamo lo sguardo solo sul nostro ristretto orticello o, peggio, sui gruppi social.

Per chi gradisse, ho riversato in video, questo il link diretto.

I link

Shimano CUES

Shimano ESSA

Buone pedalate

COMMENTS

  • <cite class="fn">Adriano</cite>

    Benvenuta semplicità! Leggo volentieri articoli di auto e moto classiche, mi intrigano i vecchi 3 cilindri 2T da enne cv, adoro le prove delle più estreme Colnago e sono avido di soluzioni di accessori in zirconio e berillio.
    Di fatto è con piacere che guido una modesta vettura, mi muovo in scooter taiwanese e ho una bici con un più che soddisfacente (ed economico!) 2×10 V su telaio in alluminio.
    Mi piace sapere più cose e mi diverto a leggerne ma, viste le mie caratteristiche tutto quello che ho è, già così, eccedente le mie capacità e necessità. Appena migliorerò adeguerò anche le mie dotazioni. Per questo sono veramente interessato a questi miglioramenti che ci vengono forniti da aziende super specializzate. E non vedo l’ora di saperne t u t t o.
    😉

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Eh, ti capisco. Tra le tante moto avute l’unica che rimpiango aver tolto è la guzzi t3 California. Restando sul pezzo, cues mi intriga ma se ci lavorerò ha tante incognite. Escludo una bici test, le aziende non le mettono a parco stampa (è oltre un anno che cerco una bici col 105 12v meccanico, zero) quindi l’alternativa è che mi rifornisca mamma shimano. Che se lo ha, so posso contarci; ma se lo avrà (manco a loro mai arrivato il 105…) e non è detto. Di mio mi servirà telaio idoneo, ruote ecc, una spesa e questo non è un blog ricco… Fabio

  • <cite class="fn">Guido</cite>

    Bella aggiunta che potrebbe essere un’ottima via per bici da rando e cicloturismo con piega, abbastanza economiche e adatte a chi come me fatica a sfruttare bene anche solo una compatta 50/34.
    Le serie da strada economiche sono esplicitamente destinate a sparire (Claris-Sora-Tiagra)?
    E approfitto anche della tua competenza tecnica: potrei montare una doppia Cues 46-30 su Triban RC 520 che attualmente ha la sua RS510 originale?
    Grazie e complimenti per il sempre ottimo blog!

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Guido, francamente non posso darti certezze sui piani futuri di Shimano. E se anche sapessi qualcosa, non potrei pubblicarlo perché sarebbero notizie avute in via riservata, c’è un’etica da rispettare…
      Si, puoi montare la guarnitura ma devi montare anche il deragliatore per via della linea catena maggiorata di 2,5mm
      Se poi vuoi montare pure il cambio, servono i comandi.

      Fabio

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