[Test] Camere d’aria in TPU Barbieri BLOB

NXT Blob, le uniche camere d’aria in TPU con all’interno uno specifico liquido sigillante. Le propone Barbieri PNK, azienda che ha sempre esplorato nuove vie.
Ok, ma nel titolo è indicato test, io che testo?
In questo articolo, con lungo video a fondo pagina, non provo le camere su strada, lo farò in futuro: oggi vedremo se sono effettivamente capaci di autoripararsi.
Non nascondo una mia intrinseca avversione a forare volontariamente ma tant’è, era l’unico modo per avere qualche certezza.
Quindi il tema non è se e quanto sono resistenti nell’uso ma che succede se foriamo, perché nessuna camera d’aria è imperforabile.
Alcune notazioni.
Le camere d’aria Barbieri PNK Blob sono proposte in differenti misure e lunghezze valvole per coprire strada, gravel e Mtb; vi consiglio uno sguardo al sito ufficiale, link al solito a fine articolo.
Io qui uso una camera gravel, adatta a copertoncini 700×35/45 e con valvola presta, smontabile, da 45mm.
Il liquido inserito, 50ml in questa gravel, è di per sé sufficiente; l’azienda però consiglia di raddoppiare la dose per chi volesse garantirsi maggiore sicurezza. Secondo lo schema 30 ml per le strada, 50 ml come detto per le gravel, 80 ml per le Mtb.
IMPORTANTE: raddoppiare il sigillante non è obbligatorio, quello presente è sufficiente a garantire la riparazione; l’azienda e io consigliamo l’aggiunta per garantirsi la massima protezione e per me è stata scelta obbligata date le modalità di questo test.
Il liquido non volatilizza diciamo così ma può seccarsi col tempo; è bene ravvivarlo periodicamente o aggiungendo altro sigillante o un poco d’acqua, per mantenerlo fluido.
Per inserire il sigillante Blob è bene usare una apposita siringa; io mi sono trovato bene con quella Barbieri, adatta a tutti i tipi di valvola e anche a quelle Presta non smontabili. Ricordarsi di pulirla sempre con acqua dopo l’uso.
Mio consiglio, valido qui e per qualunque sigillante: mai far passare troppo tempo tra riempimento siringa e iniezione nel copertoncino per evitare l’occlusione della siringa.
Tutte le camere Barbieri in TPU possono ricevere il sigillante specifico Blob a patto siano versioni a core valvola smontabile. Come le riconosciamo? Dalla foggia del tappo, deve essere il fantasmino con integrata l’asola per lo smontaggio del core valvola
Queste Blob in effetti altro non sono che camere in TPU della famiglia Piuma, il maggior peso rilevato da me alla bilancia è dovuto, ovviamente, dalla presenza del sigillante. Ne consegue che è possibile risparmiare qualcosa acquistando le Piuma e provvedendo noi a inserire il sigillante, operazione che in Barbieri eseguono manualmente per ogni camera e quindi il (maggior) prezzo finale ha una sua giustificazione.
Al prezzo attuale e al netto di eventuali promozioni facendo da soli risparmiamo circa il 20% sul totale camera + sigillante.
Chi ha già sulla propria bici le camere Barbieri in TPU con valvola a core removibile può acquistare il solo sigillante Blob e ottiene la stessa protezione.
Non chiedetemi se questo sigillante va bene anche per altre marche di camere in TPU, non ho fatto la prova e, deontologicamente, sarebbe stato scorretto farlo visto che io lavoro con materiale test fornito direttamente dalle aziende.
La famiglia NXT Blob come detto prevede camere Road, Gravel e Mtb. La gravel ha unica lunghezza valvola, una Presta da 45mm. Ho chiesto all’azienda se avevano in programma a breve di ampliare la scelta aggiungendo la valvola da 65 per la versione gravel, visto che ormai le ruote a profilo medio alto sono assai diffuse anche nel mondo delle strade bianche e visto che una NXT con valvola da 65 c’è, seppure non della serie Piuma.
Con la solita celerità Barbieri mi ha risposto che stanno valutando e che, su richiesta, possono approntare le NXT Gravel Super leggera (quella verde per capirci) da 65 con sigillante. Minimo 4 pezzi, e ci sta, il sigillante è inserito a mano su ogni camera…
Cosa vedremo nel video? Beh, è ovvio che la sua lunghezza non può essere dovuta solo alla foratura, che comunque non è stata agevole per naturale resistenza della gomma usata, Pirelli Gravel H – e c’è chi dice che sono deboli – montate su cerchi da Mtb perché quelli gravel sono tutti impegnati per i test al campo base nel basso Lazio; e quindi oltre le mie solite chiacchiere sono mostrate le procedure di montaggio, rabbocco liquido e poi le condizioni della camera una volta rimossa.
Io non gonfio le camere prima del montaggio, non lo faccio nemmeno con quelle in butile. Ecco, questo è un caso in cui vi dico “non fate come me”. Sono oltre 40 anni che lavoro sulle bici, ho costruito nel tempo una differente manualità e in tante operazioni non sono ortodosso ma lavoro come mi trovo meglio.
Ho eseguito tre fori in rapida successione con un chiodo di circa 3mm, dopo ogni foratura non ho né rabboccato sigillante né ripristinata la pressione, proprio per simulare l’ipotesi di una o due forature senza che il ciclista se ne accorga e cosa succede proseguendo: proseguendo con bella sfiga addosso perché tre forature, embé…
Mi sarebbe stato più agevole usare il solo formato testo/foto, anche perché per necessità di ripresa ho dovuto girare la ruota con foro verso l’alto e non verso il basso come è corretto: però il video certifica la veridicità dell’operazione. Comunque sapete che il video non è mai esclusivo come non lo è l’articolo, i due formati viaggiano insieme compensandosi.
Una volta terminate le riprese ho rabboccato altri 20ml di sigillante e forato altre tre volte la camera, sempre senza riparare i fori col kit specifico per riparazione istantanea (che è comodo, un limite della camere in TPU era proprio il lungo tempo per la riparazione, il mastice doveva agire fino 12 ore).
Ho riportato il copertoncino a 4bar, tanti, e lasciato lì tutta la notte. Solo il giorno successivo ho registrato le mie considerazioni finali, dopo quindi sei forature sulla stessa camera e aver verificato le condizioni della ruota.
Come è andata? E no, non ve lo dico, vi tocca vedere il video…
Al solito questo il link diretto, altrimenti miniatura in basso.
I link
Siringa Barbieri usata in video
Buone pedalate
Sono Fabio Sergio, giornalista, avvocato e autore.
Vivo e lavoro a Napoli e ho dato vita a questo blog per condividere la passione per la bici e la sua meccanica, senza dogmi e pregiudizi: solo la ricerca delle felicità sui pedali. Tutti i contenuti del sito sono gratuiti ma un tuo aiuto è importante e varrebbe doppio: per l’offerta in sé e come segno di apprezzamento per quanto hai trovato qui. Puoi cliccare qui. E se l’articolo che stai leggendo ti piace, condividilo sui tuoi social usando i pulsanti in basso. E’ facile e aiuti il blog a crescere.