[Test] Rehook Plus multitool, minipompa AIR e patch adesive

Come sono fatti e come funzionano
Come sono fatti e come funzionano
Il Rehook Plus multitool è previsto in differenti “allestimenti”; io qui ho scelto quello più completo.
Ovviamente l’elemento caratteristico è la presenza di questa forchetta a una estremità, che serve ad infilzare la catena
Ha diverse possibilità di utilizzo, nel senso che va bene per tirar via la catena incastrata tra corone e telaio (o tra corona e dente di cane se questo è mal regolato e la catena è scesa via), sbloccarla in seguito a una salto che l’ha fatta finire oltre la cassetta pignoni e comunque in ogni occasione in cui è necessario impegnare la catena senza sporcarci, senza farci male e senza danneggiare qualcosa.
L’altra estremità è lavorata per essere un valido cacciacopertoni.
Il secondo cacciacopertoni di foggia classica è inserito a incastro sul corpo dell’utensile.
Corpo che non è semplice custodia, è a sua volta un utensile multiuso.
Abbiamo tre chiavi esagonali in misura 8, 9, e 10.
Tre bit, rispettivamente brugola da 5, da 6 e giravite PH1. Avrebbe avuto più senso brugole da 4 e 5.
La sede di ingaggio per i bit è ricavata sempre sul corpo dell’attrezzo.
Ai lati abbiamo due ingaggi per i nippli dei raggi in doppia misura 3,23 e 3,45 per coprire una vasta gamma di bici, anche ebike.
Le dimensioni del Rehook Plus sono contenute, entra agevolmente nel borsino sottosella o nella finta borraccia; ma volendo possiamo fissarlo al telaio grazie alla cinghia in silicone, ben fatta e robusta, che sfrutta i “chiodini” laterali.
Il secondo attrezzo in prova è la mini pompa.
Nome Rehook AIR, con corpo in alluminio dalla eccellente lavorazione superficiale e dimensioni contenute come si conviene a questa tipologia di pompe. Misura meno di 13cm (12,9 per la precisione) con un peso di 82 grammi. Chi sceglie queste pompe guarda proprio a questi due dati.
Il peso sulla carta è superiore ad alcuni modelli concorrenti ma solo sulla carta, perché la misura è fatta senza il necessario adattatore.
Sulla Rehook AIR invece l’adattatore è fisso, e questo lo trovo più pratico e sicuro.
Può gestire doppio standard Presta e Schrader.
Basta infatti lasciarlo tutto avvitato per gonfiare una Schrader.
Svitando parzialmente la metà superiore possiamo gonfiare una valvola Presta.
Di ottima qualità la scritta laser, che non trattiene lo sporco come a volte avviene con altre scritte ad analoga lavorazione. La fitta zigranatura assicura il grip necessario mentre gonfiamo.
Di serie la classica conchiglia per fissare la pompa al telaio usando gli attacchi del portaborraccia; con fascia in velcro di sicurezza.
In alternativa abbiamo due fascette stringifilo griffate, se non vogliamo usare o non abbiamo attacchi portaborraccia.
Sempre di serie sia le due brugole M5 che un ago per gonfiare i palloni
Ultime da vedere le patch adesive per riparare le camere d’aria in butile; lo specifico per distinguerle dalle nuove camere in TPU che richiedono toppe specifiche.
Pratica confezione, ben curata, con all’interno sei toppe e un quadratino di carta abrasiva necessario alla preparazione.
All’interno le sintetiche istruzioni d’uso.
Bene, fin qui sappiamo come son fatti, ora le considerazioni d’uso; per la dimostrazione pratica c’è il video a fondo pagina.
Mi hanno colpito l’accuratezza delle lavorazioni, la qualità davvero eccellente e, perché no, l’eleganza delle confezioni.
Il minitool Plus è leggero, robustissimo, qualitativamente perfetto.
Danneggiare l’uncino è impossibile, anche tirando alla spasimo o torcendo con quanta più forza è possibile.
Le leve cacciacopertoni (quella sciolta e quella integrata al corpo utensile) non flettono, sono robuste, non danneggiano il cerchio e si inseriscono facilmente.
La precisione dimensionale degli ingaggi esagonali, di quelli per i nippli e dei bit è perfetta; e anche qui rilevo l’eccellente qualità di materiali e lavorazioni.
Quello che invece non condivido è la scelta dei bit in dotazione. Che possono essere integrati a parte ma comunque solo tre possono essere inseriti a incastro nel corpo dell’attrezzo.
Un primo equipaggiamento con brugole da 4 e 5 Torx T25 sarebbe stato preferibile.
In effetti è proprio l’impossibilità di inserire nel corpo attrezzo più bit il limite principale e unico di questo Rehook Plus. Da sole tre punte non bastano, serve integrare e conservarle a parte, che un problema non è se usiamo in borsino sottosella o una finta borraccia.
Sapete il mio approccio ai test: quando mi trovo davanti a lavorazioni eccellenti e gran cura del particolare, pretendo il massimo in ogni aspetto.
E, credetemi, a rigirarsi tra le mani questo Rehook la qualità la percepisci tutta.
Stesso discorso, sulla qualità eccellente, anche per la pompa AIR.
Il corpo in alluminio è bellissimo, con questa lavorazione superficiale che assicura grip e rigidità alla struttura.
La lavorazione meccanica è ineccepibile, la tenuta dell’adattatore a prova di perdite, si riesce a raggiungere i 7 bar senza difficoltà. Ovviamente ci vuole tempo, il volume d’aria quello è, ma siamo nella norma di pompe mini. Con la sicurezza che nemmeno un colpo andrà sprecato grazie all’assenza di sfiati.
Infine le patch, da 2,5cm.
Le ho messe alla prova forando una camera e pedalandoci qualche giorno: nessuna perdita.
Il collante è tenace, il materiale è robusto e molto elastico, in grado perfettamente di adattarsi all’espansione della camera una volta gonfiate e non richiede tempo per aderire. Un minuto per sicurezza, avendo cura di preparare bene la superfice prima dell’applicazione e premendo la toppa dal centro verso i lati per assicurare l’aderenza.
In conclusione, prima di lasciarvi al video che riassume le considerazioni fin qui svolte e mostra in azione questi attrezzi, posso dare il massimo voto a pompa e patch; il minitool avrebbe bisogno di maggiore dotazione di bit integrata per essere eccellente. La qualità di lavorazione e materiali lo merita, fosse stato appena più scarso non vi avrei badato.
Ecco il video con la solita raccomandazione che non tutti i video sono “lanciati” anche qui sul blog, quindi la cosa migliore, se volete essere aggiornati sulle loro pubblicazioni, è iscriversi al canale You Tube del blog.
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Sono Fabio Sergio, giornalista, avvocato e autore.
Vivo e lavoro a Napoli e ho dato vita a questo blog per condividere la passione per la bici e la sua meccanica, senza dogmi e pregiudizi: solo la ricerca delle felicità sui pedali. Tutti i contenuti del sito sono gratuiti ma un tuo aiuto è importante e varrebbe doppio: per l’offerta in sé e come segno di apprezzamento per quanto hai trovato qui. Puoi cliccare qui. E se l’articolo che stai leggendo ti piace, condividilo sui tuoi social usando i pulsanti in basso. E’ facile e aiuti il blog a crescere.