Le bici vanno e vengono…

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…però separarsene è sempre triste.

Il blog pretende impegno e risorse, serve avere bici, componenti, accessori adatti ai test e in linea con gli standard sempre nuovi, altrimenti diviene impossibile lavorarci.

Una cosa sono le mie bici personali, altra quelle che servono alle varie recensioni.

Non le considero vere e proprie bici mie, sono strumenti di lavoro: però dopo averne passate tante mi affeziono, inutile negarlo.

Così mi invento sempre nuove scuse per tenerle, finché arriva il momento che anche queste finiscono.

E sono finite proprio in questi giorni.

Hanno lasciato l’officina la London Road divenuta Raun, la Trek Checkpoint e la Peugeot Anjou ora Passepartout.

Non ne ho fatto questione di prezzo, ho voluto che ognuno prima provasse la bici, la tenesse nel caso qualche giorno, avesse agio di verificare il feeling e poi avremo completato il trasferimento.

La London è andata a una persona che io non conoscevo personalmente ma mandata qui da un amico, e amico del blog. Spero si troverà bene, anche se temo non abbia saputo comprendere appieno il potenziale della bici né tutti i lavori eseguiti prima della consegna. E credo non sia nemmeno consapevole del quanto poco ha speso.

La Checkpoint sono felice di averla girata ad un amico a cui questa bici è sempre piaciuta. L’abbiamo adattata alle sue esigenze, non condivido tutte le scelte fatte (io avrei tenuto le comodissime leve supplementari per esempio), abbiamo scelto insieme alcuni componenti tra quelli che ho qui, insomma, è felice e questo mi basta.

E poi affidarla a un amico è un modo per averla comunque vicina, non c’è un vero e proprio distacco. 

La Peugeot è discorso a parte. Non è bici per i test, è mia personale anche se in qualche caso l’ho scelta perché, oggettivamente, bella e scenografica e in foto si presenta bene.

Ma da oltre due anni riposa smontata su una mensola, voi in video non la vedete mai ma è proprio sulla mia testa, sopra i pannelli degli attrezzi.

Stava deperendo, si stava intristendo. 

Non ho messo annunci, come non ne ho messi per le altre; ho però segnalato la cosa a un amico, uno che so l’avrebbe apprezzata e soprattutto tenuta con cura e fatta viaggiare libera come io non ho più tempo per fare.

E’ una bici particolare, bisogna avere familiarità col cambio a levette sull’obliquo, non indicizzato, la tripla da gestire, i cantilever di 40 e oltre anni fa, insomma, serve esperienza per gestirla al meglio.

Il fatto sia lui a prenderla mitiga molto il dispiacere di separarmene; però meglio che tenerla ad accumulare polvere.

Ma perché non tenerle ancora? Magari per il solo gusto di usarle?

Perché mi serve finanziare l’acquisto di un nuovo telaio per i test a venire. Ci rientro a pelo perché nel frattempo ho trovato una buona occasione. Altrimenti sarei andato in passivo.

La London è stata pagata meno del suo valore (io ho chiesto meno del suo valore), la Checkpoint è stata un ottimo affare e sono contento di averla data a chi ama questa bici e che al suo valore non avrebbe potuto prenderla, la Peugeot è stata valutata più del suo reale valore (non essendo tutta originale si deprezza) ma chi l’ha presa sa che lo sta facendo per aiutare questo blog e di tanto io ringrazio.

Ancora un paio di settimane ché devo finire mille cose in sospeso tra blog, lavoro e caos in giro qui e poi la nuova arrivata sarà montata per i test futuri: GRX 2x12v Di2, ruote GRX 880, gomme Continental Terra Speed. Un casco Urban di alta gamma (in lavorazione) e altro ancora.

Dovrei essere a regime da metà dicembre, più o meno.

Buone pedalate

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