[Test] Continental Terra Speed ProTection

Test dedicato alle gomme gravel proposte da Continental, modello Terra Speed ProTection.
Un copertoncino che ho conosciuto qualche mese fa in una breve presa di contatto, dopo quel fine settimana passato insieme mi ero appuntato di richiederlo per un test completo.
Perché mi aveva incuriosito oltre che, ovviamente, ben impressionato.
Io ho uno strano rapporto con i copertoncini Continental: mi trovo perfettamente a mio agio con la gamma off road, lo dimostrano i test già pubblicati negli anni; non riesco ad andare d’accordo con la gamma stradale sportiva.
Non perché siano malfatti o non tengano, è questa cosa che non riesco a sentirli lavorare. Un limite mio, che però si traduce nella difficoltà di creare poi il test, quindi alle fine desisto.
Invece con i copertoncini da fuoristrada il feeling è stato immediato, sin da quel primo test delle SpeedRide, del 2017. Scorre veloce il tempo…
Non anticipo certo qui i risultati delle prove in strada e fuoristrada; però due parole sul perché lo scorso settembre mi avevano impressionato ci vogliono.
Questa recensione nasce, come quelle del GRX 2x12v Di2 e delle ruote Shimano WH-RX-880, dal pacchetto che avevo avuto a disposizione durante il Grinduro Italia 2024.
Già vi ho raccontato sia i miei obiettivi, sia come li abbia in parte disattesi e sia la mia inadeguatezza ai test brevi.
Però dopo tanti anni, finalmente, in bici ho imparato ad andarci e in terra toscana qualche numero me lo sono concesso. Con la scusa del “devo provare sennò che scrivo” ho passato molto tempo a giocare e assai poco a prendere appunti.
Poi son passati giorni, settimane, e tante sensazioni che erano rimaste sul fondo della memoria a sedimentare hanno iniziato la lenta risalita verso la superfice.
Il percorso assai vario, capace di alternare tratti pietrosi a quelli fangosi, l’asfalto e il sottobosco reso fangoso dalle piogge precedenti, i brevi strappi in salita e le repentine discese, le curve a gomito male interpretate e quelle ampie prese a tutta ed è andata maturando la convinzione che se non mi stampato in un albero o volato di sotto è stato perché le Continental Terra Speed ci hanno messo molto del loro.
Anzi, ci hanno messo tutto loro rimediando anche ai miei tanti errori.
Ed ecco la volontà di portarle, come fatto per trasmissione e ruote Shimano appena pubblicate, sui mie sentieri, sulle mie strade. Lì dove ho punti certi a cui ancorarmi e dove se finisco ruote all’aria so sempre se è colpa mia (spesso) o di quello che sto testando (quasi mai).
Cosa ne è venuto fuori? Lo scopriremo insieme.
Chiudo questa introduzione con alcune note.
La prima è di metodo, per testare le Continental Speed Ride ho usato la Trek Checkpoint SL e su questa ho alternato due set di ruote: le Shimano WH-RX880 e le Bontrager Paradigm Comp 25.
La scelta di usare due differenti set di ruote, uno di alta gamma e l’altro “da battaglia” mi è servito per capire meglio se e quanto un buon treno di pneumatici migliora la bici.
Ho potuto confrontare aiutato dall’identica dimensione canale, quindi nessuna differente impronta a terra del copertoncino.
I percorsi sono stati i più vari in pieno stile gravel e oltre, come mio solito. L’asfalto ha presto lasciato il posto al fuoristrada leggero che è stato poi sostituito da quello più tecnico.
Il meteo delle scorse settimane mi ha permesso di trovare sentieri asciutti e fango in ugual misura, pietre scivolose e sottobosco umido.
Insomma, posso dire di aver ricreato se non tutte almeno la maggior parte delle situazioni in cui si può incappare durante un giro gravel.
La seconda è di impaginazione: video, senza il consueto (e lungo) articolo.
Come già fatto per il test del casco Trek Quantum ho scelto di non applicare il doppio formato. Ritengo che il formato video per gli argomenti di Officina sia preferibile, non sono del tutto convinto per le recensioni, almeno non per tutte le tipologie di recensione.
Sto, spero, migliorando grazie a un nuovo comparto di action cam (ne ho usate tre, di cui una a 360°) ma ancora non sono del tutto a mio agio. Tra l’altro ti va via una quantità di tempo esagerata, e non so quanto possa permettermelo.
Sono giornalista da una quantità di anni che non mi rallegra contare ma ho sempre scritto. Ancora non ho trovato la giusta cifra per le recensioni in video, sto facendo pratica.
Comunque lasciatemi allenare, chissà, magari alla fine riuscirò a farmeli piacere e interessare voi.
Al solito questo il link diretto al video, altrimenti miniatura in basso.
Buone pedalate
Sono Fabio Sergio, giornalista, avvocato e autore.
Vivo e lavoro a Napoli e ho dato vita a questo blog per condividere la passione per la bici e la sua meccanica, senza dogmi e pregiudizi: solo la ricerca delle felicità sui pedali. Tutti i contenuti del sito sono gratuiti ma un tuo aiuto è importante e varrebbe doppio: per l’offerta in sé e come segno di apprezzamento per quanto hai trovato qui. Puoi cliccare qui. E se l’articolo che stai leggendo ti piace, condividilo sui tuoi social usando i pulsanti in basso. E’ facile e aiuti il blog a crescere.