- [Officina] Lo spurgo degli impianti Shimano strada e gravel a 12 velocità
- [Officina] Inserire i tubi freno con un magnete
- [Presentazione] Shimano GRX 2x12v Di2
- Nuovo C.d.S., la solita propaganda e i conti che non tornano
- [Officina] Corpetto Bontrager: trasformazione da Rapid Drive 54 a Rapid Drive 108
[Test] Shimano EX-7
Come è fatta
Come è fatta
Le Shimano EX-7 (sigla completa EX-700) si presentano da subito come scarpa tecnica grazie alla chiusura BOA L6, ma con chiara impostazione che potrei definire tuttofare.
Quanto ciò incida sulla pedalata, perché d’accordo camminare ma sempre calzature da bici sono, lo scopriremo nel prossimo paragrafo.
Ora concentriamoci su come sono fatte, partendo da un fattore forma tipicamente trekking.
Messa così, anzi, presentandosi così le EX-7 ingannano l’occhio poco esperto, camuffandosi da scarpa da passeggio. Invece sono pregne di tecnologia.
La tomaia per esempio è un puzzle di diversi materiali: tessuto Mesh, TPU e cuoio sintetico.
Non solo: anche se non apertamente dichiarato da Shimano, la costruzione mutua la tecnologia Surround, che abbiamo visto nel test delle XC-3, perché è in un sol pezzo, senza linguetta separata.
La chiusura è affidata interamente al sistema BOA L6, anche lui ampiamente trattato nel test delle XC-3, quindi superfluo tornarci su.
Il cavetto d’acciaio scorre in asole rinforzate in tessuto ad alta resistenza.
Anticipo qui, è l’unico dettaglio che mi ha fatto appuntare un dubbio sul notes: quanto tengono nel corso degli anni? Il cavetto potrebbe usurare l’asola? Non lo so, magari fra qualche anno lo scoprirò, le MT-7 sono come me dal 2018 (!) e sono ancora in perfetta forma.
Del resto se i giapponesi hanno pensato questa soluzione, mi sento piuttosto sicuro. Loro son fatto così, ti fanno un test di un milione di km, all’ultimo chilometro si allenta una vite e riprogettano tutto. Maniacali.
Ampie ma non invadenti (per non compromettere il comfort a piedi) le protezioni in gomma su punta e tallone.
A cui si aggiungono due ulteriori strati in TPU (di differente grana/composizione).
Come non bastasse, l’interno ha una toppa in simil pelle, è la zona che viene facilmente a contatto con la pedivella se pedaliamo sganciati, a garanzia sia del piede che della pedivella stessa.
Completano la zona superiore una pratica linguetta alla caviglia che aiuta a calzare (ma vista la morbidezza avrebbero anche potuto non metterla) e il taglio della caviglia più alto, pensato per offrire protezione.
Esplorando l’interno troviamo una soletta che Shimano definisce Volume Tour.
Di fatto avvolge il piede a coppa, è bella spessa e morbida e, spoiler del prossimo paragrafo, comodissima.
Ora dedichiamoci alla suola, però prima una vista laterale.
Come si vede la punta è arcuata verso l’alto, la scarpa non è piatta. Anche in questo caso, come per la costruzione della tomaia, Shimano non dichiara la tecnologia Dynalast (pure lei approfondita in tanti test pubblicati sul blog), ma l’ispirazione c’è.
Ed è giusto così, ci torniamo nella prova su strada.
La suola è a tecnologia Ultread.
Ok, questa necessità di battezzare ogni soluzione è buona cosa per schematizzare però, effettivamente, è nome che preso da solo spiega nulla. Anche perché è tecnologia che Shimano propone su differenti tipologie di scarpe, da quelle flat a quelle sportive con suola in carbonio. Ognuna declinata secondo l’uso, infatti abbiamo Ultread GF dedicata al gravity con pedali flat, Ultread GE sempre per il gravity ma per pedali Spd, Ultread XC, il suffisso chiarisce l’uso, e infine le Ultread EX, quella cha abbiamo qui.
Provo io a fare chiarezza, con riferimento alle EX-7.
Materiale: in questo caso la mescola è gomma unita a EVA, acronimo di “Etilen Vinil Acetato”. Una “plastica” ottenuta dalla combinazione di etilene e vinil acetato. Con questo polimero elastomerico possono essere realizzati prodotti simili al caucciù, colloquialmente gomma, in fatto di morbidezza e flessibilità. Trova ampio uso nei più disparati oggetti quotidiani, restando nel nostro mondo a pedali l’applicazione più conosciuta è per le selle. Proprio qualche giorno fa ho pubblicato la recensione di una sella in EVA.
Disegno del battistrada: la suola è studiata per avere una zona più ampia sull’avampiede che, unita alla tassellatura alta a zigzag, garantisce un miglior grip sul terreno e una stabilità maggiore sul pedale. Il tallone ha una tassellatura sfalsata, più alta esternamente e più bassa all’interno, per assorbire maggiormente le vibrazioni sul terreno. L’intersuola in gomma leggera permette di ottimizzare i pesi della scarpa da bici EX7.
Attacco tacchette SPD: è più arretrato e centrale rispetto a una scarpa sportiva, una soluzione pensata per favorire il comfort con bassa cadenza.
Questo perché “nontuttisannoche” nel caso del posizionamento delle tacchette non si guarda solo alla morfologia del piede ma anche allo stile di pedalata. Riassumo il concetto, già affrontato in precedenti test, con questa immagine ufficiale Shimano
Non ci sono le classiche linee orizzontali che Shimano prevede su altre scarpe e che aiutano nel posizionare la tacchetta.
Abbiamo però i riferimenti in alto e in basso e, comodissima per chi è alle prime armi, la “sagoma” che permette di dare subito la giusta angolazione.
Al netto dei segni lasciati dalle mie tacchette (pure stavolta ho dimenticato di fare prima le foto e poi indossare le EX-7), è tutto ben visibile e facile da usare.
Grado di rigidità: 5 su una scala che arriva fino a…5, appunto. Questo però non tragga in inganno, le diverse gradazioni della rigidità sono suddivise per tipologia di scarpe, quindi non cerchiamo il paragone con calzature diverse.
Taglie disponibili dalla 38 alla 48, viste tipologia e forma di questa calzatura ha senso non proporre le mezze misure.
Tre i colori disponibili: oltre il blu visto fin qui abbiamo neo e oliva, con cornice della suola a contrasto
Come sempre ricordo in ogni test di calzature Shimano, non badate al numero nella selezione della taglia perché calzano una misura in più rispetto alle scarpe civili: fate sempre riferimento ai cm, riportati sulla confezione e in tabella sul sito ufficiale.
Ho aperto questo paragrafo accusando le EX-7 di ingannare l’occhio poco esperto; al di là di ciò che non è immediatamente percepibile, abbiamo appena visto quanta tecnologia sia stata profusa in una scarpa che molti non definiscono tecnica. E invece no, tecnica lo è, eccome se lo è.
Ma tanta tecnologia funziona? A che serve?
Per rispondere dobbiamo pedalare, quindi voltiamo pagina e facciamo frullare le zampette.
Sono Fabio Sergio, giornalista, avvocato e autore.
Vivo e lavoro a Napoli e ho dato vita a questo blog per condividere la passione per la bici e la sua meccanica, senza dogmi e pregiudizi: solo la ricerca delle felicità sui pedali. Tutti i contenuti del sito sono gratuiti ma un tuo aiuto è importante e varrebbe doppio: per l’offerta in sé e come segno di apprezzamento per quanto hai trovato qui. Puoi cliccare qui. E se l’articolo che stai leggendo ti piace, condividilo sui tuoi social usando i pulsanti in basso. E’ facile e aiuti il blog a crescere.