[Test] Redshift ShockStop 70mm

Test dell’attacco manubrio ammortizzato proposto da Redshift, versione 70mm.
Perché ho specificato la lunghezza? Perché, come abbiamo visto in questo articolo, la struttura interna è differente rispetto a quelli da 90mm a salire, quelli cioè già ampiamente recensiti.
Una differente struttura interna che trova giustificazione nella dimensione, e questo vale anche per il fratellino da 55mm.
Sempre gli elastomeri deputati a smorzare le asperità, ma sparisce la sede a croce interna; inoltre la differente architettura si traduce nel montaggio solo in positivo, altrimenti non potrebbe lavorare.
Infine considero anche la leva inferiore, la minor lunghezza “carica” meno per dirla semplice.
Ero incuriosito da questi stem piccini, avevo spostato la verifica fino a che non avessi avuto il telaio adatto.
Con l’arrivo in redazione di un telaio Trek Checkpoint SL gen 2, quello con geometrie abbondanti, l’uso di uno stem piccino si sposa alla perfezione e quindi eccomi qui a raccontarvelo.
Non mi aspettavo grosse sorprese, non certo per sfiducia nella factory di Philadelphia, anzi. Sono stato il primo in Europa e quindi anche da noi a recensire un loro stem ammortizzato ShockStop, nel corso degli anni ho praticamente testato tutto il catalogo, avrei potuto scrivere questo articolo/video senza nemmeno montarlo sulla bici, tanto già sapevo cosa avrei trovato.
Però il senso del dovere quello è, io non parlo mai per sentito dire, se non verifico allora non pubblico.
Quindi partiamo con la recensione, solo formato video perché credo che vederlo in azione sia decisamente più efficace.
Prima di dedicarci alla visione vi ricordo che da tempo ho stipulato un accordo con Redshift sotto forma di sconto per i lettori del blog, proprio perché convinto della bontà dei loro prodotti.
Unica accortezza è accedere da questo link, affinché l’azienda sappia che viene da qui. Il codice sconto da usare è ELESSAR.
Questo il link diretto, altrimenti miniatura in basso.
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Sono Fabio Sergio, giornalista, avvocato e autore.
Vivo e lavoro a Napoli e ho dato vita a questo blog per condividere la passione per la bici e la sua meccanica, senza dogmi e pregiudizi: solo la ricerca delle felicità sui pedali. Tutti i contenuti del sito sono gratuiti ma un tuo aiuto è importante e varrebbe doppio: per l’offerta in sé e come segno di apprezzamento per quanto hai trovato qui. Puoi cliccare qui. E se l’articolo che stai leggendo ti piace, condividilo sui tuoi social usando i pulsanti in basso. E’ facile e aiuti il blog a crescere.