[Test] Redshift Kitchen Sink e borsa dedicata

Come è fatta la piega Kitchen Sink con loop

Tempo di lettura: 8 minuti

Come è fatta la piega Kitchen Sink con loop

La piega Kitchen Sink viene proposta da Redshift in doppia versione, con e senza loop. E’ l’unica differenza, le altre caratteristiche, ossia misure, foggia, flare ecc sono in comune.

Avrei potuto linkare direttamente la pagina descrittiva del precedente test ma per non obbligare voi a saltare da una schermata all’altra e me a riscrivere quanto già detto, rubo il mio lavoro con un rapido copia e incolla di quanto dissi a proposito della piega Kitchen nuda.

Quindi ripropongo anche le immagini, così da avere immediato raffronto tra le due versioni.

 

E’ disponibile in tre diverse larghezze; per ogni taglia variano anche i valori di reach e drop, così da ottenere sempre la migliore geometria.

Non cambiano invece i valori di flare, rise e backsweep, in comune qualunque sia la larghezza scelta.

Una lunga serie di riferimenti grafici aiuta nelle regolazione dell’altezza comandi. La piccola linea bianca che vediamo al centro della parte finale è il riferimento per la nastratura usando le manopole (optional) drop grips.

Già messa così, semplicemente nastrandola, va bene in ogni situazione.

Ma se vogliamo aumentare sia il comfort che il controllo di guida, allora è bene aggiungere i grips, divisi tra Top Grips e Drop Grips.

I Top Grips vanno installati sotto il nastro e trasformano la piega praticamente in una palmare ma, grazie al loro efficacissimo smorzamento dei colpi, senza la rigidità che una piega piatta sempre porta con sé.

Gli intagli che si vedono servono a garantire la precisa adesione alla curva del manubrio; e questo rende i Top Grips universali, nel senso che possono essere montati su qualunque piega. Nella parte opposta abbiamo una serie di anelli aperti: le linee di divisione sono in realtà linee di taglio, da sfruttare se si rende necessario accorciare i grip per la corretta installazione.

Ricorro a una immagine mia, non proprio professionale, per mostrarvi un dettaglio assente dalle foto ufficiali. Ad aiutare il preciso allineamento dei Top Grips provvede la griglia presente nella parte alta.

I Drop Grips vanno invece installati nella parte finale del manubrio e angolati a 45 gradi.

Non so perché in queste immagini, che ho prelevato dal sito ufficiale, non siano così. Voi comunque fate sempre riferimento alle istruzioni a corredo della confezione o reperibili sul sito Redshift.

Vanno montate ovviamente esterne, non sottonastro come i Top Grips; il punto di nastratura parte a circa 1,5cm dalla linea stampata sul manubrio.

A completare l’offerta c’è il nastro manubrio, molto lungo.

Morbido al tatto, ottimo smorzamento, gran grip.

Coi suoi oltre 300 cm permette di avvolgere pure il loop, che oltre a essere supporto per gli accessori è valido sostegno nella guida.

Ecco lo schema di montaggio dei grips e da dove far partire il nastro.

 

Aggiungo rispetto a questo poco professionale ma comodo copia e incolla alcune brevi notazioni sulla nastratura.

Anzitutto confermo la bontà del nastro, materiale eccellente con ottima elasticità che permette incroci e curve senza creare grinze.

Durante il montaggio non ho pensato a fare qualche foto o video, mi sono limitato a varie prove di incrocio lì dove il loop è saldato alla parte alta della piega. Scattavo rapido col cellulare per inviare al proprietario della bici e decidere con lui la soluzione migliore. 

Che, secondo me, è questa dell’immagine in basso, lasciando cioè una piccola porzione di saldatura a vista e arrivando a coprire quasi interamente il loop, con una piccola finestra nuda che si rivela utilissima per applicare una luce o un ciclocomputer.

Bene, (ri)conosciamo la piega, adesso passiamo alla borsa.

COMMENTS

  • <cite class="fn">Mauro Dapporto</cite>

    mmmh mi sa che quella non sia un areflex, ma una mirrorless ….. 😉

  • <cite class="fn">Max</cite>

    Non so se sia un problema temporaneo (me lo auguro) ma segnalo che il sito RedShift non sembra essere raggiungibile.. ne, ovviamente, il link affiliato.

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Grazie per la segnalazione Max.
      A me funziona, poi non so. Comunque, il codice sconto vale lo stesso, farlo dal link pubblicato è solo per far “capire” che almeno viene da qui. Un piccolo riconoscimento in cambio dello sconto, a me entra in tasca nulla, ma non avevo motivo di non accogliere la richiesta.

      fabio

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