[Test] Portabici Elite Sanremo 40

Come è fatto

Tempo di lettura: 5 minuti

Come è fatto 

Descrizione breve, nel video alla fine dell’articolo già mostro i componenti dell’Elite Sanremo 40, così come qualche consiglio sul montaggio, invero semplicissimo.

Comunque qualche immagine e due parole male non fanno.

Il sistema Elite Sanremo permette di fissare la bici sfruttando la forcella, quindi dobbiamo rimuovere la ruota anteriore, e agganciando la ruota posteriore alla conchiglia basculante.

Abbiamo due elementi che andranno fissati saldamente alle barre da tetto; barre che non devono superare i 50mm in altezza e gli 80mm in larghezza. 

E’ bene per questo assicurarsi che le proprie barre da tetto siano compatibili, 999 volte su 1000 lo sono, difficile si superino queste dimensioni.

Il primo elemento è il supporto forcella.

I fori laterali così ampi servono ad accogliere gli adattatori per QR da 8mm o per perno passante da 12mm o ancora per perno passante da 15mm, andando così a coprire ogni possibilità.

Nell’immagine in alto solo gli adattatori per QR e PP da 12, perché loro sono di serie. L’adattatore per PP da 15 è optional, da acquistare a parte, Codice: 0195010.

Si inseriscono a pressione, un o-ring assicura la tenuta.

Mio consiglio: una spruzzata di olio al silicone, il portabici viaggia sul tetto dell’auto, è soggetto alle intemperie, col l’olio al silicone preveniamo danni all’o-ring e ne aumentiamo la vita utile.

Il secondo elemento di sostegno è la conchiglia basculante a cui poggiare la ruota posteriore.

Presenta tre asole per far passare una robusta cinghia con chiusura di sicurezza denti/molla e che serve a fissare la ruota posteriore al supporto.

Una coppia di gusci permette di assicurare i supporti alle barre da tetto, grazie alle 4 viti a brugola inox e dadi autobloccanti in dotazione, compresa la chiave apposita.

Chiave che è l’unico utensile necessario, i gusci hanno la lavorazione della sede del dado già sagomata a esagono, quindi non serve bloccarlo con altra chiave.

Completa la dotazione un robustissimo QR da 8mm da utilizzare in sostituzione al nostro quando fissiamo una bici a quick release.

Sarebbe inutile aggiungere che io consiglio sempre e solo l’uso del QR fornito da Elite, che presenta un asse ben più robusto (e spesso) di quello montato sulle nostre bici, ma io lo aggiungo lo stesso…

Ovviamente non c’è un perno passante in dotazione, in questo caso andrà usato il nostro visto che, come sappiamo, il perno passante viaggia sempre insieme alla sua forcella, non è universale come il QR.

Il montaggio è semplicissimo, bisogna solo unire ogni componente col suo guscio inferiore tramite le viti e serrarle intorno la barra da tetto.

Tutte le fasi ho preferito filmarle, quindi il montaggio completo lo potete vedere nel video a fine articolo.

Un paio di consigli.

Lubrificate anche le brugole, il grasso in questo caso servirà a protezione.

Prendete con cura la distanza sulle due barre, così da avere un montaggio coi due elementi perfettamente in linea.

Non fissate subito le barre al tetto, misurate prima la distanza necessaria affinché forcella e ruota posteriore abbiamo preciso appoggio e poi serrate.

Usate sempre la cinghietta per la ruota posteriore.

Non superate i limiti previsti da Elite: 17kg di peso per la bici e 110 km/h di velocità massima con bici sul tetto.

Io aggiungo: in caso di pioggia forte riducete ancor più la velocità, altrimenti avrete l’effetto idropulitrice che bene alla bici non fa…

Bene, adesso voltiamo pagina per l’ultimo paragrafo, dedicato al test e alle considerazioni con video in chiusura.

COMMENTS

  • <cite class="fn">Adriano</cite>

    Articolo molto gradito per varie ragioni. Ma la principale, per me, è stata che non sono il solo a dimenticare le ruote a terra (o in alternativa il pp). Il TSO è rimandato…

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Una volta sono partito da casa qui per andare al campo base estivo (quello dove ho girato questo video) con tre bici al seguito e molto altro materiale per i test. Quando carico più bici dentro l’auto di solito tolgo le ruote anteriori: ovviamente rimasero qui.
      Telefonata di mia moglie: “Fabio, ma ci sono delle ruote di bici in cortile, sono tue?”
      Ovviamente ero quasi arrivato, mica stavo ancora in tangenziale.
      Vabbè.

      Fabio

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