[Test] Piega Redshift Kitchen Sink

Come è fatta

Tempo di lettura: 7 minuti

Come è fatta

Questo paragrafo avrebbe dovuto beneficiare di foto e video, sia della piega che di come installare i grip e le manopole da applicare sulla parte alta.

Problemi tecnici miei, l’impossibilità fino a settembre inoltrato di servirmi del nuovo set/officina, mi obbligano a posticipare queste informazioni, sfruttando qui per lo più immagini ufficiali, prelevate cioè dal sito Redshift.

Mi farò perdonare ma si sa, se qualcosa può andar male, lo farà. 

La piega Redshift Kitchen Sink è disponibile in doppia versione: classica e con loop.

E’ disponibile in tre diverse larghezze; per ogni taglia variano anche i valori di reach e drop, così da ottenere sempre la migliore geometria.

Non cambiano invece i valori di flare, rise e backsweep, in comune qualunque sia la larghezza scelta.

Una lunga serie di riferimenti grafici aiuta nelle regolazione dell’altezza comandi. La piccola linea bianca che vediamo al centro della parte finale è il riferimento per la nastratura usando le manopole (optional) drop grips.

Già messa così, semplicemente nastrandola, va bene in ogni situazione.

Ma se vogliamo aumentare sia il comfort che il controllo di guida, allora è bene aggiungere i grips, divisi tra Top Grips e Drop Grips.

I Top Grips vanno installati sotto il nastro e trasformano la piega praticamente in una palmare ma, grazie al loro efficacissimo smorzamento dei colpi, senza la rigidità che una piega piatta sempre porta con sé.

Gli intagli che si vedono servono a garantire la precisa adesione alla curva del manubrio; e questo rende i Top Grips universali, nel senso che possono essere montati su qualunque piega. Nella parte opposta abbiamo una serie di anelli aperti: le linee di divisione sono in realtà linee di taglio, da sfruttare se si rende necessario accorciare i grip per la corretta installazione.

Ricorro a una immagine mia, non proprio professionale, per mostrarvi un dettaglio assente dalle foto ufficiali. Ad aiutare il preciso allineamento dei Top Grips provvede la griglia presente nella parte alta.

I Drop Grips vanno invece installati nella parte finale del manubrio e angolati a 45 gradi.

Non so perché in queste immagini, che ho prelevato dal sito ufficiale, non siano così. Voi comunque fate sempre riferimento alle istruzioni a corredo della confezione o reperibili sul sito Redshift.

Vanno montate ovviamente esterne, non sottonastro come i Top Grips; il punto di nastratura parte a circa 1,5cm dalla linea stampata sul manubrio.

A completare l’offerta c’è il nastro manubrio, molto lungo.

Morbido al tatto, ottimo smorzamento, gran grip.

Coi suoi oltre 300 cm permette di avvolgere pure il loop, che oltre a essere supporto per gli accessori è valido sostegno nella guida.

Ecco lo schema di montaggio dei grips e da dove far partire il nastro.

Bene, conosciamo la piega e gli accessori disponibili come optional, adesso pedaliamo.


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COMMENTS

  • <cite class="fn">Gian Giacomo Pittaluga</cite>

    Ciao Fabio, letta la tua recensione ho acquistato e montato la Kitchen Sink, con cui ad oggi ho fatto 4 uscite, sulla mia Basso mod.Tera. Il modello scelto è stato quello con il loop corredata chiaramente di top e drop grips e nastro manubrio. Concordo in tutto con i tuoi commenti, eccezionale la resa in termini di guidabilità su tutte le prese, ottimi i drop grips per la guida in presa bassa e molto ammortizzanti i top per la guida in presa alta. In più il loop protegge bene il gps e permette, ove una voglia un’ulteriore presa tipo “crono” utile per affrontare gli eventuali tratti di asfalto di trasferimento tra uno sterrato e l’altro. Non parlo di estetica, essendo uno a cui poco cale tale aspetto ed anzi, a cui le cose un po’ “massicce” piacciono.
    Grazie per i tuoi consigli ed il blog che seguo con piacere.
    Un saluto a te ed ai lettori da Treviso.

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Gian Giacomo, ringrazio io te per questo intervento.
      Per me è sempre molto importante ricevere le vostre valutazioni sul campo, mi indicano se ho visto giusto e se sono riuscito in una recensione a indicarvi ogni aspetto.

      Fabio

      • <cite class="fn">Alessandro</cite>

        Buongiorno Fabio. Ti seguo con molta attenzione e molto spesso ho seguito i tuoi consigli nell’acquisto dei prodotti che hai testato. Ho appena ordinato il manubrio Kitchen sink. Ma mi è venuto un dubbio sulla misura scelta 44 cm. Io ho una triban rc520 in taglia L e dal sito redshift mi sembra di capire che loro consigliano una misura più larga. Tu che ne pensi, può andare o mi conviene provare a restituire il manubrio per altra taglia? Un’altra informazione: secondo te posso acquistare anche un altro nastro manubrio oppure devo necessariamente acquistare il loro, visto che ho preso anche i top grip?
        Grazie Fabio e scusa le domande “sciocche”. Davvero complimenti per il tuo blog così prezioso e unico
        Alessandro

        • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

          Ciao Alessandro, l’indicazione di Redshift è corretta; dato l’andamento della piega, le sue curve diciamo così, serve una taglia in più rispetto a quella che usiamo nella scelta della piega stradale.
          Lavorando con attenzione sulla distanza delle spire riesci a coprire la piega anche senza usare il nastro loro. Mio consiglio: quel nastro Redshift è uno dei migliori sul mercato, dona un comfort di guida che in fuoristrada si fa sentire. Fatta la spesa, io lo aggiungerei…

          Fabio

          Ps; ricorda che puoi sfruttare lo sconto per i lettori del blog, nell’articolo c’è il link apposito.

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