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[Test] HJC Coban Plus
Recensione dedicata a un casco urban proposto da HJC Sports, azienda fondata nel 1971 e per molti anni leader mondiale nella produzione di caschi da moto.
Il settore bici è relativamente recente, molto più recente lo sbarco su parte del mercato europeo prima, su quello nostro dopo.
Tutta la gamma, sportiva, urban e commuting/explorer propone soluzioni tecniche innovative, originali, capaci di incuriosire uno come me sempre con la voglia di scoprire cosa offre il nostro mondo a pedali.
Erano diversi mesi che tenevo d’occhio il catalogo, mi ero appuntato per la scorsa primavera di chiedere all’azienda un modello sportivo particolarmente interessante: l’Ibex3.
Poi tra molte altre cose da provare avevo lasciato cadere la cosa, sapete che non amo svolgere troppe recensione insieme e unisco solo quando c’è coerenza. Primavera ed estate le ho dedicate quasi tutte al gravel, mi sono detto la prossima volta.
L’autunno invece è periodo in cui cerco di esplorare il mondo del ciclismo urbano, quindi mi è sembrata la buona occasione per conoscere HJC (d’ora in avanti abbandono il suffisso Sports), di cui sono nella vita cliente perché uso loro caschi da moto, e scoprire se quanto di buono ho rilevato su due ruote a motore fosse travasato anche per le due ruote a pedali.
Ho scelto questo modello Coban Plus per diversi motivi. Oltre la vocazione cittadina c’è il plus della visiera (da cui il nome del modello) che lo rende perfetto per le e-bike e, viste le recenti modifiche al C.d.S, anche per i monopattini elettrici.
E poi c’è la tecnologia per regolare la calzata, sparisce la classica rotellina in favore di un sistema elastico che mai avevo provato e volevo capirne il funzionamento.
Perché va bene leggere le schede tecniche ma io, che proprio sveglio non sono, devo avere qualcosa tra le mani e forse mi avvicino a comprenderlo.
E per comprenderlo devo vedere come è fatto; anzi, vediamolo insieme e se qualcosa mi è sfuggito, me lo spiegate voi.
Voltiamo pagina.
Sono Fabio Sergio, giornalista, avvocato e autore.
Vivo e lavoro a Napoli e ho dato vita a questo blog per condividere la passione per la bici e la sua meccanica, senza dogmi e pregiudizi: solo la ricerca delle felicità sui pedali. Tutti i contenuti del sito sono gratuiti ma un tuo aiuto è importante e varrebbe doppio: per l’offerta in sé e come segno di apprezzamento per quanto hai trovato qui. Puoi cliccare qui. E se l’articolo che stai leggendo ti piace, condividilo sui tuoi social usando i pulsanti in basso. E’ facile e aiuti il blog a crescere.