[Test] Good Year Vector Sport
Le conclusioni
Le conclusioni
Dopo tanto pedalare con le sorelle, soprattutto dopo il colpo di fulmine con la versione Super Sport R, serviva pure a me tornare coi piedi per terra e viaggiare con qualcosa di concreto.
Si, perché la concretezza è il miglior pregio delle Good Year Vector.
Non seducono con una leggerezza record, con una scorrevolezza al top, non ti stuzzicano chiedendoti di spingere sempre più.
No, ti accompagnano fedeli, sincere, comodissime, qualunque sia la strada e qualunque minaccia arrivi dal cielo.
Ho aggiunto una breve presa di contatto anche su strade bianche, per ragioni di tempo non ho potuto approfondire limitandomi a una sola uscita. Strade che uso nei test gravel, quindi ho riferimenti certi. Beh, tranne le curve da prendere con dolcezza a meno di non innescare dispendiose predite di aderenza (si fa fatica dopo a rilanciare, anche se è divertentissimo) le Vector non si sono lasciate intimorire.
Ma tra bici poco adatta, sezione da 28 e io anche piuttosto stanco, la forza e la voglia di tirare confesso non c’erano.
Però anche se poco, qualcosa ho fatto e posso dire che la fantasia del momento induce a esplorare, è fattibile senza patemi.
Mai forato durante il test, anche se conoscete il mio punto di vista su questo, la sfortuna è più importante della gomma montata.
Il consumo è stato irrisorio, praticamente a fine test mi è bastato dare una lavata e potrei rimettere i copertoncini nella loro confezione spacciandoli per nuovi.
Ovviamente qualcosa sul piano della pura prestazione si perde rispetto a copertoncini più sportivi, ma non commettiamo l’errore di considerare le Good Year Vector gomme lente, buone giusto per l’allenamento invernale.
No, sanno offrire gran scorrevolezza e una eccellente capacità di smorzamento, caratteristiche che aiutano nella guida sportiva su strada.
E poi vantano un grip eccellente in curva, anche sul bagnato.
Si, i grammi in più ci sono e si sentono sulle salite ripide, soprattutto se pochi giorni prima sei andato su con gomme da gara.
Ma nell’economia globale di un giro lungo non penalizzano più di tanto.
Nella mia maniacale ricerca di un limite ho rilevato solo questo passaggio da centro a spalla, come se impegnando la zona a spina di pesce ci fosse una differenza nella elasticità. Giusto nel prima passaggio, poi le Vector riprendono tutta la loro confidenza.
E allora a chi consigliare questa versione? Facile: ai pedalatori seriali.
Forti di un prezzo medio di acquisto (rilevato in rete) decisamente contenuto con una gomma che è comunque sportiva, forti di una durata assai promettente, forti di una protezione dalle forature sicura garanzia, forti di un grip tenace in ogni condizioni, sono le gomme perfette per chi sceglie di sacrificare qualche decimale sul piatto delle prestazioni pure e vuole uscire senza altri pensieri.
A catalogo c’è la 700×32 (e ricordo che sono previste anche per camera, non solo tubeless), le endurance moderne e non solo accettano questa sezione che fino a pochi anni fa consideravano turistica, io pur senza averla provata mi sento di suggerirla se la bici la accetta.
Si aggiunge ancora qualche grammo, è vero.
Ma sono convinto che tra appoggio in più e aria in meno, senza sacrificare più di tanto l’eccellente scorrevolezza, installare la misura maggiore farebbe contenti tutti quelli che passano ore in sella, quali che siano strada e meteo.
Siamo in chiusura, queste settimane abbiamo conosciuto l’intera nuova gamma stradale proposta da Good Year. Servirebbe una sintesi e ci sarà, un articolo breve che tratterà i punti salienti di ogni modello, così che una volta trovata la potenziale gomma giusta chi vorrà, andrà a leggersi la recensione completa.
Vi lascio i link.
Buone pedalate
Sono Fabio Sergio, giornalista, avvocato e autore.
Vivo e lavoro a Napoli e ho dato vita a questo blog per condividere la passione per la bici e la sua meccanica, senza dogmi e pregiudizi: solo la ricerca delle felicità sui pedali. Tutti i contenuti del sito sono gratuiti ma un tuo aiuto è importante e varrebbe doppio: per l’offerta in sé e come segno di apprezzamento per quanto hai trovato qui. Puoi cliccare qui. E se l’articolo che stai leggendo ti piace, condividilo sui tuoi social usando i pulsanti in basso. E’ facile e aiuti il blog a crescere.