[Test] Good Year Connector Ultimate
Le conclusioni
Le conclusioni
Avevo segnato le Good Year Connector nella lista delle possibili prove da eseguire lo scorso anno, anzi no: nell’autunno 2019, all’epoca del lancio. Poi è successo di tutto, ogni programma è saltato e non diedi seguito a quell’appunto.
L’arrivo della misura 700×50 ha riacceso la mia curiosità.
Perché questo test oltre alle gomme serviva a me per verificare se (e quanto) vantaggio ci fosse a raggiungere sezioni così ampie. O se invece si sarebbe perso qualcosa.
E nel fuoristrada più difficile posso dire che si guadagna molto e si perde poco. Un pizzico di maneggevolezza in cambio di molta sicurezza e velocità. Un baratto vantaggioso.
Che però è vantaggioso solo se la copertura non è semplicemente vitaminizzata ma abbia (ha) intrinseche qualità.
Usando le Good Year Connector mi sentivo relativamente sicuro dell’ottimo risultato. E’ rarissimo che una grande azienda fallisca l’obiettivo, quindi alla fine il test si risolve nel decifrare il comportamento e non nel trovare limiti inesistenti.
Però i test di componenti al vertice sono anche più difficili e faticosi: se un componente va male, fai qualche verifica e la chiudi lì.
Più è performante più devi impegnarti per scoprirne ogni sfaccettatura.
Per fortuna, più è performante più giochi con la bici., ché i test sono noiosi, e questo aiuta.
Già non è un buon periodo per pedalare spensierati, farlo per le recensioni ancor meno, almeno mi godo le uscite.
E me le sono godute con le Connector.
Mi sono piaciute appena montate sulla Trek Checkpoint, che con questi gommoni bicolori ha preso una aria avventurosa molto intrigante.
Mi sono piaciute alla prima uscita, quella breve per trovare la corretta pressione perché subito mi hanno mostrato confidenza e comfort.
Mi sono piaciute via via che il test prendeva forma, con deviazioni e divagazioni sempre più frequenti rispetto ai soli circuiti di prova.
Anche se resta in filigrana il merito della sezione corposa che mi ha aiutato in molte situazioni, da solo questo parametro non farebbe giustizia alle Connector.
La struttura TC, che sta per tubeless complete, l’ho conosciuta la prima volta sulle sorelle stradali, nel corso del loro test. Che mi rimandò una gomma ottima e l’unico punto che non mi convinse appieno era una superiore rigidità laterale, che io attribuì allo strato supplementare da cerchietto a cerchietto di questa tecnologia proprietaria di Good Year.
Forse perché “spalmato” su una sezione superiore, forse perché mescola e battistrada hanno una loro morbidezza, ma con le Connector questa rigidità (minima) non l’ho trovato.
Ho trovato un copertoncino gravel con ottima predisposizione al fuoristrada, anche più difficile.
Ho trovato un copertoncino dall’eccellente scorrevolezza su qualunque superfice.
Ho trovato un copertoncino dall’ottimo grip su asciutto e bagnato; e perfetto sull’umido, la situazione più pericolosa.
Ho trovato un copertoncino molto confortevole, che da un bell’aiuto a viaggiare veloci assorbendo le piccole asperità.
Ho trovato un copertoncino dal profilo regolarissimo, capace di offrire una bella guida senza rinunciare al tenace grip laterale, artigliando il terreno con naturalezza passando dalla zona centrale a quella laterale del battistrada.
Ho trovato un copertoncino dall’ottimo sostegno, capace di digerire anche le variazioni di carico più violente frenando decisi su asfalto.
Ho trovato un copertoncino dal battistrada centrale molto ben fatto, con precisa direzionalità e grip in frenata in fuoristrada.
Insomma, buoni voti a tutte le voci, quindi direi che va bene così.
Mi resta a questo punto una curiosità, capire a parità di ogni altro fattore quanto la scelta di una Connector 700×40 potrebbe modificare alcuni comportamenti.
In un altro momento vi avrei detto “ok ragazzi, ora mi attivo per organizzare una comparativa”.
Ora no, non credo riuscirei a gestire un ulteriore test oltre quelli in lavorazione. Però mai dire mai, prima o poi questa maledetta situazione migliorerà e io riavere più tempo da dedicare ai test.
Sul mio canale YouTube potete trovare anche la videorecensione.
Nel frattempo e con questa speranza, buone pedalate.
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Sono Fabio Sergio, giornalista, avvocato e autore.
Vivo e lavoro a Napoli e ho dato vita a questo blog per condividere la passione per la bici e la sua meccanica, senza dogmi e pregiudizi: solo la ricerca delle felicità sui pedali. Tutti i contenuti del sito sono gratuiti ma un tuo aiuto è importante e varrebbe doppio: per l’offerta in sé e come segno di apprezzamento per quanto hai trovato qui. Puoi cliccare qui. E se l’articolo che stai leggendo ti piace, condividilo sui tuoi social usando i pulsanti in basso. E’ facile e aiuti il blog a crescere.
Ottimo test, come al solito. Vedo anche che vengono vendute a prezzi abbastanza “ragionevoli” per lo standard attuale. Sarà dura scegliere il rimpiazzo delle attuali 700×40/38 della mia gravel. Tra dubbi sulla sezione, tipo di battistrada e costo la scelta delle gomme da gravel comincia a essere un rovello da Amleto 😀
Una domanda: la scorrevolezza su asfalto di questa gomma rispetto a quella che hai riscontrato con la Chaoyang gravel Gp è consistente? lo chiedo (anche se si tratta di gomme con diversa sezione…) perché è da un paio d’anni che dietro uso pneumatici microtassellati che mi danno una piacevole sensazione di scorrevolezza rispetto a quelli che hanno tassellature più marcate, ma forse è solo una mia impressione.
Ciao Salvatore, c’è una differenza di sezione troppo abbondante per avere un quadro veritiero. La sezione non significa solo “quanta gomme c’è a terra”: significa la pressione di esercizio e per questo non posso avanzare ipotesi, è una comparazione sfasata.
Fabio
per caso avevi misurato la larghezza del copertone montato? io ho un telaio che il costruttore da per 48 mm volevo sapere se i 50 erano reali o no.
ps: grande recensione come sempre!
Ciao Paolo, 50 precisi.
Fabio
Bellissima recensione come sempre, sulla mia Megamo Jakar 30 ho recentemente fatto montare i cerchi 650b ed ho montato proprio i Connector 650×50 e mi trovo magnificamente! Solo che il negoziante nel montare i copertoni ha invertito quello posteriore ( per la solita logica di aumentare il grip in fuoristrada) me ne sono accorto e glielo fatto notare, lui mi ha garantito che a parte un po meno di scorrevolezza non cambia nulla in tema di usura dello pneumatico, siccome è un montaggio tubeless ho rinunciato a fargli smontare la gomma.
Cosa ne pensi?
Grazie
Ciao Franco, la mia filosofia è attenermi alle prescrizioni ufficiali. Se è monodirezionale, tale deve essere montato. Del resto, in tante recensioni fatte dove, per scrupolo ho invertito il montaggio (perché so che tanti lo fanno uguale…) ho sempre rilevato un peggioramento della guida. Mio consiglio, montaggio con verso corretto.
Fabio
Gentile Fabio,
ben trovato e grazie per questa importante recensione: vorrei chiederti, per un utilizzo cicloturistico-gravel adventure quale modello mi consigli tra: Michelin Power gravel, Good Year Connector,Good Year County, Pirelli Cinturato Gravel H, Pirelli Cinturato Gravel M, Vredestein Aventura, Schwalbe Marathon Mondial? Prediligerei la sezione 700×45, 700×47.
Grazie molte,
in attesa di tue,
lieta giornata,
Alberto.
Ciao Alberto, in uso più turistico sceglierei la durata delle Michelin; se il chilometraggio finale non è importante, il testa a testa è tra Pirelli e GY, con preferenza per Pirelli M se c’è molto off road da percorrere.
Fabio
Grazie Fabio,
sto cercando i Michelin Power Gravel 700×47 versione bicolore nero e marrone, ma non riesco a trovarli, nonostante abbia controllato su molteplici siti…Hai suggerimento su dove reperirli?
TI ringrazio, lieta giornata.
Ciao Alberto, mi spiace ma a parte i soliti store online non saprei. Io faccio solo i test, non ho rapporti con la rete commerciale.
Fabio
Su MTB 27,5 da usarsi come gravel leggero pensavo hutchinson tuareg anteriore e overide posteriore grazie.