[Test] Bontrager Ballista Knit
Le conclusioni
Le conclusioni
Le scarpe, come la sella, sono soggettive. Ciò che va bene a me potrebbe infastidire un altro ciclista. Eppure già dal primo momento è come averle indossate da sempre, come fossero su misura.
Trasmettono la cura delle cose fatte a regola d’arte.
Ho impiegato più tempo del solito a indossarle per verificare la taglia: ero lì a rigirarmele tra le mani, apprezzandone ogni dettaglio.
La fitta trama della tomaia, un merletto.
L’elegante passaggio del BOA, con quel laccetto alle caviglie così discreto.
La suola, dalla lavorazione ineccepibile e che non ricorre a infantili trame a vista per dichiarare la sua fibra.
La curvatura della suola, foriera dell’ottima resa su strada.
E mentre carezzavo queste Ballista manco fosse la scarpina delle mia Cenerentola, mi infastidiva un ronzio di sottofondo.
Il prezzo: le Ballista Knit sono proposte scontate sul sito Bontrager a poco meno di 280 euro al momento in cui scrivo, che erano 320 quando me le ammiravo imbambolato. Sotto lo sguardo rassegnato della mia vera Cenerentola.
Non è questione di rapporto qualità prezzo: le Ballista valgono ogni centesimo chiesto, su questo non si discute. Il livello globale è alto, molto alto.
No, è la cifra in assoluto, per me che da sempre cerco di proporvi soluzioni buone adatte a chi non vuole investire per forza cifre importanti.
Credo che un normale ciclista come me pedalerebbe bene anche con scarpe che costano un terzo; e infatti lo faccio.
Ma questo non significa dire che non c’è differenza: la differenza c’è e si sente, netta.
Però si sente anche sul budget disponibile, quindi…
E c’è anche un altro però.
Vero che cerco sempre di recensire badando al rapporto qualità prezzo e al prezzo in assoluto, perché il ciclismo non deve divenire elitario, per censo.
Ma è pure vero che ogni tanto voglio concedermi test lussuosi, per il gusto di pedalare col meglio che offre il mercato; visto che, vi assicuro, pedalare per una recensione non è mai divertente. No, vabbè, a volte lo è; nei momenti in cui ti accorgi che con le verifiche sei a buon punto, lasci il notes in tasca e pensi solo a giocare.
Comunque, se è vero che la Ballista non le regalano, è altrettanto vero che meritano in pieno i soldi spesi.
Scoprire se per un semplice pedalatore della domenica come me possa valere la pena spendere cifre importanti non è lo scopo di un test.
Lo ribadisco perché vorrei evitare sul nascere gli interventi tipo “io pedalo con gli scarpini da 50 euro e mi trovo benissimo”.
Sì, lo so, l’ho detto che lo faccio pure io, quindi va bene così, basta che ognuno sia felice sui pedali e concentriamoci solo sulle Bontrager Ballista.
Comfort: livello altissimo, tutto sembrano appena indossate tranne scarpe rigide, sportive, studiate per la miglior resa atletica.
Traspirazione: eccellente, anche con temperature infernali non hai quasi formazione di condensa e quel poco che si forma (dopo mooooolto tempo e mooooolto sforzo) asciuga subito appena la velocità sale offrendo più aria a investire.
Taglio: ottimizzato per la pedalata sportiva, che significa spinta ma anche trazione; mobilità della caviglia perfetta, tenuta al tallone sempre precisa e mai costrittiva.
Suola, rigidità: non la più rigida della casa ma rigida quanto basta per un amatore sportivo; molto sportivo, anche agonista; quel che perde rispetto a una suola grado 14, posso immaginare perché non ho provato le XXX Road, lo guadagna in comfort. Ma sul punto servirebbe test e vi dico che ora come ora non ci penso proprio. Devo staccare un poco pure io…
Suola, forma; disegno perfetto per le fasi di spinta e trazione, curvatura (ma Trek ha coniato un acronimo per questo? No? Ok…) decisa che solo all’inizio chiede qualche minuto di adattamento.
Suole, trasmissione del calore: siamo prossimi allo zero assoluto, e si che il sole non mi ha lasciato libero un giorno…
Chiusura: il BOA al tallone è preciso, permette alla tomaia di fasciare senza stringere, con pressione uniforme e tallone ben saldo; ho fatto provare le scarpe ad un amico molto più prestante di me (ci vuol poco) e si è lamentato di non poter stringere alla morte. Lo riporto, io non amo la scarpa troppo serrata, alla lunga peggiora la circolazione.
Nel complesso una scarpa dichiaratamente sportiva, rivolta all’agonista come a chi ama passare molte ore in sella a una bici sportiva; sicuro di avere sia la miglior resa nella pedalata che un livello di comfort tra i migliori in circolazione.
Mi ha fatto piacere svolgere questo test, come mi ha fatto piacere svolgere quello della Trek Domane; perché sono prodotti al top e perché i caratteri delle due, le Ballista e la Domane, sembrano fatti per convivere amabilmente. In armonia.
Vi lascio i link
Buone pedalate.
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Sono Fabio Sergio, giornalista, avvocato e autore.
Vivo e lavoro a Napoli e ho dato vita a questo blog per condividere la passione per la bici e la sua meccanica, senza dogmi e pregiudizi: solo la ricerca delle felicità sui pedali. Tutti i contenuti del sito sono gratuiti ma un tuo aiuto è importante e varrebbe doppio: per l’offerta in sé e come segno di apprezzamento per quanto hai trovato qui. Puoi cliccare qui. E se l’articolo che stai leggendo ti piace, condividilo sui tuoi social usando i pulsanti in basso. E’ facile e aiuti il blog a crescere.