[Tecnica] Tacchette Shimano SPD a confronto

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Mi sono appena arrivate le nuove tacchette Shimano SPD CL-MT001, multidirezionali.

Si, quelle che agganci come metti metti il piede.

Ne ho parlato qualche settimana fa in occasione del lancio, mentre impaginavo l’articolo/video già avevo contattato Shimano per chiedere se le avrei trovate all’Italian Bike Festival.

No, non ancora ma sarebbero arrivate a breve. 

Tutta questa fretta per delle semplici tacchette? Beh, io non credo siano tanto semplici. Servirà un test completo e approfondito, e non questo che vediamo oggi, ma sono ragionevolmente sicuro che queste nuove tacchette siano una di quelle piccoli grandi rivoluzioni di cui ancora non si ha chiara la portata.

Per due motivi: potenzialmente attraggano i “timidi dell’aggancio” e quelli più scafati che vogliono immediatezza. Due fasce di ciclisti agli antipodi, se ci mettiamo tutto quello che c’è in mezzo, allora potete capire il senso della mia affermazione.

Un paio di notazioni prima di lasciarvi al video, dove mostro le nuove CL-Mt001 in un confronto statico con le SH51 e le SH56.

Statico, ossia da fermo, piede a terra. Per questo il video è “tronco”, ci sono movimenti (quello verso l’alto) che da fermo non puoi fare, ti tiri via tutta la pedivella non trovando contrasto in quella opposta.

Il girato sui diversi movimenti di aggancio e sgancio era stato pensato per essere integrato con la mia voce fuori campo. ma in fase di montaggio ho notato che, malgrado non avessi montato il microfono direzionale, il clack di aggancio si avverte netto. Così ho deciso di lasciarlo, certificando l’effettivo innesto.

Prestate attenzione agli ultimi secondi della parte relativa proprio alle MT-CL001: se osservate bene non solo aggancio calando semplicemente il piede dall’alto ma anche con la punta del piede all’insù: il contrario di quanto dobbiamo fare con le altre.

Arriverà anche il test, perché devo integrare quello che qui, da fermo, non ho potuto mostrarvi. E poi è come quando metti la bici sul cavalletto per le regolazioni: una cosa da fermo, un’altra in movimento, sotto carico. Non perché dubito del lavoro svolto dai tecnici e collaudatori Shimano ma perché io ci devo mettere la mani sopra. Anzi, i piedi.

Vi lascio al video, brevissimo per i miei standard. Questo il link diretto, altrimenti miniatura in basso.

Buone pedalate

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