Spada Breva 2018

Come sono fatte

Tempo di lettura: 8 minuti

Come sono fatte

Una ruota è composta di quattro elementi: cerchio, mozzo, raggi che uniscono i primi due e i nippli che bloccano il tutto. Obiettivamente non hai chissà che margine per lavorare sull’estetica, tantomeno per inventarti soluzioni esoteriche.

Quindi lavori sui dettagli, per migliorare tecnicamente ogni elemento e creare una estetica personale.

Obiettivi raggiunti con queste Spada Breva dove tutto è studiato con cura e ottimizzato sia per resa dinamica che bellezza delle lavorazioni. Con il plus della grafica Stealth che aggiunge sportiva eleganza.

L’anteriore in prova è una 18 raggi a montaggio radiale, dove il cerchio Aeroroad in lega da 30mm si unisce al sottile mozzo Cristallo in ergal e fibra di carbonio; mozzo dal peso di appena 55 grammi, che scende a 51 se si opta per i cuscinetti in ceramica.

Peso della ruota nuda, cioè senza null’altro che il nastro montato: 640 grammi

Identico cerchio per la ruota posteriore; il mozzo è sempre il Cristallo, leggero appena 178 grammi, 6 grammi in meno per chi sceglierà i cuscinetti ceramici. I raggi passano a 24 con montaggio differenziato: a sinistra radiale, a destra, quindi lato trasmissione, con incrocio in prima.

Peso della ruota nuda, cioè senza null’altro che il nastro montato: 780 grammi.

Il peso dichiarato dalla casa è 1410 per la coppia. E corrisponde, io mi trovo i grammi in più del nastro.

Raggi piatti e dritti in comune per ambedue le ruote, con la testa celata all’interno del mozzo come vedremo fra poco.

Partiamo dai cerchi.

La grafica Stealth, che si traduce per i cerchi in scritte antracite metallizzata con fregi vermigli, rinnova completamente l’impatto estetico, donando modernità ed eleganza. Quella tradizionale è ancora a catalogo per chi la preferisse. Io tra le due non ho indecisioni…

Il profilo di 30mm li pone tra i medio bassi anche se alla prova pratica poco o nulla hanno da invidiare a cerchi dal profilo più importante.

La colorazione Stealth non si risolve con due soli adesivi differenti; curati i dettagli, tutti intonati: come i nippli neri.

Grande cura aerodinamica nel disegnare il profilo del cerchio. Che sono costretto a fotografare angolato perché la linea di fuoco è occupata da mozzi e raggi e temo un poco si perda visuale; però non potevo smontare le ruote e poi raggiarle, dubito Corrado sarebbe stato contento…

Come sempre sulle ruote Spada grande cura è riservata alla pista frenante. Sono di fatto le uniche ruote in alluminio con cui, sempre, ottengo spazi di frenata migliori di impianti a disco. A parità di copertoncino.

E sono efficaci da subito, senza bisogno di rodarsi. Se usando la stessa bici e le stesse gomme ma cerchi diversi e con uno freno benissimo e con l’altro molto meno, vuol dire che il responsabile è proprio il cerchio, cioè l’unico elemento diverso. Quindi non solo rispetto a bici a disco ma anche a tante altre con freni al cerchio, con le piste lavorate da Spada ho sempre potuto contare su una frenata di altissimo livello.

Del resto tutte le ruote che nascono nella sede di Tirano sono sottoposte a lunghi test in salita; e poi in discesa: e con quelle pendenze servono freni buoni…

Queste Breva sono la versione 2018, dove il canale interno sale a 18 mm.

Modifica importante, rende i cerchi perfetti per gomme 700×25 o più, che tanto successo stanno riscuotendo tra gli amatori.

Cerchi compatibili Tubeless, con nastratura robusta ma leggera. Ho apprezzato molto, soprattutto nei miei continui montaggi e smontaggi in buona parte avvenuti anche in strada durante i test delle gomme Pirelli PZero, l’idea di applicare sul nastro ad altezza foro valvola un vistoso adesivo che lo rende subito individuabile.

I mozzi Cristallo sono vecchia conoscenza su questo blog, ne ho parlato spesso e pubblicato anche un articolo sulla loro (semplice) manutenzione.

Inizio dall’anteriore.

Disponibile in versione 16-18-20-24 e 28 fori, qui è in versione da 9 raggi per lato.

La costruzione prevede il corpo centrale in fibra di carbonio e le flange in ergal, al cui interno trovano sede le teste dei raggi a testa dritta.

Altro dettaglio che compone la grafica Stealth è la finitura nero opaco delle flange. Che però non è solo estetica ma una lavorazione che riduce il pericolo si formino cricche. Lavorazione che viene eseguita pure sui cerchi. Su cosa esattamente consista, cioè i passaggi, Corrado preferisce un certo riserbo…

Cura del dettaglio nelle fresature delle flange: snelliscono sia sulla bilancia che la linea.

I raggi hanno come detto la testa all’interno delle flange.

Soluzione elegante; che non pregiudica più di tanto la manutenzione perché l’accessibilità è veloce.

Il distanziale è a pressione, quindi basta sfilarlo senza necessità di attrezzi particolari. L’asse interno appare così alla vista e sarà lui a fungere da estrattore per il cuscinetto sigillato. Rimosso questo potremo sostituire facilmente il raggio danneggiato.

Ora uno sguardo al mozzo posteriore.

Mozzo sul quale troviamo tutti gli elementi che caratterizzano i mozzi Cristallo, a iniziare dalla lavorazione a fiore della flangia lato trasmissione.

I petali recano le sedi per i raggi dritti, le cui teste sono visibili scrutando le piccole nicchie aperte.

Non mancano gli utili dischetti in tessuto frapposti all’incrocio dei raggi per limitare la rumorosità.

La vista da dietro mostra come il fiore (scusate, preferisco chiamarlo così piuttosto che flangia…) sia finemente lavorato. Ovunque possibile c’è un alleggerimento, creando un disegno sempre elegante.

 

Ergal e fibra di carbonio, ovviamente. Costruzione sempre in tre pezzi, col centro in composito e le flange in lega.

Continuo a soffermarmi sul fiore, lo so: è che mi piace 😀

Raggiatura differenziata tra destra e sinistra come accennato in apertura. Il mozzo è disponibile solo in versione 24 o 28 fori, qui abbiamo quello per meno raggi.

Diamo però una occhiata anche dall’altro lato, dove la flangia è più piccina non dovendo ospitare il corpetto. Anche qui il distanziale è facilmente sfilabile per accedere al cuscinetto sigillato e quindi ai raggi.

Attenzione a non confondere i distanziali tra lato trasmissione e il suo opposto. Potrebbe succedere smontando il corpetto, operazione tra l’altro molto semplice e illustrata tempo addietro nella sezione Officina.

Corpetto che non è sfuggito alla cura certosina di Corrado e lo si vede nella precisione e pulizia delle lavorazioni.

E’ disponibile sia per Campagnolo che per Sram/Shimano, sempre 11v.

Qui in basso in dettaglio il distanziale, che potete notare è differente dal fratello sul lato opposto, e l’asse cavo che sporge dal corpetto.

Come per l’anteriore anche lui servirà da estrattore per rimuovere i cuscinetti, ma non bisogna sbagliare il verso di spinta. Comunque per ogni spiegazione vi rimando all’articolo linkato prima.

Ultimo dettaglio per il piccolo forellino da cui far passare periodicamente qualche goccia di olio molto denso che andrà a lubrificare i cani o denti che dir si voglia.

Le ruote arrivano corredate di Quick Release griffati dalla casa. Superfluo dire che sono belli e di ottima fattura.

Questi arrivati a me sono la versione SL 2018, alleggeriti grazie alle lavarazioni di leva e vite e al perno cavo. La leva inoltre poggia su una sede in teflon, quindi non necessita continua lubrificazione.

In più mi è stato consegnato un simpatico accessorio: una piccola chiave da 17 (per i coni mozzi Mtb) con la lavorazione a lato per agire sui nippli.

Non ho saggiato la chiave da 17 ma ho provato quella dei nippli; malgrado forma e lunghezza, è corta abbastanza per permettere una rotazione completa, senza impattare nei raggi. Finché abbiamo pochi raggi come qui.

Ha un sapore artigianale, di qualcosa fatto per durare. La grafica è incisa, credo al laser ma non ne sono sicurissimo. Chiederò a Corrado alla prima occasione.

Bene, da ferme possiamo dire di conoscere a fondo questa ruote Spada Breva. Ma in movimento?

Lo scopriremo adesso con la prova su strada.

Andiamo.

COMMENTS

  • <cite class="fn">Guybrush Threepwood</cite>

    Che meraviglia! Hanno quel mix di cura del dettaglio ed evidente manifattura artigianale che le rende affascinanti. Sono passato personalmente alla sede Spadabike di Tirano, ahimè, putroppo era giorno di chiusura.
    Caro Corrado ti è andata bene; un rompiscatole di meno tra i piedi.
    Ma prima o poi…
    Daniele

  • <cite class="fn">alfaluna</cite>

    Voglia di dooping tecnico 🙂

  • <cite class="fn">Tiziano</cite>

    Bella recensione…sono indeciso tra queste e le stiletto che pesano un pò meno (1215gr) l’uso che ne farei é per partecipare a granfondo e cronoscalate montando copertoni o tubeless da 25mm, quale dei due modelli mi consiglieresti?

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Tiziano, cronoscalate e granfondo sono due scenari tanto diversi tra loro e quindi devi valutare quale sarà il tuo preferito.
      Se le gf, vai di Breva tranquillo; se le cs, prendi in seria considerazione anche le Oxy, ma comunque con le Breva perdi poco.

      Fabio

  • <cite class="fn">Stefano</cite>

    Fabio ciao,
    mi permetto di darti del tu, ma soprattutto di abusare del tuo tempo, se ne avrai, per rispondermi.
    Ho letto con attenzione la tua recensione delle Breva in particolare (ma le leggo tutte con attenzione…. :)) perchè sto progettando la mia nuova bici e cerco un paio di ruote che le diano carattere. Dopo 20 anni me ne permetto una nuova e la voglio come dico io e che mi …somigli un po’. Ho sempre pensato e desiderato una bici sola che potesse fare un po’ tutto on e off road e qualche piccolo viaggio. Beh, anche se qualcuno dice che è una moda, le gravel si sposano con questa mia idea.
    Individuato il telaio (wilier jena…anche se ogni tanto mi viene voglia di titanio….) vengo al punto delle ruote. Mi servono delle ruote per freni a disco. Sicuramente ne vorrei un paio da strada magari leggerine e rigide (anche se col disco non posso pretendere la luna a prezzi accessibili) e poi penserò a un paio off road con meno pretese. Per le prime non posso non pensare alle Spada. Nel suo negozio ci sono stato, so come lavora (anche per l’assistenza post vendita), ho un amico che ha le Stiletto.
    Ecco qua! Pensavo alle Stiletto disk alluminio, leggere e magari, anche se hanno un mozzo diverso, forse ricordano quelle per freno rim che sono eccezionali anche come rigidità (dice l’amico). Quelle con canale 15 pesano 1280 gr e il buon Corrado le dà utilizzabili anche per 25 e 28 mm di copertone. Qui però leggo la tua recensione dove dici che il canale da 18 si sposa meglio col 25 mm che vorrei usare io (anche se forse il discorso andrebbe allargato alla marca di pneumatico, chi spancia di più chi meno….non so)
    Comunque tengo in debita considerazione quel che dici e guardo le Stiletto col canale 18 …fanno 1390 gr di peso, sempre buono mi dico. Poi però vedo le Breva che fanno 1360 gr di peso. Non è per i 30 gr di differenza a favore (!!) ma per il cerchio alto 30 mm contro i 23 della Stiletto, che mi fanno pensare a una maggiore rigidità e miglior aerodinamica in pianura (tolto il fatto che più che altro mi diverto a massacrarmi le gambe sulle salite velenose della Brianza [cit. Battisti]). Escludendo il carbonio per questioni di budget….se sei ancora sveglio mi aiuteresti a sciogliere il dilemma?
    Grazie 1000 …anche se non mi risponderai.
    Stefano

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Stefano, delle Stiletto non ho mai eseguito il test. Una breve presa di contatto si (versione freno al cerchio) perché sfrutto sempre ogni occasione per toccare con mano e tenermi aggiornato ma non è la stessa cosa.
      Però visto l’uso che descrivi io andrei di Breva senza pensarci su. Tenendo loro come uniche ruote, non c’è bisogno di prenderne un set da offroad se alla fine l’uso è quello gravel. Sono più robuste di quanto si possa immaginare.
      Con canale da 18 hai inoltre buone possibilità nella scelta di gomme da fuoristrada. Certo, in questo caso dovresti rinunciare all’uso tubeless, non è pratico cambiare gomme di frequente.
      Resta il risparmio, una sola ruota e sei a posto.
      Il telaio su cui vuoi usarle ha PP da 12 anche avanti, quindi ricorda di specificarlo in fase d’ordine.

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