Sks Speedrocker

L'installazione dei parafanghi Sks Speedrocker

Tempo di lettura: 5 minuti

L’installazione dei parafanghi Sks Speedrocker

Montare i parafanghi Sks Speedrocker è lavoro di pochi minuti. Sono ampiamente regolabili e quindi trovare la giusta collocazione è facile. L’unica operazione che ritarda i lavori è il taglio a misura delle astine, se necessario; ma lo fai una volta e basta.

Poi se ti serve rimuoverli in trenta secondi sono via dalla bici; e in altri trenta tornano su se quel giorno minaccia pioggia.

Vediamo quindi come procedere alla prima installazione; alla fine avremo anche un brevissimo suggerimento su come tagliare bene l’eccesso delle fascette in velcro.

Iniziamo con l’anteriore.

Prendiamo le due metà è poggiamole alla ruota.

Infiliamo la fascetta in velcro nell’apposita asola.

Facciamo attenzione al verso di inserimento. Il lato gommato dovrà trovarsi interno, essere cioè lui a contatto con la forcella. E inseriamo la fascetta in modo tale che quando la dovremo tendere e fissare avremo la linguetta all’esterno, rivolta verso la parte posteriore della bici. E’ più pratico.

Qui in basso si comprende cosa intendo; per chiarezza fotografica ho momentaneamente rimosso una metà del parafango.

Infiliamo la linguetta nell’asola dell’altra metà del parafango, tendiamo e chiudiamo.

Mio consiglio; in questa fase lasciamo la fascetta un poco allentata, per avere gioco e posizionare meglio il parafango.

Facciamo lo stesso anche dall’altro lato prima di dedicarci alle staffette.

Allentiamo tutte e due le brugole, sia quella che regola l’inclinazione della conchiglia che quella di fermo del’astina.

Posizioniamo a contatto della forcella.

Aver lasciato le brugole lente ci permette di capire subito come regolare; anzi, sarà lastina che troverà da sola la sua migliore posizione.

Infiliamo la fascetta in velcro, stesso discorso fatto sopra per quanto riguarda l’orientamento.

Tendiamo e assicuriamo.

Stessa operazione anche dall’altro lato.

Ora possiamo tendere bene e serrare le brugole.

Facilissimo.

Se le astine fossero troppo lunghe, andranno tagliate. 

Adesso il posteriore, ancora più rapido.

Poggiamo il parafango in posizione.

Prendiamo la fascetta in gomma elastica, quella tutta forata; la inseriamo nell’asola, dall’esterno verso l’interno. Le facciamo fare un giro intorno al tubo del telai, la richiamiamo a noi e infine la fissiamo ai dentini di presa sulla conchiglia.

Stessa operazione dall’altro lato.

Allentiamo le brugole sulle astine e poggiamo le conchiglie al pendente superiore. Vale lo stesso discorso fatto prima, lasciando le viti lente i supporti troveranno in modo naturale la loro migliore posizione. Se troppo lunghe vanno prima tagliate.

Inseriamo la fascetta, giro intorno al tubo e aggancio ai dentini.

Ultima fascetta in gomma da fissare: serve ad assicurare la parte finale del parafango al tubo piantone.

E’ la zona telescopica, quindi decidiamo a che lunghezza fermarci.

Inseriamo la fascetta nell’asola, avvolgiamo il piantone e fissiamo ai dentini.

Fatto, facilissimo anche questo.

Chi non volesse ricorrere alle conchiglie nell’assicurare le astine al telaio, dovrà semplicemente rimuoverle e sfruttare gli attacchi lasciati liberi.

Sia le fascette in gomma che quelle in velcro possono essere tagliate per limitare la sporgenza.

Nel caso di quelle in gomma il taglio deve essere fatto in corrispondenza della svasatura per non minarne la robustezza quando le tiriamo.

Per ottenere un taglio preciso possiamo usare una fascetta come maschera guida, poggiarla sull’altra all’altezza del taglio voluto e seguirne il contorno con forbici tonde ben affilate.

Oppure possiamo rifinire noi con un trucchetto assai semplice, che qui vi mostro per le fascette in velcro.

Servono solo due rondella di diametro adeguato e forbici a lama tonda ben affilate.

Poggiamo le rondelle da ambo i lati della fascetta.

Stringiamo saldamente il “panino” e con le nostre forbici dovremo solo seguire il contorno.

Ne viene fuori un taglio pulito e la finitura stondata è decisamente più gradevole.

Abbiamo visto come è fatto, come montarlo, adesso tocca pedalare; con la pioggia, ahimé.

In sella nel prossimo paragrafo.

COMMENTS

  • <cite class="fn">ALESSANDRO</cite>

    Innanzitutto ti faccio i complimenti per la articolata e precisa recensione. Ho una domanda: hai misurato la larghezza del parafango nella parte in cui si inserisce tra i foderi obliqui posteriori del telaio? Anche la mia bici gravel monta copertoni da 40 mm e vorrei capire se questo modello di parafango sia compatibile con il mio telaio. Grazie!

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Alessandro, ti fornisco la misura del parafango, che è 42mm costante, quindi puoi verificare sulla tua bici.
      Grazie alla sua forma, se c’è spazio nel carro ci copri tranquillamente i 700×40, senza fermarti al 700×32 come indicato dalla casa.
      Ma, appunto, dipende dalla foggia/luce della bici. Se accoglie gomme fino a 700×50, ce la fai.

      Fabio

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