Sigma Rox 12

Funzioni e personalizzazione

Tempo di lettura: 11 minuti

Funzioni e personalizzazione

La pagina Attività ci mostra diverse funzioni e possibilità.

Il dispositivo dialoga con software terzi, accontentando ogni espressione del ciclismo.

 

In senso orario abbiamo GPSies, un software gratuito (ma una donazione sarebbe un bel gesto) che permette di creare percorsi, importarne da altri dispositivi qualunque sia il formato e accedere a una vasta banca dati di itinerari elaborati da altri utenti.

Poi Strava, che non ha bisogno di ulteriori presentazioni; credo sia il più diffuso in assoluto.

A seguire Komoot, altro software per pianificare percorsi e molto altro; è ampiamente personalizzabile, adatto a ogni disciplina outdoor, permette la condivisione e numerose altre opzioni. 

A chiudere Training Peaks, dedicato a chi voglia pianificare un preciso programma di allenamento e che a sua volta dialoga con altri software, compreso i più diffusi dedicati all’allenamento indoor.  

Tanta roba, anche se a me resta un sentore orwelliano. Ma tant’è, sono una pletora i ciclisti che amano diffondere i dati delle proprie performance sui pedali ed è saggio accontentarli.

Altra schermata ci permette di accedere ai diversi profili, avviare il navigatore, selezionare un itinerario precaricato e sincronizzare i dati con la piattaforma Sigma.

 

L’ultima ci conduce alla pagina degli allenamenti, la memoria disponibile, le impostazioni del dispositivo e infine al cloud Sigma.

Da qui è bene tornare nel menù delle Impostazioni, per poter ulteriormente personalizzare il Sigma Rox 12.

Sono tre schermate, alcune ci rimandano a funzioni già viste, altre ci permettono nuove possibilità.

Diamo una occhiata al profilo sport scelto e vediamo come poterlo personalizzare.

Come detto, per praticità espositiva ho scelto quello sportivo stradale.

Ma a parte che le funzioni sono le stesse (cambia la bici, e quella la personalizziamo noi) non posso proporvi 2000 immagini…

Anche perché, come vedete dalle immagini in basso, le possibilità di personalizzazione sono tante.

E’ possibile attivare/disattivare Gps, autopausa, impostare la bici, le zone di potenza e altro. Alcune sono davvero simpatiche: due su tutte poter modificare la visualizzazione delle informazioni a schermo (con ben sei schermate disponibili) e i criteri per la scelta delle caratteristiche del percorso quando attiviamo la funzione Draw My Route, funzione bellissima e che vedremo in dettaglio nel paragrafo dedicato alla prova su strada, con un breve filmato perché le sole foto non avrebbero rimandato buona comprensione.

Il menù da selezionare è Vista attività; ci conduce a due schermate per la personalizzazione.

 

Qui di seguito alcuni esempi delle schermate, coi campi impostati di default. Più avanti li vedremo anche personalizzati in base alle mie preferenze. Sono sei e in ogni schermata è possibile scegliere da uno e fino a nove campi.

Stessa personalizzazione anche per le pagine dedicate alla funzione Allenamento, Navigazione, Giri e Giro automatico.

                                 

La seconda funzione che mi piaciuta tanto e che vedremo meglio come detto nel prossimo paragrafo la Draw My Route. Anticipo con una sintesi: aperta la mappa della zona prescelta, basta tracciare col dito sullo schermo un circolo che ingloba il settore dove ci piacerebbe pedalare e il sistema elabora il percorso, mostrando distanza, tempo necessario, altitudine ecc. In più è possibile scegliere tre diverse opzioni: percorso suggerito, più breve, più semplice.

Noi però possiamo, prima di questa scelta, operare una personalizzazione dei criteri per l’elaborazione del percorso. Possiamo cioè decidere se l’itinerario calcolato avrà più o meno asfalto, più o meno off road, ciclabili e persino i traghetti.

In pratica possiamo farcelo sportivo, gravel, turistico: quello che ci pare.

L’unica seccatura che questi parametri dobbiamo impostarli da qui e non, come sarebbe più comodo, direttamente dalla schermata Draw My Route. O, se invece possibile, io non sono riuscito a capire come…

Vediamo: il campo da selezionare è Opzioni di itinerario e da qui una schermata su due pagine ci permette di scegliere la percentuale di strada, sterrato, ciclabile ecc. da includere nel percorso.

Queste le due personalizzazioni che io, per mio gusto, ho trovato più carine; anche perché la funzione Draw My Route la trovo troppo divertente. Ok, non ho più il fascino di perdermi come accade spesso; però ho scoperto strade che ignoravo.

Ma proseguiamo con altre personalizzazioni.

Altra utile funzione è quella che ci avvisa con un allarme sonoro sul momento di bere o mangiare. Perché sappiamo che pedalando bere quando si ha sete e mangiare quando si avverte la fame vuol dire che è troppo tardi.

Possiamo decidere se essere avvisati dopo un certa distanza, un dato tempo o limite di calorie bruciate (che il sistema calcola in base a percorso, velocità, frequenza cardiaca ecc.) a nostra scelta; o non essere avvisati, disattivando la funzione.

Fondamentale impostare i valori base della bici.

Che sono essenzialmente il diametro ruote e il suo peso; in quest’ultimo caso inutile barare, con gli amici potremo vantarci della bici superleggera, qui meglio essere realisti 😀

Il peso della bici lo inseriamo a mano; per il diametro ruote possiamo scegliere se basarci sulla tabella già in memoria, che però prende in considerazione solo il diametro, oppure inserire noi il valore reale. Io consiglio la seconda opzione, perché nel primo caso non è tenuto conto delle differenze dovute a diverse gommature.

 

Possiamo impostare zone di potenza e cadenza; se nel secondo caso abbiamo il sensore fornito, nel primo dobbiamo essere dotati di misuratore di potenza.

 

Il rilevamento avviene sia con rete Gps che Glonass; che volendo possiamo disattivare semplicemente eliminando la spunta. Guadagniamo autonomia della batteria rinunciando alla navigazione (e memorizzazione della traccia) senza rinunciare alla velocità perché subentra il sensore alla ruota.

 

Tutte funzioni queste che possono essere applicate a qualunque degli innumerevoli profili; no, scusate, quasi tutti: il diametro ruote alla camminata mi sembra superfluo 😀

 

Come si vede dalle ultime due immagini, possiamo cestinare i profili che non ci servono (sarà un caso che la foto ritrae il profilo Mtb? 😀 ) o crearne uno personalizzato. Io l’ho fatto, l’ho chiamato “randagio” e poi l’ho usato una volta sola: effettivamente mi toglieva il gusto di vagare senza scopo e senza assillo. Prima o poi mi farò vedere da uno bravo.

I ciclocomputer con tante funzioni e schermo a colori, lo sappiamo, sono avidi di energia; qualcosa possiamo recuperare settando la luminosità o l’autospegnimento.

Per la marcia notturna c’è l’opzione che inverte i colori, con schermo scuro e scritte bianche per non disturbare durante la pedalata.

Così come per le notifiche sugli smartphone che spesso sono più un fastidio che un aiuto, anche sul Rox 12 possiamo disabilitare Toni e Avvisi.

L’altitudine può essere impostata da noi o lasciare sia il Gps a gestirla.

Si può lasciare attiva l’autocalibrazione o inserire il valore manualmente.

Per sapere quanta memoria abbiamo ancora disponibile c’è l’apposita voce a menù. Questa che vedete è la memoria interna, per buona parte occupata dal sistema. Quindi espanderla con scheda di memoria (ricordo standard Micro Sd e massimo fino a 128 Gb) è necessario per chi non voglia scaricare spesso sul Cloud o sul proprio pc.

                               

Il Sigma Rox 12 ha già una completa dotazione di mappe, che possono essere aggiornate o cancellate per recuperare memoria.  Per farlo occorre entrare nel menù di Gestione mappe, dove possiamo anche scegliere orientamento, autozoom e altre opzioni.

Sicuramente la più importante è l’aggiornamento delle mappe stesse. Non tutte perché possiamo noi selezionare solo quella che ci interessa, evitando di impegnare inutilmente memoria. L’aggiornamento avviene tramite rete Wi-fi.

Sempre in Impostazioni possiamo attivare/disattivare il Wi-Fi o aggiungere una altra rete, ripassare i nostri dati utente e nel caso modificarli, aggiornare il firmware o riportare il dispositivo alle opzioni di fabbrica (non completamente, quando l’ho fatto mi ha conservato le mappe aggiornate da me). Entrando nella voce Su, quella col logo Sigma per capirci, possiamo ricavare i dati essenziali del dispositivo, tra cui la versione firmware installata.

Comunque, quando il dispositivo è collegato alla rete internet e c’è un aggiornamento disponibile parte l’avviso a schermo.

Abbiamo quasi finito, ancora pochi passaggi e potremo mettere in funzione il Rox 12.

Ci resta poco ma è un poco importante: l’accoppiamento coi sensori.

E’ procedura semplice e veloce: possiamo affidare tutto al sistema o inserire noi i singoli ID. E questo vale per qualunque sensore, non solo quelli forniti da Sigma a corredo del Rox 12 nella versione più completa. Il dispositivo infatti riconosce anche quelli del Rotor, Shimano Di2, Ebike e altri. Inoltre, aggiungo io: funziona coi sensori di Rox 10 e 11 (quindi chi possiede uno dei due può acquistare solo il Rox 12, senza sensori) e qualunque sensore terzo dialoghi secondo gli standard ANT+ e Bluetooth.

Una volta riconosciuti, una schermata ci avvisa della avvenuta operazione informandoci su quali sensori risultano installati. E’ possibile rimuovere quelli ritenuti al momento superflui.

 

Chiudo il paragrafo con ultima carrellata fotografica; la voce Memoria non fa riferimento allo spazio di archiviazione bensì a ciò che abbiamo archiviato, ossia gli allenamenti, le uscite, i personal best ecc. C’è un calendario da sfruttare per gli allenamenti ma va prima sincronizzato col software Sigma via pc o tablet/smartphone. A proposito di sincronizzazione, un ulteriore menù ci permette appunto la sincronizzazione con diversi software terzi, oltre ovviamente il cloud Sigma.

C’è in realtà una altra voce da mostrare ma in fase di impaginazione ho deciso di spostarla al prossimo paragrafo: è il menù che gestisce la navigazione. Che è più utile vedere in azione che solo in funzione statica.

Quindi voltiamo pagina e diamo inizio alla prova su strada, cha partirà proprio dal sistema di navigazione satellitare.

COMMENTS

  • <cite class="fn">Michele Bernardi</cite>

    Grazie per il tuo test che dà un’idea molto accurata delle potenzialità dell’oggetto (anche in tanti altri casi ho trovato utili e ho seguito i tuoi consigli). Una caratteristica però manca ed è quella che, in una occasione, mi fregò non poco con il mio attuale “navigatore” (Polar V650). Parlo della situazione in cui mi sono trovato quest’anno nello svolgere la dura prova della “Veneto Gravel”: 700 km da percorrere di fila. Io li ho percorsi in 2 giorni e mezzo ma il problema non è il tempo impiegato ma la mole di dati contenuta nel file gpx Infatti (ma sono venuto a conoscerlo dopo dall’assistenza Polar che avevo interpellato), il Polar può gestire un numero massimo di punti sulla traccia (non ricordo il loro numero, dovrei cercare nei vecchi mail) e il risultato è che semplifica enormemente un tracciato così lungo. In poche parole, dove si doveva capire immediatamente quale stradina o sentiero si doveva imboccare, Polar tracciava una linea retta che sorvolava una buona fetta di territorio e ricadeva su un punto un po’ distante senza indicare la via programmata per raggiungerlo. Fortuna che potei aggregarmi ad altri ciclisti che possedevano un Garmin che questo problema di gestione non lo conosce. Addirittura, ho infine seguito un ciclista che aveva un Garmin Dakota 20 che manteneva, pur con la sua semplicità, la perfetta successione di ogni tipo di sentiero e strada da percorrere. Ecco (parlando a te che sei sempre parecchio prolisso, mi è venuto facile d’esserlo anch’io…), il dettaglio che mi piacerebbe conoscere del Sigma Rox 12 è questo: riesce a gestire nel dettaglio una traccia gpx molto lunga? Grazie se puoi rispondermi. Michele

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Michele, purtroppo non posso aiutarti.
      Una volta concluso un test, il materiale in prova torna in azienda. Se qualcosa non l’ho affrontato al momento mi è impossibile tornarci successivamente.

      Fabio

  • <cite class="fn">Claudio</cite>

    Ciao,
    veramente un ottima recensione. MI ha permesso di capire molto del dispositivo, anche in considerazione che avevo provato a scaricare il manuale e a mala pena viene spiegato come installarlo ed accenderlo.

    Una sola domanda visto la completezza della tua guida mi piacerebbe copiarla e stamparla per averla a disposizione alla bisogna, però mi sembrerebbe che ci sia qualche protezione,. Come posso procedere?

    Grazie

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Claudio, mi fa piacere che hai trovato risposte ai tuoi dubbi.

      E rispondo anche alla tua domanda; una protezione c’è, seppur blanda.
      Capita periodicamente che chi è da poco arrivato sul blog chieda di avere gli articoli in Pdf; io non posso che rispondere sempre alla stessa maniera.
      Il blog è gratuito per voi che leggete, non per me che lo gestisco.
      La mia moneta di scambio con le aziende affinché mi inviino i sample test è la vostra partecipazione.
      Se metto i pdf a disposizione o se voi copiate e leggete offline, abbassate le statistiche, rendendo il blog meno appetibile e quindi più povero di contenuti.
      Alla fine quella che a voi sembra una comodità finisce con l’essere un danno, perché sono i ciclisti che non troveranno informazioni.
      Ecco perché seppure abbia usato una protezione comunque aggirabile, invito ad evitare lo stesso di copiare e salvare. Non ne faccio discorsi di proprietà intellettuale, è tutto scritto per i ciclisti questo blog.
      Semplice pragmatismo.

      Fabio

  • <cite class="fn">Claudio</cite>

    Ciao,

    Per quanto sia passato quasi un anno da quando lo hai provato provo a farti un paio di domande sulla “solidità”.

    Anni fa avevo preso un GARMIN ETREX20. Tra l’altro veramente un ottimo prodotto per i tempi. L’ho montato con apposito supporto,sia sulla MTB che sulla BDC, sul tubo orizontale vicino al canotto dello sterzo. Sulla MTB mai nessun problema, ma sulla BDC, molto più rigida, mi è letteralmente volato via in discesa a causa del manto stradale.Da quello che ho letto non era successo solo a me. Da quel momento ho sempre messo un laccetto di sicurezza (che è tornato più volte utile).
    Ora anche in questo caso siamo in presenza di un prodotto di un certo peso e con dimensioni che vanno ben oltre l’aggancio.

    Volevo chiederti nell’uso che hai fatto come ti è sembrato l’aggancio? Hai mai avuto sensazioni che potesse volare via? ed ultima cosa che tu sappia è presente il classico forellino per il laccetto di sicurezza?

    Grazie e ciao

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Claudio, che io ricordi no, nessun forellino.
      Stabilità? Non ebbi problemi, in quel momento ero anche alle prese col test di una bici gravel e non gli feci mancare scossoni e salti.
      Poi certo, magari sul lungo periodo può succedere si usuri la sede prendendo gioco, come può non succedere. Alcuni aspetti richiedono mesi per essere valutati, incompatibile con i tempi stretti di restituzione dei sample test alle aziende.

      Fabio

  • <cite class="fn">Claudio</cite>

    Ciao,

    Tornando alla mia precedente domanda… forse il forellino del laccio c’è (se guardi la scheda come è fatto cè una piccola apertura sul coperchio della micro SD ed un altra sotto la scocca).

    Ora sono entrato nel vivo della tua recensione, che ho riletto più volte… ho scritto anche alla SIGMA per avere dei chiarimenti ma le loro risposte sono in linea con il manuale delle istruzioni…
    Dalla tua recensione non rilevo una cosa che provo a chiederti. Molti ciclisti hanno due bici e si alternano tra MTB e STRADA. Ora i valori si possono tenere distinti utilizzanto appunto dei profili divirsi MTB / RDB, ma non capisco se l’impostazione della bici è a livello di PROFILO per cui su ogni profilo posso associare la sua bici oppure no per cui posso impostare solo una bici. Ricordi mica come è la cosa?

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Claudio, ho guardato le immagini (rispondo da pannello amministratore, non dagli articoli) e si, forse quello è il foro per il laccetto. Ma dopo un anno è difficile ricordare.
      Ricordo invece che la doppia impostazione è possibile, passi da un profilo all’altro. Ognuno ovviamente conserva i propri dati, non puoi, per capirci, sommare le distanze o altro con tutte e due le bici. Ognuna resta distinta.
      Comunque concordo sul fatto che Sigma non è particolarmente generosa di informazioni…

      Fabio

  • <cite class="fn">Stefano Antoccia</cite>

    Arrivato dieci giorni fa…c’è il foro per il laccetto, è c’è pure il laccetto

  • <cite class="fn">claudio</cite>

    Ciao,

    la domanda che sto per farti non è usuale e ne sono consapevole… ma non so come uscirne. Volevo chiederti se hai un contattoin sigma (e se parla italiano meglio).

    Il mio rox 12 presenta un problema di connessione con la fascia cardio saltuario (diciamo il 10/20 % degli utilizzi) magari va per giorni e poi non ne vuole sapere, per cui se lo mando indietro rischio che quando lo provano non lo rilevano. il problema oltretutto è stranissimo.

    Al rox 12 ho anche abbinato
    Sensore velocità (mtb)
    Sensore velocità / cadenza (bdc)
    Fascia cardio GARMIN
    Questi funzionano sempre regolarmente.

    Il problema è tra il ROX 12 e la fascia cardio SIGMA. Le prime 8 uscite ok, poi sono incominciati i problemi
    Cosa molto strana
    La fascia cardio SIGMA funziona sempre bene con il mio FORERUNNER 220
    La fascia cardio GARMIN funziona sempre bene con il mio ROX 12

    Esempio:
    messo fascia cardio SIGMA
    acceso ROX 12
    il ROX 12 la rileva per pochi secondi e poi scompare il valore
    accendo il FORERUNNER ed invece rileva la fascia cardio SIGMA (che non ho tolto)
    cambio la fascia cardio e indosso quella GARMIN
    Appare il valore sul ROX 12 (che non ho spento)

    Non capisco:
    la fascia SIGMA funziona sempre con il FORERUNNER
    La fascia GARMIN funziona sempre con il ROX 12
    La fascia SIGMA ha problemi con il ROX 12
    hho fatto delle prove: 80/90% ok – 10/20% no

    Quando uso la fascia SIGMA dopo 20 secondi viene a meno la rilevazione e poi o riparte e funziona regolarmente oppure non riparte più (fino alla nuova accensione del rox12)
    Con la fascia GARMIN invece non si ha nessuna interruzione.
    Fascia GARMIN solo ANT+ – Fascia SIGMA ANT+ e BLUETOOTH
    Forerunner 220 solo ANT+ – ROX 12 ANT+ e BLUETOOTH
    Potrebbe essere un problema derivante dalla doppia trasmissione? (nuovo firmwere).
    Sembra più un problema di softwere che di hardwere

    Ho scritto alla sigma (con molta fatica visto che non parlano italiano) e mi hanno aperto il ticket per l’assistenza ma so già che se lo mando e poi lo provano e si trova in fase buona non rilevano nulla… oltretutto non si capisce se è un problema di fascia o di rox 12 visto che singolarmente funzionano perfettamente…

    Spero anche che qualcun altro possa darmi indicazioni delle sue esperienze

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Claudio, hai scritto in messaggio lunghissimo e mi dispiace non poterti essere di alcun aiuto.
      Io ho solo contatti con l’ufficio stampa, non ho legami con l’azienda come con nessuna azienda in genere; sono solo un giornalista.
      E purtroppo non ho nemmeno le capacità di aiutarti con l’elettronica.Fosse stata una bici con un problema meccanico stai sicuro che lo risolvevo ma qui, dove serve un tecnico specifico e non ho nemmeno un Rox per fare qualche prova, proprio non posso fare nulla.
      Mi spiace

      Fabio

  • <cite class="fn">Domenico Senatore</cite>

    Ciao ragazzi qualcuno mi può spiegare come mai nn riesco a salvare un giro già memorizzato sul mio sigma rox 12 sport x trasferimento su Strava.

    • <cite class="fn">Claudio</cite>

      Non capisco bene cosa intendi.ma le tracce GPS dei giri le salvi e trasferisci da sigma data link su PC. Invece se sul rox 12 nell’apposita mappa salvi le tue credenziali strava quando vuoi avendo la connessione wifi attiva lanci la sincronizzazione con strava

Commenta anche tu!