Sigma Rear brake light

Sono sempre sensibile a tutto ciò che rende la pedalata più sicura; dopo i pedoni siamo noi la categoria più debole sulla strada. E le luci sono fondamentali per garantire sicurezza. Ma non è una luce classica quella che ho testato e che vediamo oggi bensì una “luce stop”. Già, una lucetta rossa che si aziona quando freniamo, piccola eppure potente, leggera, scompare alla vista una volta montata e garantita da Sigma, azienda tedesca che l’ha ideata, per 200 ore di luce continua o fino a 100.000 frenate. Sulla durata non so, ma vediamo se tutte le altre caratteristiche con cui Sigma magnifica il suo prodotto corrispondono a verità.
E’ nuova questa lucetta, da poco giunta sul mercato e se escludiamo qualche riga di presentazione presa dalla cartella stampa, questo blog è il primo in Italia tra le pubblicazioni online a testarla. Un articolo c’è su un noto sito in lingua inglese ma non mi ha convinto. Anzi, proprio il modo in cui è stato scritto mi ha convinto a chiedere a Sigma l’invio di questa Rear brake light, che con efficienza tipicamente teutonica me l’ha recapitata 48h dopo, perché ho scribacchiato per anni sulla carta stampata e riconosco quando un articolo espone fatti o pregiudizi. E quello che ho letto mi ha insinuato il dubbio che forse del tutto imparziali i “colleghi” non lo siano stati.
D’accordo, basta chiacchiere, parliamo di questa BrakeLight, racchiusa in una confezione che la accoglie su un fondale con disegnato un freno caliper, a mostrare immediatamente dove andrà montata.
Sul retro le minimali istruzioni di montaggio, molto semplice ma un poco c’è da lavorarci come leggeremo più avanti.
Un lato presenta una carrellata fotografica dei cinque colori disponibili che sono nero, blu, verde, rosso e bianco.
Quello opposto invece ci ricorda che questa luce può funzionare non solo su freni caliper ma anche su freni cantilever e V-Brake; aggiungo anche gli impianti U-Brake e che qualunque sia la tipologia di freno basta avere sufficiente cavo libero, ossia 2,5 cm. Questo significa anche che la luce non può funzionare con impianti freno a comando idraulico.
Un foglietto all’interno illustra la semplice sostituzione della batteria a bottone.
Tolta dalla confezione ci troviamo tra le mani questa strana lucetta, piccola e con una forma a metà tra un casco da crono in miniatura e una spillatrice.
In dettaglio possiamo vedere la base con la sede di alloggiamento per il cavo freno, l’asola aperta per il passaggio e la molletta che comanda il rilascio.
Soli 3,4 cm la lunghezza complessiva; il peso dichiarato appena 7 grammi.
Il principio di funzionamento è molto semplice: la luce viene fissata al tratto libero di cavo freno, nel momento in cui freniamo la compressione del braccio preme sul guscio superiore della lucetta, accendendola. Rilasciando il freno la molla interna di cui è dotata la luce fa ritornare il guscio in posizione di riposo, spegnendola.
Molto semplice anche l’installazione, l’importante è avere minimo 2,5cm di cavo libero. Abbiamo visto sopra che la basetta ha uno spazio sagomato per accogliere il cavo e una brugola per stringere.
Basta spingere la basetta intorno al cavo e serrare la piccola brugola con una chiave da 2,5; come detto lo spazio minimo deve essere di 2,5 cm, ma può essere anche di più, come nel caso delle immagini che vediamo più in basso. Nell’immagine in alto per esigenze fotografiche la mano destra, quella che vedete mantenere la lucetta, si limita a tenerla dal lato del led. E’ solo perché altrimenti avrei coperto la visuale. Molto meglio usare la mano libera, quella non impegnata a usare la chiave a brugola, per tenere “aperta” la pinza (pollice e indice all’interno della lucetta e resta in tensione) della luce. Capita che stringendo si sposti avvicinandosi al corpo freno. Stringiamo e la luce resta accesa, facendoci perder tempo a rismontare.
La lucetta dovrà essere installata in modo tale che il guscio superiore sfiori il corpo freno.
Questo il video ufficiale proposto da Sigma.
Una volta montata si mimetizza fino a scomparire; almeno questa nera trasparente che richiama il colore del corpo freno.
Il led rosso è ben visibile anche alla luce del giorno ma non se investito in pieno dal sole. Qui di seguito un mio breve video girato con luce diurna e quasi notturna.
L’idea di una luce stop non è nuova, sul mercato è già presente la iLumenox Nano Bicycle Brake che si basa sullo stesso principio di funzionamento. Ma questo non significa non sia ugualmente una buona idea.
Non è adatta a essere usata da sola in condizioni di scarsa visibilità perché non è una luce fissa; però è un valido supporto, un segnale in più che, grazie a peso e dimensioni ridotte, può essere facilmente aggiunto al corredo abituale. O usata da sola, nel traffico e in discesa, quando qualche veicolo si attacca troppo dietro e segnalare che si sta frenando è utile.
Può essere utile, e ringrazio Marco che lo suggerito col suo commento in basso, quando si esce in gruppo in modo che sta prendendo la scia sa quando freniamo.
L’ho provata con luce diurna, crepuscolo e prima sera: chi mi ha accompagnato con funzione di “vedetta” mi ha assicurato che il piccolo led è sempre ben visibile.
Ho fatto poi una altra prova; ho regolato il freno posteriore tirando il cavo un poco in più ma con il registro a vite (che batte sul guscio della luce) più svitato. In pratica ho fatto sfiorare le tacchette al cerchio e poi allontanate di nuovo a mezzo registro. Siccome l’accensione è molto sensibile, basta davvero un attimo per accendersi, mi è bastato avvitare di mezzo giro il registro a vite del freno che la lucetta da “stop” è diventa una luce “fissa”. Insomma, regolando il freno è possibile usarla in tutti e due i modi, ma bisogna lavorare di fino sulla tensione. Quando la usiamo spenta, ossia solo in funzione “stop” significa avere le pastiglie piuttosto vicine al cerchio e non tutti amano questa regolazione; poi diamo massimo un giro di registro e diventa luce fissa. In ogni caso consideriamolo più un esperimento scolastico, la luce nasce come stop e come stop funziona bene, senza problemi.
Forse il suo limite sta nella novità. Molti ciclisti la vedono e non sanno cos’è, figuriamoci gli automobilisti: che ne sanno che è uno stop? Io comunque l’ho montata per provarla e scattare le immagini, pensando di rimuoverla terminato l’articolo. Invece la lascerò, usandola mi sono convinto della sua utilità. E per appena sette grammi vale la pena.
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Sono Fabio Sergio, giornalista, avvocato e autore.
Vivo e lavoro a Napoli e ho dato vita a questo blog per condividere la passione per la bici e la sua meccanica, senza dogmi e pregiudizi: solo la ricerca delle felicità sui pedali. Tutti i contenuti del sito sono gratuiti ma un tuo aiuto è importante e varrebbe doppio: per l’offerta in sé e come segno di apprezzamento per quanto hai trovato qui. Puoi cliccare qui. E se l’articolo che stai leggendo ti piace, condividilo sui tuoi social usando i pulsanti in basso. E’ facile e aiuti il blog a crescere.
Ma che carina! Ero scettico, ma se mi dici che è visibile la compro!
Daniele
Si Daniele, chi mi seguiva ieri mi diceva che la vedeva bene. Non in piena luce col sole che gli batte sopra, è pur sempre un led unico. Ma comunque visibile in tutte le altre condizioni.
Fabio
Confermo sull’utilità. Io utilizzo la ILumenox da circa un anno nelle gran fondo e con le bici in scia, a detta dei ciclisti dietro, è importante averla!
Ciao Marco, all’uso in gruppo non ci avevo pensato, anche perché sono ciclista che preferisce uscire spesso da solo. In gruppo, anche non in gara, può essere utile e infatti ho indicato il tuo suggerimento nel testo. Grazie
Fabio
Ciao Fabio,
ho qualche dubbio sull’utilità di questa lucetta quando utilizzata la sera in abbinamento alla classica luce posteriore rossa a led “per farsi notare”. Io infatti la uso lampeggiante, raramente fissa, perchè credo di essere più visibile. Ma….in mezzo a tutto quel lampeggiare…la lucetta di stop si noterà? Cosa ne pensi?
Un caro saluto
Carlo
Ciao Carlo, è una luce stop, si accende solo quando freni. Come scritto nell’articolo credo che il suo limite stia proprio nella sua relativa novità: molti ciclisti non sanno cos’è, figuriamoci i non ciclisti. Quindi in abbinata a una luce lampeggiante tutto questo scintillare può creare confusione, almeno nel traffico dove freni spesso. Ma è comunque talmente piccola e leggera che averla a bordo non crea problemi. Io non sono un amante delle luci, le uso, ne riconosco la indispensabilità ma preferisco sempre modelli facilmente removibili in modo da toglierli subito quando non servono. Questa mi è piaciuta tanto, confesso di avercela lasciata. Ma come stop, l’ho installata sulla mia Rose, perché non è un faretto ma solo una luce per segnalare quando freni; e in questa funzione che mi è piaciuta.
Fabio
Ciao, ha comportato cambiamenti nella “sensazione” trasmessa dalle leve freno?
Ciao Valerio, la pressione necessaria ad attivare la luce è talmente bassa che si avverte nulla.
Fabio