Sigma Aura 60 Usb e Nugget II
Come è fatta la Nugget II
Come è fatta la Nugget II
Nugget, letteralmente pepita; ma anche sinonimo di crocchetta. Ed in verità questa lucina Sigma è davvero poco più grande di una crocchetta di pollo.
E grazie alle due “orecchie” che servono ad agganciare l’anello di silicone ha pure una aria molto robot anni sessanta 😀
Nella parte inferiore il morbido pulsante di accensione.
Che in questa versione funziona solo per acceso/spento a intensità unica; in quella con anche il lampeggiante permette di commutare da fissa a flash. E permette di selezionare due livelli di luminosità, più o meno intensa.
Dal lato opposto abbiamo una piccola unghia in gomma.
E’ l’appiglio che ci serve per aprire il guscio posteriore in gomma ed avere accesso alla presa micro Usb, necessaria a ricaricare la batteria interna.
Avrete notato poco sopra una piccola icona a forma di batteria. In realtà ce ne sono due, una per lato.
Sono gli indicatori di livello di carica. Col calare dell’autonomia residua diviene prima visibile uno con una piccola lucetta verde, poi l’altro che si illumina di rosso. Come per la luce anteriore corrispondono a 70 e 30% di carica residua.
Due anelli in silicone di diversa misura permettono di fissarla al reggisella.
La parte posteriore è infatti concava, scavata ad accogliere il tubo reggisella.
Anche qui abbiamo più di un semplice seppur potente led: la lente permette al fascio luminoso di aprirsi a ventaglio, rendendoci ben visibili da lontano e da ogni direzione.
Montarlo e smontarlo dal reggisella è un attimo. Ed occupa pochissimo spazio, quindi nessuna difficoltà in caso di utilizzo di borsino sottosella.
L’anello più piccolo è stato comodo per assicurare la Nugget II alla borsa; non è la sua collocazione ottimale, ma funziona.
La ricarica è assai rapida; partendo come per la Aura dal 30% di energia residua ho ottenuto la ricarica completa in poco più di due ore. In questo caso durante la ricarica si accendono entrambe le lucine di livello batteria; a carica ultimata si spengono per dirci che possiamo staccare.
Una idea di quanto sia piccolina (ma non per questo poco efficace, vedremo nel test su strada) ce la siamo fatta vedendola montata sulla borsa Chrome Messenger più che sul reggisella. Ma per amor di precisione, eccovi le dimensioni.
Il tutto in appena 24 grammi di peso. Una nocciolina più che una crocchetta 😀
Bene, attacchiamo le luci alla bici e saltiamo in sella con la prova su strada.
Sono Fabio Sergio, giornalista, avvocato e autore.
Vivo e lavoro a Napoli e ho dato vita a questo blog per condividere la passione per la bici e la sua meccanica, senza dogmi e pregiudizi: solo la ricerca delle felicità sui pedali. Tutti i contenuti del sito sono gratuiti ma un tuo aiuto è importante e varrebbe doppio: per l’offerta in sé e come segno di apprezzamento per quanto hai trovato qui. Puoi cliccare qui. E se l’articolo che stai leggendo ti piace, condividilo sui tuoi social usando i pulsanti in basso. E’ facile e aiuti il blog a crescere.
Ottimo articolo di “servizio” che serve a fare luce (ah ah) in una selva piena di prodotti dal prezzo molto variabile e dalle caratteristiche spesso indecifrabili in termini pratici e di utilizzo. Peraltro un prodotto più che economico. Grazie!!
Ciao Adriano, dici bene “articolo di servizio”. Più che il testo trattandosi di luci ho pensato servissero foto e devo dire che stavolta ci ho lavorato tanto. Ma del resto questo è il momento giusto per le luci, infatti a breve arriverà anche quello sulle Reelight Nova (meteo permettendo). Luci del tutto diverse, per potenza, tecnologia e destinazione d’uso/ciclisti. Ma anche un altro modo di affrontare il buio e potrebbe essere interessante.
Fabio
Ciao Fabio, a seguito della tua recensione ho acquistato le 2 luci per i miei ormai forzati allenamenti tardo pomeridiani (e quindi in notturna!) in bici da corsa. Che dire? Ottime, l’anteriore illumina la strada alla perfezione anche quando sono in discesa (certo col buio non mi lancio in discesa come Nibali a Rio 2016) e come dici bene tu deve essere ben regolata per non abbagliare le auto provenienti nell’altro senso. La posteriore la trovo impressionante, ma mi permetto di aggiungere alla tua recensione anche il consiglio di rimuovere il borsello sottosella e installarla più in alto sul reggisella. Con pochi euro si prende un borsellino da fissare al tubo orizzontale/serie sterzo dove spostare il tutto o anche nelle tasche posteriori se c’è spazio.
Per scrupolo e sicurezza uso comunque altre luci e indosso vari elementi riflettenti, infatti a chi mi chiede se è pericoloso uscire la sera in bici rispondo che sono “un albero di natale su due ruote”, ma penso di poter fare ancora di peggio/meglio se vedo altro materiale interessante qui su Elessar!
Insomma, le consiglio a chi come me si allena su strada in autunno/inverno dopo il tramonto, e con prezzi uguali in effetti non ho trovato in altri marchi le stesse caratteristiche di queste 2 Sigma!
Grazie di nuovo per questa recensione “illuminante”, giusto per unirmi anche io ai pessimi giochi di parole…
Gabriele
Ciao Gabriele, interventi come il tuo mi fanno assai piacere e al tempo stesso mi spaventano.
Mi fanno piacere perché nei miei test cerco spesso di proporvi ciò che reputo vi sarà realmente utile, senza tener conto di mie eventuali preferenze o necessità. E testare componenti come per esempio le luci ti assicuro che è noioso, lungo e faticoso (la parte fotografica ha richiesto lunghe ore…).
Mi spaventano perché mi fanno rendere conto che devo usare la massima attenzione, verificare ogni dettaglio e pesare attentamente le parole perché un mio errore significa indurre voi in errore.
Posso dire, con orgoglio, che con quasi 200 recensioni pubblicate, fino ad oggi non c’è stata una sola volta in cui il vostro giudizio sia stato diverso dal mio. Anzi, avete spesso contribuito con ulteriori segnalazioni o suggerimenti dettati dall’esperienza diretta, come nel tuo caso.
E comunque mentirei se negassi che, spavento o no, non mi fa piacere sapere di essere stato utile.
Il punto di forza di questo blog è che sta su solo per passione, non perché devo camparci. Potrei chiuderlo anche domani se volessi, avrei dopo tanto più tempo per me. Quindi posso sempre permettermi il lusso della verità, senza preoccuparmi se la tale azienda possa sentirsi danneggiata.
Tante aziende lo capiscono e lo apprezzano, altre preferiscono canali di comunicazione più gestibili. Ma fa parte del gioco, basta saperlo.
Una volta un amico mi ha definito un influencer. Lo fece con animo gentile è vero. Io però spero di non diventarlo mai: solo un ciclista appassionato a disposizione di altri appassionati come lui.
Fabio
Ciao! Volevo capire se la luce posteriore è adatta a reggisella aero, sia sezioni a d che sezioni a goccia.
Grazie!
Ciao Mattia, molto dipende da quanto acuta sia la cuspide del reggisella.
Non ho né le luci (restituite all’azienda dopo il test) né un reggisella per una prova.
Di solito sugli aero per evitare rotazioni (con altre luci ma di foggia analoga) risolvo sagomando un cuscinetto di neoprene.
Potrebbe essere la soluzione, tanto che sia questa Sigma o altra luce, alla fine se la forma è più o meno quella sempre tenderà a ruotare.
Fabio