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Shimano Dynalast, cos’è e come funziona
Breve articolo con video per illustrare la tecnologia Dynalast che Shimano offre sulle sue calzature, che siano da strada o fuoristrada.
L’argomento è già stato trattato nei tanti test fin qui pubblicati, questo riassunto a parte mi serve per gli articoli futuri. Che non saranno solo recensioni ma vedremo una guida alla scelta della scarpa gravel, dove non ci saranno classifiche o podi bensì saranno presi in considerazione diversi fattori: dalla resa dinamica al comfort a piedi (si, intendo camminando) per simulare le tante e diverse interpretazioni del gravel.
Definire infatti una scarpa perfetta per il gravel significa definire il gravel, cosa che io non faccio più.
Definire invece le caratteristiche in date situazioni, che possono tutte verificarsi perché ognuno interpreta il gravel come meglio crede, significa fornire a voi quanto serve per una scelta ponderata.
Ma senza dilungarmi sennò addio annunciata brevità, vediamo la tecnologia Shimano Dynalast.
Tecnologia che si traduce in un fattore forma della scarpa ben visibile per un aspetto, invisibile per un altro.
Quello subito visibile è la punta che dirige verso l’alto, accompagnato dal taglio basso della caviglia per garantire mobilità.
Quello non visibile è la forma della suola all’interno, che prevede il tallone più “infossato”.
E siccome non è subito visibile, ricorro alle immagini ufficiali.
Qui di seguito a confronto la linea di una scarpa normale con una a suola Dynalast.
Come si vede abbastanza chiaramente la curvatura della punta è meno accentuata mentre si lascia più spazio sotto il tallone; questo, usando le parole dei tecnici Shimano: “… agevola una fase di trazione più uniforme ed efficiente sotto il profilo energetico [perché] la sezione a punta rialzata di una scarpa da ciclismo è essenziale per contribuire all’efficienza della pedalata. Se troppo alta, potrà causare tensioni eccessive sul plantare, sul polpaccio e sui tendini della coscia. Se troppo bassa, si otterrà una forma di pedalata arcuata e inefficiente“.
Altro disegno ufficiale.
L’immagine qui sopra intende mostrare graficamente come grazie alla tecnologia Dynalast la fase di trazione sia più uniforme ed estesa.
Questo permette di applicare in modo assai efficace la tecnica della pedalata rotonda: definizione che sentiamo spesso guardando le cronache delle gare in televisione e la cui dinamica non è conosciuta a tutti. Sintetizzando: è la pedalata in cui abbiamo un perfetto sincrono tra l’azione di spinta di una gamba e quella di trazione della gamba opposta. Ma per i dettagli meglio una lettura dell’articolo.
Troppi sottovalutano il proficuo incremento di potenza o, come nel mio caso, la riduzione della fatica (ché potenza ce ne sta pochina) che si ottiene con la pedalata rotonda. Che non è solo questione di tecnica: assetto in sella e forma della scarpa aiutano, e molto, l’efficacia dell’azione.
Cosa che non è sfuggita ai tecnici Shimano e da qui la forma ottimizzata proprio per favorire la trazione senza sacrificare in alcun modo la fase di spinta.
Vi propongo un estratto video ufficiale, bello e coinvolgente con gli effetti speciali.
E poi il mio, che al confronto fa una figura barbina (per non dire che ho pure usato una trasmissione della concorrenza…) però sintetizza e spiega i concetti base.
Questo il link diretto al video, altrimenti miniatura in basso.
Buone pedalate
Sono Fabio Sergio, giornalista, avvocato e autore.
Vivo e lavoro a Napoli e ho dato vita a questo blog per condividere la passione per la bici e la sua meccanica, senza dogmi e pregiudizi: solo la ricerca delle felicità sui pedali. Tutti i contenuti del sito sono gratuiti ma un tuo aiuto è importante e varrebbe doppio: per l’offerta in sé e come segno di apprezzamento per quanto hai trovato qui. Puoi cliccare qui. E se l’articolo che stai leggendo ti piace, condividilo sui tuoi social usando i pulsanti in basso. E’ facile e aiuti il blog a crescere.