Shimano: arrivano Dura Ace e Ultegra a 12 velocità
Mie considerazioni
Mie considerazioni
I due paragrafi che avete appena letto non li ho scritti io, come vi ho detto in apertura ho solo riportato i contenuti della press release, componendola con le immagini disponibili.
Al di là dei toni ovviamente entusiastici, rilevo che c’è molto di buono in queste innovazioni.
Più del semplice dodicesimo pignone.
Ci sono accorgimenti utili agli sportivi e altri utili a noi pedalatori appassionati.
Accolgo con gran favore la presenza di una guarnitura 54-40. Che a qualcuno potrà sembrare enorme.
Però “ai miei tempi” usare la 53/42 era la norma: e dietro arrivavamo al 26…
E’ una pedalata diversa, migliore o peggiore è discorso personale. Più rotonda, veloce, armoniosa.
E con le bici, ruote e gomme attuali, sfruttare rapporti veloci è decisamente più semplice.
Accolgo, ancora con gran favore, la retrocompatibilità delle cassette pignoni con gli attuali corpetti.
Nessuna necessità di ruote nuove, come avvenne, purtroppo, nel passaggio da 10 a 11 velocità. All’epoca lo ritenni un errore “strategico” della casa giapponese, ma ero anche coinvolto personalmente, visto che pensionavano le mie Dura-Ace C24 che tanto mi piacevano…
Accolgo con ancor maggior favore l’introduzione della tecnologia Servo Wave alle leve, mutuata dalla mtb e presente al momento sui comandi GRX serie 810 e Di2.
Io che sto pedalando in questi giorni proprio con un GRX Di2 sono decisamente contento della decisione di casa Shimano, visto che ne sto constatando i benefici.
Saggia idea semplificare la manutenzione dell’impianto frenante, già di per sé devo dire facile allo stato attuale (e nella sezione Officina trovate quanto serve sapere e come fare), mentre mi lascia un poco perplesso l’aver aumentato la luce tra pastiglie e rotori.
Un veloce escamotage per eliminare fastidiosi rumori? Non so, una volta regolati i freni sono silenziosi; se però questo può servire a spegnere le solite battaglia da forum, ben venga.
Battaglie che prevedo sui soliti gruppi social a proposito delle batterie per i comandi.
Facile immaginare il sarcasmo di chi avviserà sulla scorta di batterie al seguito necessarie.
Cosa che trovo inutile, anche senza aver provato questa nuova soluzione, per due motivi: l’autonomia dichiarata è alta e la reperibilità non presenta problemi.
E se proprio ci si volesse sentire sicuri, due batterie a bottone sono pochi grammi, ancor meno spazio e considerando la quantità di roba che tanti ciclisti si portano dietro, francamente non lo vedo un limite.
E se proprio ci si volesse sentire sicuri sicuri, i comandi possono essere cablati, come indicato nel comunicato stampa.
Qualcuno si chiederà perché non farlo tutto wireless, come già altri produttori.
Non so, Shimano segue da sempre la sua strada, spesso traccia il solco per gli altri, avrà i suoi motivi.
Di sicuro la connessione wireless è meno precisa. Se e quanto questo influisca sulla guida, solo una prova su strada potrà scoprirlo.
E sarà sicuramente uno degli aspetti che cercherò di analizzare, perché prima o poi una di queste nuove trasmissioni a 12 velocità finirà tra le mie mani.
Io ho preferenza per l’Ultegra come vi ho detto prima. Da abbinare a ruote stessa serie, escludo solo le C60 e mi tengo aperto per gli altri profili.
Sarebbe simpatico approntare un telaio con anche la piega Pro vista in qualche immagine, con aggiunta dei comandi supplementari.
Beh, tutto dipenderà da cosa disponibile, è quasi certo che la maggior parte delle testate si fionderà sul Dura-Ace, quindi spero che mamma Shimano trovi un Ultegra per me.
Vero boss?
😀
Chiudo lasciandovi i pesi per le due configurazioni.
Buone pedalate
Per l’uso che faccio della bici, oggetto che amo, sono comunque lontanissimo da questi prodotti super-specializzati, anche se ne apprezzo ovviamente la tecnologia e la ricercatezza.
Ti segnalo queste cose:
Secondo me sarebbe più easy se “l’indice” delle pagine fosse presente sia all’inizio che alla fine di ogni pagina; così quando si arriva a fine pagina è molto più facile passare alla successiva, visto che i due link “Pagina precedente” e “Pagina successiva” non sono molto visibili.
A pagina 2 ha giustamente protetto il test dagli squali del copia&incolla, ma in questo caso i due link “Pagina precedente” e “Pagina successiva” non sono cliccabili, quindi bisogna tornare all’inizio per passare a pagina 3.
Nelle altre pagine i link a fine testo funzionano ma il testo non è protetto dal C&P.
Ciao Stefano, grazie per le segnalazioni.
L’aggiornamento tecnico del blog è fermo da maggio, avrei dovuto usare questi mesi estivi che di solito sono per me pausa dalla pubblicazione per mettere mano al nuovo format.
Ovviamente è saltato tutto, come ogni volta che programmo qualcosa, e ho lavorato solo ai test che leggerete nelle prossime settimane.
Però continua il proposito di cambiare il tema, con la creazione di un nuovo sito e quindi, ora come ora, affrontare le spese che sistemare alcune cose comporta non ha senso.
Fabio
Quindi i due top di gamma solo Di2…il primo gruppo (a scendere) meccanico disponibile il 105 che comunque non faranno in versione elettronica: questa cosa cambierà ulteriormente il mondo dei montaggi Shimano e il costo relativo. C’è del marcio in Danimarca…
Ciao Adriano, scusa se il tuo intervento è passato qualche giorno dopo ma tra backup completo e spostamento del blog su altro server non potevo modificare una virgola durante le operazioni.
Per ora si, DA e Ultegra solo Di2 ma almeno per Ultegra la versione meccanica e rim brake dovrebbe arrivare.
Shimano tende a coprire ogni esigenza, ma questi son tempi strani e ogni pianificazione è saltata.
Pensa che questi gruppi dovevano uscire al massimo entro la scorsa primavera e siamo invece alle porte dell’autunno.
Più che il Di2 in sé, tecnologia con cui ho rapporto controverso, mi preoccupa l’escalation dei costi.
Non tanto per il DA quanto per l’Ultegra, gruppo che da tempo ritengo uno dei migliori sul mercato e quello con eccellente rapporto qualità/prezzo. Ora i prezzi son saliti tutti, di ogni cosa per i problemi di approvvigionamento, monopolio dei semilavorati, penuria di materie prime, costi di trasporto (e per le bici eccesso di domanda) e ancora non so inquadrare i 2500 euro che sembra costerà proprio l’Ultegra. Ma se anche a questo prezzo fosse regalato, restano pur sempre 2500 euro per la sola trasmissione, che significa avere una bici completa a non meno di 5500/6000 euro ma sarà di più.
E questo continuo salire dei prezzi delle bici che mi preoccupa, troppe bici di gamma medio alta costano ben più di una moto di media cilindrata. Giustificati o meno, sono listini con cui fare i conti.
Vero che rispetto a una decina di anni fa, ora c’è ottima scelta nella fascia media, prima inesistente o veri e propri cancelli. Ma non dimentico che la bici è passione, può essere frustrante per molti dover “ripiegare”, col rischio di allontanare sempre più persone dal nostro mondo a pedali.
Non so, non dico succederà questo, mi pongo dubbi. Cercherò riposte in futuro.
Fabio
Per fortuna per godersi una bici non serve un gruppo Ultegra 😉
Chi può e vuole spendere si goda il lusso, per tutti gli altri ci sono alternative funzionali a prezzi molto più ragionevoli, senza comunque dover rinunciare a tanto. Oltretutto ho l’impressione che l’importanza del cambio venga sovrastimata rispetto a tanti altri componenti (sia dai produttori che dagli utenti, non saprei dire chi influenza chi, in questo caso), ma questa è un’altra storia.
Ciao Paolo, condivido. Del resto basta dare una occhiata all’indice dei test, sono stato l’unico che si è preso la briga di recensire il Tiagra, per restare in casa Shimano.
E leggendo quello ed altri test di trasmissioni, sai che la penso come te pure sul cambio, visto che da sempre sostengo come l’elemento più importante (seppure dividere è sbagliato, su valuta nel complesso) sia la guarnitura.
Ma qui abbiamo una novità, attesa. Un punto di svolta che non è un pignone in più e basta. La notizia c’è e da giornalista non posso trascurarla.
Farò in modo di attrezzarmi per provare l’Ultegra, come detto mi interessa più del DA, e farò in modo di creare articoli anche sul montaggio/manutenzione perché il solo test mi interessa fino a un certo punto.
Varrà i soldi chiesti? Penso di si.
E torniamo alla domanda: servono tutti questi soldi per godersi una bici?
No, non lo credo (test Tiagra docet) ma sarebbe sbagliato per una pubblicazione snobbare la cosa.
Vedremo in futuro.
Fabio