Schwalbe Marathon Plus

Tempo di lettura: 5 minuti

In prova una icona del cicloturismo: le Schwalbe Marathon in versione Plus. Raramente mi è capitato di incontrare tanta concordia tra i ciclisti che, senza farsi sfiorare da alcun dubbio, installano queste gomme sulle loro bici da viaggio e non solo.

Tornati dalle vacanze le lasciano lì, sulla stessa bici che useranno in città e per diporto, perché se hai le Marathon ci vai ovunque; mi rispondono.

Io però non sono del tutto convinto. Ho usato spesso le Marathon ma sempre per brevi tragitti, durante le prove di qualche bici uscita dal piccolo antro della mia officina. Mai avevo montato questo totem su una mia bici e sottoposto a test approfondito: le rapide uscite percorse con altre bici mi avevano lasciato con più dubbi che certezze.

Così ho deciso di procurarmi una coppia di Marathon Plus in misura 700×32 e piazzarle prima sull’infaticabile PlanetX London Road e successivamente sull’aristocratica Elessar. La prima bici è diventata da mesi la mia più valida aiutante durante i test, la seconda accetta con rammarico di scendere dal suo piedistallo per dedicarsi al duro lavoro ma poi, una volta in strada, mi ricorda quanto è in gamba. Due bici quindi che conosco bene, dove ogni più piccola modifica è immediatamente avvertita. Condizione fondamentale per il corretto svolgimento di un test, soprattutto affrontando un mostro sacro come questi copertoncini.

Che, ve lo dico, mi hanno assai deluso. Non è bene andare subito alle conclusioni e so che potrò attirarmi le ire dei tantissimi ciclisti che con le Marathon pedalano felici tutto l’anno e ci sono andati da un capo all’altro del globo.

Affronterò il rischio, nessuno è obbligato a essere in sintonia con le risultanze dei miei test; io sono obbligato, per il sacrale rispetto che ho verso chi mi legge, a essere onesto e riportare ciò che ho rilevato.

Iniziamo col solito schema e vediamo come sono fatti questi Schwalbe Marathon Plus.

COMMENTS

  • <cite class="fn">Samuele Gaggioli</cite>

    Stavo, avendo letto cose mirabolanti, per consigliarle ad un amico come gomme tuttofare, fortunatamente ho letto la tua recensione – e sai che del tuo giudizio mi fido.
    Ti ringrazio per lo sforzo e l’onestà in quel che scrivi, è sempre la cosa più apprezzata.

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Samuele, per curiosità: le stavi consigliando perché le usi o perché sono, appunto, un totem?
      Non è sarcasmo il mio, non mi fraintendere: è che per esperienza sono anni che vedo consigliare questi copertoncini sui forum e in giro da chi però non ci ha mai pedalato. Insomma, la mia impressione è che si siano creati una fama che si autoalimenta ma senza basi concrete.

      Io so solo che mi sono capitati ciclisti disperati perché pensavano avessero sbagliato telaio e/o ruote; gli ho solo tolto i Marathon Plus, gli ho fatto provare la bici con altre gomme e non si sono più tolti il sorriso dal volto…

      Fabio

      • <cite class="fn">Samuele Gaggioli</cite>

        Glieli stavo consigliando perché ne avevo letto grandi cose… Per come uso io la bici (poco e quando posso per farci movimento) sfrutto gomme slick o tassellate a seconda dei casi e della bici, una gomma da grandi viaggi è per me completamente inutile.
        Ripeto, per fortuna ho letto la tua recensione – come al solito senza peli sulla lingua – perché sul pavé bagnato di Parigi mi dà l’idea che siano meno che ideali 🙁
        Il problema è che come al solito trovare un copertoncino che non si disintegri dopo pochi chilometri, che dia grip anche sull’umido nell’uso per diporto quotidiano e che magari non richieda un mutuo per acquistarlo (non parlo per me, non mi piace buttare soldi ma sugli pneumatici, della bici o dell’auto, non risparmio in modo sciocco) non è cosa facilissima.
        Grazie ancora

        • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

          Ciao Samuele, rispondo subito perché sono al lavoro sul blog, componendo l’articolo del prossimo test: che sarà, che combinazione, di altro copertoncino. Michelin protek urban, quindi una gomma che come recita il nome è essenzialmente cittadina. Ossia la gomma più difficile da fare, fidati.
          Pazienta un poco, la prossima settimana sarà sicuramente online; nel frattempo ci sono già altre gomme testate sul blog che potrebbero aiutare il tuo amico parigino.

          Appena ho un poco di tempo devo creare un indice dei test, così come c’è già l’indice per Officina nel menù a inizio pagina. Coi link, così uno subito trova quello che gli serve. E’ che ormai sono talmente tante le recensioni che è un lavoraccio: lungo e monotono, proprio ciò che odio. Ma lo farò, prima o poi. Nel frattempo puoi cliccare sulla categoria dei test e avere una panoramica divisa in gruppi di 10. Lento, lo so.

          Fabio

        • <cite class="fn">Claudio</cite>

          allora cosa consigli? la critica è più facile dells proposta, perché presta il fianco ad altra critica, non credi?

          • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

            No, non credo Claudio.
            Consigli? Ci sono le recensioni, chi vuole le legge e decide poi con la sua testa, senza che io mi sostituisca al marketing.

            Fabio

  • <cite class="fn">michele</cite>

    Ciao Fabio, ottimo test… Leggendo qua e là pensavo anche io fossero la gomma tuttofare ideale per il cicloturista …
    La domanda sorge spontanea. Per un utilizzo cicloturistico ,anche a pieno carico, ma una volta tornati senza voglia di sostituire nulla, verso quali copertoncini dobbiamo mostrare interesse?

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Michele, restando tra i copertoncini di cui puoi leggere una recensione sul blog, in cima metto i Panaracer Pasela, versione pieghevole. Con i limiti di esistere in una unica misura e un consumo rapido il secondo gradino va ai Michelin Cyclocross, una gomma che a dispetto del nome ha mostrato di sapersi destreggiare, e bene, ovunque. Leggero, scorrevole più di quanto la tassellatura farebbe supporre, e confortevolissimo. E con il plus di poterci affrontare anche il fuoristrada, purché asciutto.

      Fabio

  • <cite class="fn">Roberto Mordenti</cite>

    Ho usato le Marathon base e mi sono trovato molto bene sia scarico che con i bagagli. Monto ancora le Marathon racer su una ciclocross e le adoro. (Leggere e affidabili). Le Marathon plus non mi hanno mai attirato. Buone pedalate. Roberto

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Roberto, mi fa piacere ti sia trovato bene. Ma parliamo di altre Marathon, un nome che in casa Schwalbe è usato per oltre una decina di versioni, ognuna con sue caratteristiche. Qui, in prova, è solo una versione che condivide poco altro con le sorelle oltre il nome e in alcuni casi solo il nome, è naturale abbiano comportamenti diversi. Le Racer in particolare non hanno, per fortuna dovrei dire, proprio nulla in comune…

      Fabio

  • <cite class="fn">valentino</cite>

    ciao Fabio,

    aspettavo questa recensione, per un motivo molto semplice. Uso le marathon plus, in misura da 28mm, tutti i giorni sulle ruote da città. Per un periodo di tempo le ho alternate con delle marathon mondial 700×37, più adatte ad un moderato fuoristrada. Insomma, aspettavo di conoscere il tuo parere. Che, in parte, coincide con il mio, anche se non ho la tua sensibilità per valutare i limiti di tenuta. La scorrevolezza però si, e concordo con il fatto che questi copertoni sono dei veri macigni da spingere, oltre che poco confortevoli.
    Non li ho mai usati nemmeno in viaggio, a dire il vero. Non danno la minima soddisfazione, per quanta soddisfazione possa dare un copertone. Hanno però due enormi vantaggi: non ho MAI bucato (almeno 20.000 Km fatti con i due modelli, diciamo complessivamente in 4 anni di uso. Le strade sono quelle di Roma, in fatto di buche non siamo secondi a nessuno…..) e si consumano in maniera ridottissima. Per una gomma che deve portarti al lavoro tutti i giorni sono due qualità indispensabili.
    Grazie ancora per il test.
    Valentino

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Valentino, sulla protezione dalle forature sono tra le migliori, poco da eccepire. E in una recensione dove non sono stato proprio tenero è una caratteristica che ho ribadito più volte. Ho messo a punto un test forse poco ortodosso ma pratico e assai probante per verificare questo aspetto: esco il sabato o la domenica mattina molto presto e percorro le strade della movida, prima che con flemma tutta partenopea inizino a pulire, se si ricordano di pulire of course…
      Un tappeto di cocci perché se non rompi la bottiglia di birra a terra dopo essertela scolata ti sei perso tutto il divertimento della serata (credo, altrimenti non mi spiego ma ho superato da tanto il tempo in cui cercavo di capire i “giovani moderni” -cit. B. Casillo, Così parlò Bellavista-) e fino ad oggi solo due gomme sono tornate a casa integre: queste Marathon Plus e le Protek Urban, di cui leggerete, spero, la prossima settimana.

      Sicuramente questa altissima protezione è un vantaggio innegabile: se però metto tutto il resto sul piatto della bilancia, beh, onestamente preferirei quasi aver bucato ma almeno essermi divertito. Invece quello che più di ogni altra cosa mi è mancato usando queste Plus è stato proprio il divertimento, il piacere di stare in bici. Come scritto in altra risposta, mi sono trovato ciclisti che volevano cambiare ruote o telaio o tutti e due: gli ho solo cambiato le gomme e ora pedalano felici…

      Fabio

  • <cite class="fn">edo fal</cite>

    Dove abito alla notte c’è molta vita notturna e alla mattina presto, quando io esco di casa in bici, la strada è piena di detriti di vetro. In tanti anni mai una bucatura. Grazie, grazie Marathon Plus 37-622!
    In viaggio uso invece i Marathon plus 25-622 su una bici da corsa.
    Quanfo invece alla domenica esco con una bici da corsa uso i Vittoria Rubino Pro (camminando a piedi quando passo nell’are detriti di vetro).
    Trovo anche io i Marathon Plus 37-622 scomodi e un po’ faticosi ma vuoi mettere la sicurezza di non bucare ? E ciò vale soprattutto d’inverno e quando non voglio avere imprevisti con i tempi di percorrenza.
    Ciao e grazie per i tuoi articoli
    edo

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Edo, vale quanto ho appena scritto in risposta a Valentino: sicuramente la protezione dalle forature è di altissimo livello.
      Il prezzo da pagare in cambio però è, per me e per il mio modo di vivere il ciclismo che, per quanto cerchi di mantenermi asettico sempre fa capolino durante i test, troppo alto.
      Anche perché, ortodosso o no, il test “strade della movida” lo ha superato pure una altro copertoncino ed è onestamente assai più godibile.
      Forse una alternativa a questi Plus c’è, anche per la protezione delle bucature…
      Del resto a questo servono i test: provi tante cose, alcune vanno bene, altre male ma l’importante è avere un quadro veritiero. E il mio sembra esserlo, visto che per quanto riguarda la guidabilità siete d’accordo anche voi che li usate.
      Mi piacerebbe dirvi che in futuro troverete altri test di coperture di questa casa, ma non succederà. E non per mia cattiva volontà, vi assicuro…

      Fabio

  • <cite class="fn">Paolo Mori</cite>

    Interessante descrizione, e molto onesta 🙂 Si sono forse offesi in casa Schwalbe e non ti faranno provare più nulla?
    Aggiungo i miei 2 cent, se possono interessare: per quanto ho capito io la descrizione “performance” dovrebbe essere solo riferita alla fascia di prezzo (indicativamente: active, performance, evolution), non ha niente a che vedere con il tipo di utilizzo.
    E, mentre cercavo informazioni (per una marathon diversa) ho letto che diverse persone consigliavano le schwalbe marathon plus tour, a discapito delle marathon plus “normali”. Saranno tanto diverse? Non ne ho idea, ma io non ho visto questa unanime ammirazione. E forse a ragione 😉

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Paolo, ti confermo che la classificazione è per “utilizzo e prestazioni” e il prezzo calibrato di conseguenza.

      Fabio

  • <cite class="fn">Paolo Mori</cite>

    Non so se a qualcuno possa interessare, ma visto che ho pedalato su un po’ di schwalbe (marathon e non) qualcuno che passa di qua potrebbe gradire avere qualche idea – da prendere cum grano salis – su altre gomme della stessa ditta. Insomma, è il mio povero contributo a questo blog 🙂

    Smart sam active, 44-622: fornite di serie sulla bici, probabilmente non più in vendita in questa versione. Ok come rotolamento sulla strada, non danno troppa confidenza nelle curve veloci a causa del profilo “rado”. Buone sullo sterrato e decenti anche nel fango, a mio parere. Consumate in poco più di 2000 km. (spero che la variante “performance” duri di più)

    Hurricane performance 42-622 e 50-622: ottimo rapporto qualità/prezzo, si trovano a 10-12 euro online. Ottime per gravel e fuoristrada leggero, molto comode in generale, anche su fondo molto irregolare. Peccato che le 50 arrivino a sfregare sul telaio della mia bici 🙁

    Delta cruiser plus active 47-622: montate di default sulla ebike, confortevoli e con un ottimo grip su asfalto in curva e in frenate improvvise. Con qualche cautela se la cavano anche su sterrato. 2000 km circa non hanno lasciato grandi segni du usura neanche al posteriore, considerando il peso del mezzo è una sorpresa. Nessuna foratura per ora. Difficile valutare peso e scorrevolezza visto l’uso “motorizzato”. Probabilmente potrebbero essere una buona alternativa ai marathon plus per uso quotidiano per chi vuole rimanere in casa schwalbe: questi o altri della gamma road/land/delta cruiser (che è il motivo per cui avevo iniziato a scrivere sotto questo articolo)

    Marathon plus mtb performance 54-622 (e altre misure su altre bici): molto più sottile dei 54 mm dichiarati, rotola bene su asfalto e dà sicurezza in curva. A volte in frenata sembra “deformarsi”, immagino a causa della bassa pressione. Molto comoda ma non sempre ottima in fuoristrada (nonostante il nome), soprattutto in curva richiede un po’ di cautela… ma fin’ora ha sempre segnalato per tempo quando stava per perdere grip. Molto pesante e si sente.

    Marathon mondial performance 47-622: nuovo esperimento, quindi impressioni da confermare. Rotola discretamente su asfalto ed è piuttosto silenziosa, buon grip anche in fuoristrada. Anche se non ha protezioni anti-foratura spesse come altre marathon, non è confortevole su fondo (molto) irregolare come la dimensione potrebbe suggerire, anche a pressione minima.

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Paolo, ti ringrazio molto per questo tuo intervento. Ripeto spesso (e non è colpa dell’età, come mi rimprovera sempre mia figlia accusandomi di dire le stesse cose all’infinito…) che i vostri contributi frutto dell’esperienza sono più che graditi.
      Non hai scritto “per sentito dire” ma perché ci hai pedalato. Questo rende tutto prezioso, perché qui l’unica regola che mantengo è che ogni parola deve nascere solo se realmente quella tal bici o componente o accessorio è stato toccato con mano.
      Grazie per aver dedicato il tuo tempo.

      Fabio

  • <cite class="fn">Alessandro</cite>

    Ciao Fabio,
    sono di Napoli ed ho una Kona Ute (cargo) con la quale accompagno i miei 2 figli a scuola e vado a lavoro… 20km al giorno per 300gg l’anno, tra una marea vetro e buche.
    Ho una schwalbe Big apple al posteriore (che devo cambiare) ed una Marathon plus Tour all’anteriore con non tanti km.
    Volendo cambiare uno o entrambi i copertoni, cosa mi consigli? quali utilizzeresti?
    GRAZIE
    Alessandro

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Alessandro, ti ho notato spesso in giro con la prole; anche perché sei l’unico qui a Napoli con la Ute 😀
      Big apple avanti e dietro, visto l’uso che ne fai che pesino un botto non ti interessa.
      Comode, paciose e capaci di assorbire tutto. Se hai luce davanti per le mele, ovviamente.

      Fabio

  • <cite class="fn">simone bruno</cite>

    Sono un ciclista urbano da un paio d’anni, ho una Tern pieghevole che montava dei Kenda K west di serie e ho dovuto cambiarle per usura un mese fa. Nonostante mi avessero proposto proprio le Marathon Plus (da 20 x 1,50) le ho fatte cambiare proprio per gli stessi difetti letti nell’articolo, anche se sono stato guardato come un marziano! Prima di tutto ho chiesto di tornare alla larghezza originale cioè 1,75 e poi spesso mi sono sentito in pericolo: anche qui a Roma i cocci non mancano e le strade non sono perfette anzi, ma era impossibile pedalare almeno per la mia schiena e un po’ più giù. Abbiamo optato di comune accordo per delle Road Cruiser con protezione minore, soltanto 3 invece che 7 ma il comfort è diverso e anche la fiducia che mi trasmettono. Sulla velocità e sullo spunto non credo di essere attendibile come ciclista.
    Mi aspetto durino altri due anni se non di più visto che con le Kenda senza protezione ho bucato solo una volta. Sono curioso anche di vedere come si comporteranno quest’inverno.

  • <cite class="fn">Danilo</cite>

    Ciao, consiglieresti le Marathon plus 700×32 su un tandem di impostazione mtb con forcella ammortizzata Suntour Duro fr20 con peso complessivo a pieno carico che sfiora i 190KG?
    Uso su asfalto o bianca compatta.
    Ci sono alternative più valide a tuo avviso?
    GRAZIE

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Danilo, non ho esperienza di tandem e non ho quindi validi elementi per risponderti. Mi spiace.

      Fabio

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