Santini Sms Vega 2.0

Le conclusioni

Tempo di lettura: 9 minuti

Le conclusioni

Il bilancio è positivo, ci mancherebbe; peccato quel neo, anzi quel pois sulla impermeabilità, altrimenti darei senza esitare il massimo dei voti.

Santini nel proporre la linea Vega 2.0 ha puntato su vestibilità sportiva, comfort, impermeabilità e durabilità.

Il taglio è perfetto per la pedalata sportiva. Non hai alcuna costrizione, nulla che tira o infastidisce. Ottima la vestibilità in zona ginocchia, il tessuto elasticizzato unito alla costruzione della gamba a settori rende il movimento fluido, senza alcun attrito o tensione.

Il comfort è di alto livello, come è doveroso a parer mio attendersi da un capo di alta gamma. Scrivo al singolare ma mi riferisco a tutto ciò che abbiamo visto.

Un comfort da intendersi in senso ampio, non riferito alla sola comodità. Traspirabilità, impermeabilità e riparo dal freddo sono eccellenti e tutti insieme mantengono alto il livello di comfort in bici.

L’impermeabilità è ben superiore a quanto un ciclista non in gara può durare sotto lo pioggia. Andiamo in bici per svago, a un certo punto uno pure si ferma, o no?

Io personalmente ho superato di poco la soglia fatidica di una ora sotto una pioggia forte ma non battente e solo negli ultimi minuti ho iniziato ad avvertire una sensazione di freddo. Umido in petto, solo la zona a pois, circa una ventina di minuti prima, a causa dell’inserto forato di cui ho parlato nell’altro paragrafo.

La traspirabilità è molto buona, maglia e tessuto a rete per la schiena della calzamaglia lavorano in simbiosi. Nessuna formazione di condensa, nemmeno pedalando sulla soglia di temperatura massima prevista.

In cima si arriva sempre asciutti e questo per me è molto importante: raffreddarsi nella successiva discesa non è mai salutare…

Il tepore che si prova indossando l’abbigliamento Vega 2.0 è assai piacevole. Con temperature esterne di circa 10 gradi non ho usato nemmeno una maglia intima. Solo avvicinandomi al limite minimo, cioè ai 5 gradi di temperatura esterna, ho preferito usare una leggera maglia priva di maniche.

Da collo e polsini non filtra uno spiffero; indossando i guanti la tenuta è salda e i copriscarpe si sono rivelati fondamentali pedalando con scarpe corsa provviste di abbondanti prese d’aria. Che d’estate sono un piacere, col freddo molto meno. Non è stato necessario ricorrere a pesanti calzini invernali usando i copriscarpe.

L’unico punto che per esigenza di pubblicazione non ho verificato personalmente è la durabilità, ossia la resistenza a numerosi lavaggi. Come scrissi già durante il test del Santini Tono, possiedo da tempo alcuni loro completi. Uno in particolare ha molti anni sulle spalle ed è stato sfruttato con frequenza. Fondello e colori sono ancora perfetti, solo da questa estate ha iniziato ad allentarsi leggermente il silicone che fascia gamba e braccia. Dopo quasi nove anni.

Se questa è la mia esperienza con la durabilità Santini (altro completo più recente sembra appena tirato fuori dalla busta), non ho motivo di dubitare che anche il Vega 2.0 ci accompagnerà per molto tempo. A patto di seguire sempre la corretta procedura di lavaggio.

E adesso veniamo al prezzo, così come rilavato dal sito ufficiale.

Al momento in cui scrivo la maglia è indicata a 130 euro, la calzamaglia a 150 euro, i guanti 40 euro e i copriscarpe 60 euro portando il totale del completo in prova alla ragguardevole cifra di 380 euro.

Come sempre però fermarsi al costo totale non ha molto senso: è necessario guardare al rapporto qualità prezzo. Che in questo caso trovo ottimo, considerate tutte le qualità espresse dal Vega 2.0. Anche se non ne ho la prova perché non posso aspettare due anni per pubblicare, precedenti esperienze con abbigliamento Santini mi hanno mostrato la durabilità, senza che perda le sue caratteristiche. Un esborso iniziale che si ripaga nel tempo e visto in questi termini il totale richiesto si ridimensiona.

A chi è rivolto il Vega 2.0? Al ciclista sportivo, senza dubbio. Al macinatore di chilometri che esce senza curarsi del tempo e del cielo nuvolo e vuole passare in sella quante più ore è possibile. Impermeabilità dei capi e comfort del fondello lo permettono. Una leggera mantellina, da indossare magari in discesa se la temperatura si fa troppo rigida o la pioggia troppo insistente. Una maglia intima (di buona qualità e traspirabile, per non giocarsi le doti della maglia Vega 2.0) solo avvicinandosi al limite minimo di utilizzo. Non so se con l’aggiunta di un giubbotto sia possibile usare il completo anche con temperature più rigide di quelle previste dall’azienda, resta l’incognita in questo caso delle gambe. Ho già dovuto affrontare troppe trasferte per cercarmi il freddo che qui non arriva; però quando arriverà anche dalle mie parti, quando vedrò la cima del Vesuvio imbiancata, un test lo farò e vi riporterò qui le mie considerazioni.

Per adesso buone pedalate, al caldo e asciutti.

COMMENTS

  • <cite class="fn">Michele</cite>

    altro ottimo articolo…. oramai uso con soddisfazione l’accoppiata gore bike per il sopra e santini per il sotto. Trovo il tutto eccellente, come il fondello santini.
    Le maglie santini invece mi lasciano a desiderare, o meglio preferisco di gran lunga quelle della gore bike.

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Michele, in rapida successione ho pubblicato Gore Bike e Santini, in arrivo c’è Bicycle Line e con l’abbigliamento mi fermo. Sono test difficili da svolgere con accuratezza, portano via una quantità di tempo enorme e il rischio di una imprecisione è altissimo.
      L’accoppiata tua è ottima; anche Santini però ha abbigliamento in Windstopper, quindi praticamente analogo perché la membrana è identica. L’unica differenza oggettiva è il taglio, Gore Bike è più classico su quasi tutta la gamma. Non so che maglia hai usato di Santini, però ti assicuro che sono di uguale qualità e prestazioni. Qui ho puntato sulla impermeabilità perché volevo differenziare. Spiegherò meglio perché questi capi e questi marchi nel prossimo test, quello di abbigliamento BL che, se tutto procede per il verso giusto, sarà online fra massimo due settimane.

      Fabio

  • <cite class="fn">Andrea</cite>

    Ottimo articolo, stavo considerando un prodotto di alta fascia per le giornate quando non c’è freddissimo (con gli ultimi inverni anche in Valpadana non è che siano molti i giorni veramente freddi) e ho provato il prodotto di un celebre marchio. Devo dire che preferirei Santini, che mi sembra produca in Italia, per me è un plus.

    Una cosa non capisco sulle maglie impermeabili. Il ciclista resta asciutto ma…quello che c’è nelle tasche? Perché non una tasca con zip impermeabile? Ci sono le tasche impermeabili (o c’erano) sulle Btwin!

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Andrea, la mancanza del taschino con zip è stato il mio cruccio in questi test autunnali di abbigliamento (come detto a Michele nell’altra risposta sono tre i marchi che ho deciso di trattare, manca la pubblicazione dell’ultimo test) dove non l’ho trovata mai.
      Le tasche sono impermeabili, il tessuto è quello. Però sono aperte e se gli oggetti sono voluminoso l’acqua penetra. Io ho risolto col vecchio trucco di usare una bustina di plastica, quelle per i congelatori con la chiusura ermetica, per tenerci oggetti piccoli o che si potevano bagnare (per esempio le banconote) mentre che si bagna l’involucro dei biscotti fa nulla.
      Però, poco da fare, a me il taschino con cerniera piace. E mi piacerebbe trovarlo sempre. E invece lo trovo mai. Vabbè.

      Fabio

  • <cite class="fn">michele</cite>

    Fabio visto che ci sei fai un test pure con x bionic… Chi desidera l alta gamma non può non considerare anche questa marca.

    P. S. Maglie ho solo x bionic.. Della gore Bike ho maglie thermo e giacche in windstopper e gore tex. Maglie intime invece craft odlo e qualcosa x bionic

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Michele, era in calendario ma ho rinunciato. Non sarei riuscito a proporlo in tempi decenti, troppi test aperti ancora da finire. Tra lo scrivere una recensione arronzata e non pubblicare preferisco non pubblicare.

      Fabio

  • <cite class="fn">Franco</cite>

    Bellissima recensione. Due appunti : si sente l’aria penetrare e con temperature attorno ai +5 con umidità relativa elevata non é piacevole. Il fondello é migliorabile, buono ma non buonissimo. Non all’altezza di un modello top di gamma. Ma siamo sul soggettivo.
    P.S hai una bici da paura : la più bella sul mercato IMHO.

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Franco, ho pedalato a lungo con questo completo, anche con temperature più basse dopo aver chiuso il test. Problemi di eccessiva permeabilità all’aria non ne ho avvertiti.
      Ma qualcosa c’è rispetto a capi prevalentemente antivento, passa diciamo. Però bisogna tener presente che questo completo fa della impermeabilità all’acqua e non al vento il suo punto forte. Ne parlai durante lo svolgimento del test proprio con l’azienda perché, e te ne accorgi verificando sul sito, davano un solo pallino su cinque proprio alla resistenza al vento. Io la trovai all’epoca e la trovo tutt’ora una valutazione poco generosa, il Vega non è così tragico da meritare un solo pallino. Ho usato capi antivento molto peggiori e quelli si che erano studiati per il vento, quindi possiamo parlare di difetti.
      Torniamo al Vega. Mi spiegarono il voto basso chiamiamolo così proprio perché è completo per la pioggia.
      Infatti la sua caratteristica vincente è effettivamente la pioggia, mentre per chi cerca protezione dal vento ci sono altri modelli a catalogo, e quindi sarebbe stato sbagliato da parte mia scrivere che c’è un difetto lì dove la stessa azienda specifica non è quello il suo uso. Ho testato a lungo l’impermeabilità all’acqua proprio perché questa la caratteristica saliente, il punto distintivo. Dove ho promosso a pieni voti.

      Sul fondello invece, a distanza di tempo dalla pubblicazione che risale a metà ottobre, ho trovato qualche limite dopo le quattro ore. Usura o errati lavaggi da parte mia no so, ma un minimo di decadimento c’è stato.
      L’ideale, se uno potesse, sarebbe svolgere i test nell’arco di molti mesi. Le 4/5 settimane, che significa circa 20 uscite, riescono a darti una valutazione completa ma nulla possono quando un capo (o un copertoncino o altro) invecchia.
      Però chi li tiene sei mesi per un test? Due articoli l’anno, invece di uno settimana, in pratica chiuderei…

      Fabio

  • <cite class="fn">Armando Pisani</cite>

    Salve , mi saprebbe dire se la maglia santini vega veste stretto e si a bisogno di una taglia in più grazie Armando Pisani

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Armando, non veste stretto ma aderente. La tabella taglie ufficiale è molto precisa. Non serve una taglia in più, serve essere longilinei. Ahimé…

      Fabio

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