Rh+ Code Jersey, Logo bibshort, Prime Glove e Logo 15 socks
Come è fatta la salopette Logo Bibshort
Come è fatta la salopette Logo Bibshort
Per avere perfetto abbinamento cromatico, a corredo della maglia Code mi è stata consegnata una salopette Logo bibshort in versione nero/bianco/rosso.
Questa in alto è immagine ufficiale; sfondo bianco, quindi non sono l’unico a incontrare difficoltà nel rendere i dettagli 😀
Per meglio apprezzare nella vista d’insieme alcune caratteristiche costruttive, ricorro quindi ad altra immagine ufficiale ma di una colorazione differente.
Ecco, questa salopette a base nera ci permette di apprezzare due caratteristiche che prima sono sfuggite: le bretelle (parzialmente) a rete elastica e la schiena tutta aperta.
Due soluzioni tecniche molto vantaggiose, sia per comfort che per traspirabilità.
Adesso andiamo sui dettagli, dove in alcuni casi ho usato sfondo nero per avere contrasto.
Non saranno bellissime come immagini; però sono funzionali e alla fine a noi interessa la sostanza. Spero.
Il pantaloncino, dove così intendo cosciali e zona mediana, è in tessuto FD 4Way Stretch.
Ottima traspirabilità, rapida asciugatura, elasticità e piacevole contatto con la pelle. Notiamo come anche qui il fondo coscia è a taglio laser.
Una sottile striscia di tessuto riflettente è applicata al fianco sinistro.
Insieme al logo che pure brilla se illuminato e il rosso che guarnisce il fondo del pantaloncino, al pari di quelli sulla maglia, direi che la visibilità è buona.
Manca qualcosa sulla parte bassa della schiena ma applicare una striscia riflettente sarebbe stato inutile: la maglia è lunga, copre bene e come effetto collaterale avrebbe coperto anche una eventuale applicazione ad alta visibilità.
Le bretelle sono in doppio tessuto: la parte anteriore in rete elastica tagliata vivo e a rete stampata, quella posteriore (che parte dalle scapole) in mesh.
Qui vediamo il dettaglio e lo stacco del doppio materiale.
Scelta tecnica di cui ho compreso la funzione: la schiena aperta, praticamente un foro, non avrebbe permesso di usare solo il tessuto elastico a rete stampata, serve un ancoraggio.
In dettaglio la schiena “aperta”.
Tutta la parte alta della salopette è in tessuto mesh, quindi freschezza garantita.
Il fondo gamba è in tessuto elastico Grip Fit XLight, con silicone interno antiscivolo e taglio laser.
All’interno la fitta trama del silicone antiscivolo.
E adesso la parte per me fondamentale di ogni salopette da ciclismo: il fondello.
Già in altri test di abbigliamento mi sono speso sull’importanza di un buon fondello; mi cito, anche perché qui abbiamo ancora una volta un fondello top proposto da una delle migliori aziende, la nostrana Elastic Interface.
“…nel corso degli anni ho notato una cosa strana, se mai è possibile avere un ciclista con comportamenti normali: per tantissimi i fondelli o sono tutti uguali o nemmeno badano a come siano fatti.
Non solo: complice qualche eccesso a tavola tendono a scegliere una taglia in più dei calzoncini, credendo di stare più comodi. Errore gravissimo!
Il fondello, anche il miglior fondello del mondo, lavorerà malissimo se non correttamente posizionato. Una salopette più grande, della taglia non corretta cioè, farà sì che una volta in sella il fondello non sia nella giusta posizione. Quindi pressione scaricata in zone destinate a non riceverla o riceverla diversa, scomodità, dolori e il ciclista che se la prenderà alternativamente col fondello o la sella; di solito quest’ultima.
Spesso nel ciclismo la soluzione di un problema risiede (letteralmente) non dove te lo aspetti…”
Su questa salopette Rh+ Logo abbiamo il fondello Summus, creato da Elastic Interface secondo specifiche e richieste di Rh+.
E’ grosso modo riconducibile alla famiglia Space Perfomance, del quale abbraccia le pregevoli soluzioni tecniche.
E’ fondello da lunghe distanza, che si traduce sempre in ore di utilizzo, o almeno lo faccio perché il mio passo quello è: oltre sette ore, e son tante. E’ costruito a tre zone a densità differenziata; questo permette di avere protezione e sostegno sia che si guidi a schiena eretta che inclinata.
Tradotto, è un fondello utilizzabile sia in Mtb che su bici da strada; e quindi a maggior ragione in assetto ibrido da gravel, ossia quello che cercavo per il test.
Ottimo supporto ischiatico e profondo canale centrale favoriscono la seduta, senza compressioni indesiderate e/o intorpidimento.
Questo grazie alle schiume a densità differenziata: schiuma a densità 80kg/m3 forata bianca, per aumentare la traspirabilità; inserto Hybrid Cell System a densità 200kg/m3 (schiuma azzurra).
Si tratta di un’imbottitura innovativa esclusiva, composta da cellule miste – chiuse e aperte. Questo sistema rende l’imbottitura più sottile, leggera e traspirante rispetto al gel.
E’ tecnologia che già conosciamo, ma propongo ugualmente un video di ripasso.
La particolare costruzione del tessuto X-Tract Elastic Interface® aiuta a raccogliere e canalizzare l’umidità per l’asciugatura rapida del fondello a contatto con la pelle. Le sue proprietà batteriostatiche mantengono il fondello asciutto e odor-free per più tempo. La speciale poliammide rende il tessuto estremamente morbido e traspirante per il massimo benessere.
Ora vediamolo in dettaglio.
Spiccano i “cuscini” sagomati e in rilievo e l’ampio canale centrale.
Ed ecco la struttura a canaletti e la zona anatomica anteriore.
Fondello di qualità come è giusto su una salopette di questa fascia. Prima però di scoprire anche quanto è efficace, un breve paragrafo dedicato a guanti Prime Glove e calze Logo 15.
Sono Fabio Sergio, giornalista, avvocato e autore.
Vivo e lavoro a Napoli e ho dato vita a questo blog per condividere la passione per la bici e la sua meccanica, senza dogmi e pregiudizi: solo la ricerca delle felicità sui pedali. Tutti i contenuti del sito sono gratuiti ma un tuo aiuto è importante e varrebbe doppio: per l’offerta in sé e come segno di apprezzamento per quanto hai trovato qui. Puoi cliccare qui. E se l’articolo che stai leggendo ti piace, condividilo sui tuoi social usando i pulsanti in basso. E’ facile e aiuti il blog a crescere.