Rh+ Code Jersey, Logo bibshort, Prime Glove e Logo 15 socks

Come è fatta la maglia Code Jersey

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Come è fatta la maglia Code jersey 

Al solito per i test di abbigliamento apro con foto ufficiali, io mi riservo i dettagli.

Cerniera a tutta lunghezza, colletto a mezza altezza, tre tasche (molto profonde) più una quarta chiusa da cerniera, forse si riesce già da qui ad apprezzare il pulito taglio laser delle maniche.

Forse, ma mi rendo conto che servono immagini ravvicinate.

Parto dal colletto.

A mezza altezza, non c’è fascia antisudore perché provvede il tessuto traforato e traspirante ad assolvere il compito. E’ sagomato per offrire il massimo comfort e tenuta nella guida sportiva, bassi sul manubrio.

La zip molto robusta e scorrevole ha rivestimento in gomma morbida che richiama il logo dell’azienda e offre ottimo grip grazie al rilievo che è così non solo estetico.

Pattina antivento esterna e morbida protezione interna sigillano ed evitano fastidiosi contatti.

All’estremità opposta una lunga fascia in silicone copre tutta la circonferenza della maglia ed evita spostamenti indesiderati. All’interno, un elastico per garantire la migliore aderenza.

Resto sulla parte bassa ma cambio lato. Tre tasche molto profonde decorano la schiena e garantiscono un “volume di carico” notevole. Non a caso l’azienda le definisce “Cargo pocket”.

          

Una quarta tasca con cerniera permette ai più sbadati (io) di non perdersi piccoli oggetti.

Sul fianco sinistro una piccola striscia in tessuto riflettente offre visibilità notturna.

Non solo lei. Anche se a vederlo così non sembra, pure i loghi stampati sono riflettenti.

Non proprio riflettenti nel senso che non sono nel classico tessuto argenteo, ma comunque molto visibili la strisce rosse su spalle e maniche; sia di giorno che di notte se colpite dalla luce.

Insomma, ci si fa notare e questo è sempre un bene,

Le maniche offrono il taglio laser a tutto vantaggio del comfort e della pulizia delle linee.

Il tessuto del fondo manica è elasticizzato, aderisce bene fasciando le braccia senza stringere. 

E adesso i filati.

Una maglia di qualità ne prevede sempre diversi, a seconda della zona. Un puzzle da comporre sfruttando ora un tessuto, ora un altro.

Ossia quello che ritroviamo in questa Rh+ Code jersey, che sfrutta il FD 4Way Natural Stretch, dalla ottima elasticità,  con tre differenti filati per fianchi, petto e schiena e infine addome.

E’ maglia estiva, suggerita per temperature da 22 gradi a salire, quindi il tessuto traforato va per la maggiore.

 

Scendiamo in dettaglio.

Le differenze si notano osservando le “zone” di contatto tra le diverse trame. Qui siamo sulla parte anteriore,dove abbiamo trama forata e fitta sul davanti e tessuto mesh (bianco) per i fianchi.

In petto l’aerazione è assicurata; per apprezzare meglio, una luce con diffusore dovrebbe far risaltare il filato.

Identico tessuto è riservato alla schiena, tutta.

E qui lo stacco netto tra i due tessuti nella parte frontale; saggiamente l’addome è più protetto.

A garanzia di freschezza, i fianchi fin sul sulle spalle sono in tessuto mesh.

Non basta, perché anche le maniche sono ampiamente arieggiate (identico tessuto di petto e schiena) e lo si può notare sempre ricorrendo a una luce dall’interno.

Insomma, l’aria entra abbondante e questo col caldo fa sempre piacere. Non basta però, sappiamo che la traspirabilità è altrettanto importante ma questo lo capiremo una volta in sella. Per ora ultime note sulla presentazione statica.

Un cartellino a correda riepiloga le caratteristiche fondamentali.

Il massimo punteggio a traspirabilità (breathability) e aerodinamica; ottima compressione, media protezione dal vento – e ci sta, è capo estivo – minimo sindacale all’impermeabilità e mi sembra ovvio.  

Un ulteriore cartellino spiega le differenti vestibilità dei capi Rh+,divisi su tre categorie.

La maglia in prova, questa Code Jersey, rientra nella famiglia Skinfit; il vostro tester no, con risultati imbarazzanti. Vabbè.

Se la visibilità è già buona con questa maglia a base nera, diventa ancor più efficace optando per l’altra versione cromatica, dove a dominare arriva uno squillante giallo.

Io ho la fissa dell’abbigliamento ben visibile, eppure quando mi hanno comunicato la disponibilità di una maglia Code da testare, ho subito escluso proprio la gialla. Per uso mio, personale, l’avrei scelta senza alcun dubbio. Ma un test è diverso, devo tener conto di altre esigenze tra cui quelle fotografiche e il giallo così forte è molto difficile da rendere in interno e, abbiamo sperimentato, manda facilmente in tilt i sensori della macchina fotografica quando siamo in esterno, dove solitamente sfruttiamo lo scatto a raffica per catturare il momento. 

Bene, vi ho svelato un altro dietro le quinte; adesso svelo la salopette Logo.

Al prossimo paragrafo.

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