Regolare i forcellini Trek Stranglehold e installare chain keeper

Installare il chain keeper

Tempo di lettura: 4 minuti

Installare il chain keeper

Nella ricca dotazione di accessori fornita con il framekit Checkpoint ALR mamma Trek include ben due chain keeper (o dente di cane, come usiamo chiamarlo): uno per doppia corona e uno per singola.

Differiscono tra loro per la foggia, con il secondo che offre l’ulteriore regolazione in altezza per la perfetta regolazione coi differenti diametri.

Un grosso foro sul piantone è destinato al loro alloggiamento. 

Problema: foro vuoto, privo di filettatura. Come risolviamo?

Applicando noi una bussola. Un rivetto filettato (si chiamano così) in misura M5. Che richiede un foro di alloggiamento da 7mm, cioè esattamente quello presente sul telaio.

Per applicarlo serve una pinza specifica, la stessa che vi ho mostrato in quest’articolo su come riparare attacchi portaborraccia/portapacchi danneggiati.

E infatti i rivetti sono gli stessi; io consiglio di usare quelli in alluminio e non in acciaio. 

Armiamo la pinza con il suo rivetto, tutte le spiegazioni sono già presenti in dettaglio nell’articolo appena indicato, inutile ripetere qui.

L’unica accortezza, oltre la regolazione dell’attrezzo, è usare rivetti M5. Impossibile sbagliare, la vite di innesto è a misura, un altro rivetto non andrebbe.

Un colpo e via, rivetto filettato in sede.

Ora possiamo avvitare il chain keeper, questo in basso è quello per doppia corona.

Sua sagomatura e quella della piastrina in metallo permettono di orientarlo alla bisogna, avvicinandolo quanto serve alla catena.

Il chain keeper per singola è a identico attacco ma diversa fattura, in due pezzi. 

Va su prima il supporto, chiamiamolo così.

Poi aggiungiamo il secondo elemento.

Che è regolabile in altezza grazie al binario presente.

Una volta ottenuta l’altezza a noi utile possiamo unire i due elementi con la brugola e il dado in dotazione.

E anche questa è fatta, è stato facile e veloce.

Però, rilevo, lo è stato perché io ho nella mia officina l’attrezzo giusto; sarà pure una microofficina, ma è ben fornita.

Chi non possiede la rivettatrice per rivetti filettati che fa, la compra?

Beh, è sicuramente un attrezzo che torna assai utile in molte occasioni ma costicchia e per una applicazione una tantum non conviene.

Un buon meccanico dovrebbe averlo ma di solito non lo ha. 

Un normale autocarrozziere si, lo ha perché è settore in cui si fa ampio uso di questi rivetti. Di solito più grandi, ma essendo le pinze adatte a diversi passi grazie ad una dotazione di innesti su misura, trovarne uno che abbia un M5 non sarà difficile.

E’ un minuto di lavoro, un rivetto costa pochi centesimi, non sarà una spesa elevata.

L’unica cosa che non mi spiego è perché non sia già montato, vista la notevole cura del dettaglio di casa Trek e che ho apprezzato tantissimo montando questo telaio.

Vabbè, quale che sia la ragione, a noi interessa sapere come risolvere e ora lo sappiamo.

Buone pedalate.

COMMENTS

  • <cite class="fn">marco barbaglio</cite>

    ieri ho provato a modificare la posizione della ruota posteriore, agendo sui forcellini in modo da portarli tutti all’indietro.
    Condivido la mia esperienza, magari può essere utile a qualcuno 🙂
    Non so se sono io particolarmente “imbranato”, ma sinceramente ho avuto qualche difficolta a ruotare i “bulloni” posteriori con la chiave del 10. Il punto è che non sono normali bulloni, ma hanno solo 2 facce “piane” adatte alla chiave, il resto è tondeggiante. E se la chiave prende nella parte non piana, si rimuove con una certa difficoltà… In particolare sul lato dx , poichè il cavo cambio è d’intralcio.
    Il rsultato, almeno nel mio caso, è che si è rovinata la vernice dei bulloni. Peccato…..
    Francamente, non capisco la scelta di questo tipo di dado. Un normale dado esagonale da ruotare con una chiave a tubo sarebbe stato mooooolto più facile da girare…

    In ogni caso, grazie per la guida dettagliata, è stata molto utile.
    Ho persino comperato il primo flacone di frenafiletti della mia vita 🙂

    ciao, Marco

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao marco, alle volte alcune scelte non hanno ragioni tecniche ma solo estetiche.
      Mi imbatto spesso in dadi fatti così, alla fine mi ci sono abituato e spesso risolvo (dove lo spazio lo permette) con chiavi a cricchetto. Fissi una volta e non sfugge più.
      Comunque la tua è una giusta osservazione e ti dirò, alle volte vorrei capire pure io il perché di certe scelte, tipo gli ingaggi per brugola da 2 sulla vite serbatoio olio freni leve shimano. fatti un giro in rete e vedi quanto facilmente si danneggiano: perché non farlo da 3 visto che spazio c’è?

      Fabio

      • <cite class="fn">Marco</cite>

        ciao Fabio,
        aggiungo un’altra nota sui forcellini della Checkpoint, non sull’installazione, ma su un punto che ho realizzato solo oggi, cercando un eventuale ricambio.
        Essendo una soluzione “particolare”, ovviamente il forcelllino di ricambio – che sarebbe sempre buona cosa avere … – pare sia venduto solo dalla Trek, alla modica cifra di 55 euro (per entrambi i lati, escluso ‘hardware’, cioè viti e bulloni).
        Come sempre, il “custom” alla fine si fa pagare….

        Buona giornata , Marco

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