Reggisella ammortizzato Ergotec PM-705N

Come è fatto il reggisella Ergotec PM-705N

Tempo di lettura: 6 minuti

Come è fatto il reggisella Ergotec PM-705N

Il reggisella Ergotec PM-705N è disponibile in unica lunghezza di 350mm e doppio diametro 27,2 e 31,6; io userò la versione più larga.

Presenta un offset di 30mm a riposo e 60mm in massima compressione, e questo perché sfrutta un sistema di leveraggi a parallelogramma; che sono governati da una molla posta all’interno, come vedremo nei video più avanti.

Di serie è fornito con molla interna per ciclisti sino a 90kg. In optional è possibile acquistare una molla per ciclisti tra 90 e 110 kg e una per ciclisti tra 110 e 130 kg. La sostituzione è semplicissima, in un video lo mostro.

La tensione molla, ossia il suo precarico, è facilmente regolabile. Basta rimuovere con una chiave a brugola da 6 il grano di sicurezza e poi con altra chiave a brugola da 10 avvitare o svitare la grossa vite di compressione incassata, senza necessità di rimuovere anche l’anello seeger. Cosa che ho fatto nel video più in basso ma solo per scena.

La scala graduata funge da riferimento, insieme alla piccola freccia.

Il set up corretto è quando il reggisella si comprime di circa 5mm con noi in sella, da fermi. Che corrisponde al 20% dell’escursione totale che è circa 25mm.

In questo breve video mostro rapidamente come agire sulla vite di compressione; avvitando aumenta la compressione, svitando dimuisce.  

Torniamo nella zona superiore per vedere meglio il meccanismo del parallelogrammo, dove un cuscinetto in gomma morbida protegge i meccanismi da sporco e acqua.

Le biellette lavorano su cuscinetti sigillati, collocati lì dove vedete le piccole brugole argentee.

Sono praticamente esenti da manutenzione tranne una ingrassata ai fulcri, un grasso spray non acido va benissimo.

Escursione ampia, c’è di che star comodi.

Il sistema di regolazione dell’arretramento e livellamento sella si avvale di due viti, una posta dietro con doppio ingaggio a scelta tra brugola ed esagonale e un secondo solo a brugola da 5, accessibile dopo aver rimosso il parapolvere.

La coppia massima è fissata in 8Nm.

Il carrello, qui completamene chiuso, è compatibile con rail sella da 7mm; gli ovali da 9mm no.

Sotto le biellette vediamo una piccola brugola: gestisce un rimando sul meccanismo interno della molla, non dobbiamo toccarlo per alcun motivo. In caso di danni meglio rivolgersi all’assistenza ufficiale.

Sul corpo reggisella è presente la tacca di inserimento minimo, posta a 8cm dalla estermità inferiore. Considerata la lunghezza di 350mm, telai fortemente sloping e di piccola taglia, quindi con svettamento importante, potrebbero restare esclusi.

Per mia esperienza, con un 350mm copri quasi ogni bici. Però c’è il quasi, quindi meglio assicurarsi prima dell’acquisto che faccia al caso nostro.

Come tutti i reggisella amortizzati è richiesta una minima manutenzione periodica. 

Che si sostanzia nell’ingrassare i component interni. L’intervallo dipende dall’uso, se gravoso o meno, se ha preso molta pioggia e così via. Io consiglio di smontarlo, pulire i componenti interni e dare nuovo grasso di media ogni 6 mesi.

Il tutto porta via meno di una manciata di minuti senza prentendere chissà che competenze meccaniche o attrezzi particolari.

Una pinza per anelli seeger, due chiavi a brugola da 6 e 10, un poco di grasso. 

In questo video vediamo sia come sostiture la molla che eseguire l’ordinaria manuntenzione. Manca l’ingrassaggio dei fulcri cuscinetti, ma per farlo non è necessario smontare nulla e quindi l’ho tenuto fuori.

Anche perché, essendo sedi esposte, io abbasserei l’intervallo per solo quasta operazione a una volta al mese.

Eccovi il video.

Tutto molto semplice, mi sono mosso lentamente per via dell’autofocus e anche perchè, per restare a favore di camera, io lavoravo quasi alla cieca. La morale è che puoi farlo pure ad occhi bendati 😀

Non puoi invece pedalare ad occhi bendati, quindi concentrazione e sicurezza e via con la prova su strada.

COMMENTS

  • <cite class="fn">edoardo</cite>

    Ciao !
    Sono molto sensibile all’aspetto ammortizzante specialmente in città dove vicino a casa ho tanto pavè; ma sono pure sensibile al costo ed anche al peso.
    Quanto pesa questo ?
    grazie
    edoardo
    P.S: un’altra informazione utile sarebbe saper di quanto “fuori sella” ha bisogno

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Edoardo, il peso è 615 grammi. Sul costo posso dirti che quello ufficiale è un capello sottoi 100 euro ma ovviamente al pubblico è facile trovarlo anche al 30% in meno.
      Inserimento minimo è 10 cm, il fuorisella è poco importante. A meno di non usare una bici due taglie in più hai sempre tutto lo spazio che serve. Comunque le biellette occupano poco meno di 9 cm.

      Fabio

  • <cite class="fn">marco soardi</cite>

    Ciao Fabio,sempre complimenti per le recensioni pubblicate.
    Cosi di primo acchito, mi verrebbe da dire che per noi in tandem potrebbe essere un prodotto utile per la seduta posteriore.
    Io avverto sempre se arrivano buche,dossi..ecc,ma a volte le botte improvvise sono dolorose e fonte di infiniti dissidi matrimoniali durante le nostre randonneè.
    Ho due dubbi, il primo lo condivido con le tue riflessioni postate, Armida pesa 47 kg, forse il sistema non è più funzionale a questo livello di peso?
    Altra cosa, su strada, dove si deve spingere un lungo rapporto seguendo tratti pianeggianti o poco vallonati,potrebbe essere che l’effetto ammortizzante si traduca in una dissipazione di forza,che renda meno efficace la pedalata?
    Un saluto.
    Marco

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Marco, per potertelo dire con certezza dovrei provare.
      Però da come l’ho testato propendo per una certa perdita di efficacia con peso così basso.
      Mancherebbe la necessaria compressione iniziale, quella a bici ferma (ho notato che anche settando al minimo la vite di compressione serve forza per farla scendere) limitando parte del comfort.
      Il Redshift invece, prestato a ciclista leggero (ma non così leggero) ha mantenuto piena efficacia ma saliamo di prezzo.
      Io fossi in te farei una prova con lo sp 5, economico e poco raffinato ma ti darebbe un riscontro; e poi valutare in futuro un upgrade di livello superiore.
      Perdita di energia? Si, ma è trascurabile; e se il reggisella è buono nel complesso ne risparmi perché le gambe non sono chiamate ad ammortizzare.

      Fabio

  • <cite class="fn">Gian Giacomo Pittaluga</cite>

    Ciao Fabio, considerato che il telaio della mia bici gravel è in alluminio ed io non sono un peso leggero (95 kg per 183 cm), avevo da un po’ di tempo in mente un reggisella ammortizzato. Montavo uno Specialized CG-R, quello montato di serie sulla Roubaix, ma con scarsa soddisfazione, per un panorama completo monto coperture Gravel King700x35. Letto il tuo articolo ho acquistato l’ Ergotech PM-705 N, includendo nell’acquisto la molla di ricambio per i 90 – 110 kg, che ho subito installato. Ho ormai fatto 4 uscite tutte su percorsi parecchio accidentati e le sensazioni sono ottime: minor affaticamento di schiena e “fondo schiena”, che si traduce in un minor affaticamento generale. Migliore spinta sui pedali con considerevole aumento della velocità media, anche se ciò è personalmente di interesse marginale e non ricercato. Di contro i distretti spalle-braccia risultano a mio parere più sollecitati. Vero il fatto che inizialmente la sensazione è “strana”, sembra quasi che il manubrio oscilli, in realtà è il ciclista ad oscillare, fatta l’abitudine tutto rientra nella normalità, e la guidabilità del mezzo risulta, soprattutto sui terreni sconnessi, senz’altro superiore. Quindi tutto bene.
    Grazie per i tuoi articoli e le prove dei materiali, sempre attente e precise.

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Gian Giacomo, messaggi come questo fanno sempre piacere perché i test, i miei almeno, li svolgo con l’obiettivo di trovare ciò che aiuti realmente i ciclisti.
      La maggiore sollecitazione è un effetto collaterale di reggisella e attacchi manubrio ammortizzati. Di fatto sullo sconnesso vai più veloce e dove il telaio è rigido trasmette più botte.
      Alla fine tolsi lo stem redshift dalla bici da corsa, il passo sul pavè saliva troppo e stavo sempre lì a risistemare le ruote…

      Fabio

      ps:tieni sotto controllo e lubrifica spesso gli snodi del parallelogramma. Da un paio di settimane a me hanno iniziato a cigolare un poco.

      • <cite class="fn">Davor</cite>

        Ciao, leggo sempre con molto interesse i tuoi articoli, soprattutto i test che sono fantastici. Stavo valutando l’acquisto del reggisella ergotec PM 705, ma quello che non mi convincono sono proprio gli snodi. Per l’uso che ne volevo fare io (gravel) questo sembra perfetto ma nel gravel quegli snodi mi sembrano punti critici che alla lunga potrebbero cigolare. Volevo sapere se hai risolto il cigolio o se col tempo il rumore si è agravato? Grazie

        • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

          Ciao Davor, è passato diverso tempo da questa recensione, continuo a usare questo reggisella su diverse bici quando serve e non cigola: basta tenere gli snodi lubrificati, lavoro di pochi secondi, e problemi zero. E’ ovvio che se non si esegue la manutenzione qualunque parte in movimento alla lunga diventa rumorosa, ma basta una spruzzata di olio e sei a posto.

          Fabio

          • <cite class="fn">Davor</cite>

            La tua recensione e stata davvero molto utile. Alla fine mi sono convinto e l’ho preso. Solo 5 uscite pe ora ma molto molto sodisfatto. Poi hai pure fatto 2 bei video quindi quando servira la manutenzione so gia come fare. Grazie mille e complimenti!!! Ogni bene!

            • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

              Bene, contento di essere stato utile. Non dimenticare però di svolgerla la manutenzione, poca roba come hai visto, ma soprattutto tenere ben lubrificati gli snodi del parallelogramma aiuta a farlo vivere di più e meglio.
              Per qualunque cosa, io sono qui.

              Fabio

  • <cite class="fn">Luigi</cite>

    Ciao Fabio vista la penuria di componenti alcuni articoli da ciclismo cominciano a scarseggiare , volevo chiederti vista questa interessante prova molto bella e dettagliata se il reggisella XLC Comp SP-S07 è eventualmente equivalente all’ Humpert Ergotec PM 705N? (questa la domanda) e ti spiego subito il motivo : la mia vecchia pinarello ha il tubo da 30,4 mm (almeno questo risulta), quindi il diametro può essere quello oppure il 27,6 con adattatore. In passato ho adottato il Suntour NCX SP12 efficace ma con spazio di battuta troppo alto-> 112 mm , ho al massimo 100 mm tra fine tubo e forca sella, reggi sella con molla interna e senza parallelogramma per me non vanno bene almeno per il mio problema , non ammortizzano abbastanza, infine soluzioni come redshift o thudbaster… mi sembrano onerose è eccessive per una bici da passeggio e da lavoro , inoltre sentendo gli altri mi sembra che questo problema del reggi sella stia diventando sempre più importante un po per tutti. Grazie per la eventuale risposta alla domanda e per altri consigli se vuoi, Un saluto Luigi

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Luigi, non ho mai avuto tra le mani il reggisella XLC, quindi un paragone veritiero mi è impossibile.
      Con altri prodotti XLC non ho mai riscontrato problemi, quindi immagino che la qualità non sia in discussione.
      Le dimensioni esatta però potrei ricavarle con certezza solo misurandolo io, quindi non posso darti la garanzia al 100% che monterà senza problemi.
      Redshift è vero che è altro livello di spesa ma è anche altro livello di resa, come è giusto che sia.
      Mi spiace non poter essere di molto aiuto.

      Fabio

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