Quando ti prende la scimmia… Surly Karate Monkey Ops

Quella del titolo è una espressione gergale che usiamo spesso a indicare la frenesia che si impossessa di noi per un nuovo giocattolo, sia una bici o una moto.
E qui le scimmie sono due: la prima quella che si è piazzata stabilmente in Marco e la seconda un telaio Surly Karate Monkey OPS che è arrivato stamattina per l’assemblaggio.
Il giovanotto non si è fatto mancare nulla, i componenti sono tutti di assoluto pregio e, prima di iniziare il montaggio, ne ho profittato per pubblicare una bella serie di immagini.
La collocazione in questa sezione è “abusiva” visto che non è un test ma una semplice presentazione statica, ma una volta montata non la consegnerò se non dopo averla provata, quindi il test su strada arriverà: però non fatelo sapere al proprietario 🙂
Per le caratteristiche tecniche del telaio vi rimando al sito ufficiale, inutile qui ricopiare
Il telaio ha una fascinosa colorazione micalizzata che cambia tonalità a seconda di come è investita dalla luce; molto belle le sfumature di un tono più scuro in prossimità delle saldature; così come mi affascina la sinuosità dei foderi bassi del carro.
La predisposizione è per i soli freno a disco e non mancano, come è tradizione in casa Surly, gli attacchi per portapacchi e parafanghi.
La scelta della forcella è andata a quella rigida, ovviamente nello stesso colore del telaio. Purtroppo spese impreviste mi hanno impedito l’acquisto della attrezzatura per il montaggio della serie sterzo, di cui prima o poi la microfficina si doterà (ma prima devo risolvere con l’acquisto del nuovo centraruote) e quindi la vedete già installata. L’unico componente che non sarà montato qui.
E così appare il telaio con la sua forcella solo inserita
La particolarità di questo telaio è l’OPS, ossia la possibilità di sostituire i forcellini posteriori e poter avere quelli giusti per a trasmissione fissa, a cambio interno, a cambio esterno e per mozzi ad asse maggiorato.
Nel nostro caso il montaggio sarà a cambio esterno e mozzi “normali; i relativi forcellini hanno anche due asole filettate per accogliere i parafanghi.
Non ho considerazioni da fare a parte la bellezza e la cura delle finiture, più elevata del solito standard Surly, che in alcuni casi si presentava con modelli saldati in modo frettoloso e verniciati in modo non proprio impeccabile. In ottica turistica il fatto che l’attacco per la pinza freno posteriore sia in posizione arretrata limita la scelta dei portapacchi.
Per la caratteristiche dinamiche dovrò attendere di completarla (mancano ancora alcuni componenti) e poi potrò dirvi qualcosa in più.
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Sono Fabio Sergio, giornalista, avvocato e autore.
Vivo e lavoro a Napoli e ho dato vita a questo blog per condividere la passione per la bici e la sua meccanica, senza dogmi e pregiudizi: solo la ricerca delle felicità sui pedali.
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Se ti è possibile, potresti indicare il sito su cui hai acquistato il telaio?
Io sti telai Surly non riesco a trovarli…
grazie Sonia
Ciao Sonia, il telaio non è mio, io mi sto occupando solo dell’assemblaggio.
Giro la domanda al proprietario, ricordo solo che l’ha preso in Inghilterra ma non ricordo da chi.
Fabio
Ciao, descrizione e foto molto belle, complimenti.
Non capisco però perchè non ha il fermaguaina del deragliatore anteriore. Sul sito Surly si vede molto bene la sua presenza. Come mai su questo telaio non c’è?
Io ho una Karate Monkey classica e c’è.
Ciao Paolo, sul perché si assente un fermaguaina o comunque un foro filettato cui avvitarne uno sotto la scatola movimento non lo so, il telaio così è arrivato al suo proprietario.
Ma alla fine il sistema ha funzionato anche se, su mio suggerimento, abbiamo preferito passare ad un normale deragliatore a tiraggio dall’alto.
Terminata l’estate la bici tornerà in microfficina, ne profitterò per un test da pubblicare qui.
Fabio