Pro Bike Gear Falcon Gel
Come è fatta
Come è fatta
Mostra da subito tutta la sua anima sportiva questa Pro Bike Gear Falcon Gel, grazie a forme affusolate e grintose “pinne” posteriori.
Eppure se non posso dire che l’apparenza inganna, posso affermare che non la dice tutta; perché la Falcon Gel ha più di quel che si vede.
Noi però in questo paragrafo, al solito, ci concentriamo solo sulle fattezze e subito vi fornisco le dimensioni.
La sella è proposta in due larghezze: 142 e 152 mm, costante la lunghezza di 272 mm.
In prova ho la più sottile.
Oltre la larghezza massima preferisco fornirvi anche quella rilevata in altre zone.
Più che gli 85 mm rilevati lì dove inizia ad allargare per favorire l’appoggio, è interessante notare come tutta la tre quarti verso l’anteriore sia decisamente sfinata senza essere “striminzita”.
Hai sostegno, non hai fastidio con inopportuni contatti del’interno coscia.
Il foro centrale non passa inosservato; meno ampio di tante altre sella ma efficace. Ed esente dal fastidioso effetto ali di gabbiano, quando cioè la zona mediana cede, allargandosi sotto la pressione della seduta.
Ma non è il solo a contribuire nell’alleviare la pressione in zona sensibile.
Tutta la sella è percorsa da un profondo incavo, come possiamo vedere nell’immagine in basso.
Le viste laterale e di tre quarti permettono di scoprire altri dettagli, come l’abbassamento della punta, anche questo garanzia di minor pressione lì dove, come scrissi una volta, la vulgata colloca il cervello dei maschietti.
La vista posteriore ci offre in primo piano le due grintose “bocche”; che altro non sono che le sedi del telaio, però così fanno scena. Non offrono un reale vantaggio aerodinamico, non esageriamo. Però son carucce.
In una sella potenzialmente allround qualità e foggia del rivestimento assumono importanza fondamentale.
Devono essere garantiti al contempo assoluta libertà di movimento e grip a impedire scivolamenti indesiderati.
La forma della Pro Bike Gear Falcon Gel assicura la prima, il suo rivestimento garantisce il secondo.
Il rivestimento è a disegno differenziato per zona di intervento; soluzione furba ed anche graziosa da vedere.
La maggior parte della sella è fittamente bugnata con lavorazioni in rilievo di vario disegno.
Molto carini gli esagoni che occupano la zona centrale e parte di quella anteriore.
Il “naso” è giustamente liscio.
Il disegno si fa meno fitto nella parte posteriore, che termina completamente liscia.
Il piano seduta è ben dimensionato in proporzione alla sella. Ricordo che qui in foto abbiamo la 142 mm, quindi la più piccina. Che è comunque nel complesso capace di giusto supporto.
Possiamo voltarla per scoprire velocemente come è fatto il lato sottostante.
Dove abbiamo il carrello 7×7 in acciaio Inox.
In argentea grafica a contrasto i riferimenti per il corretto arretramento.
Una simpatica soluzione la troviamo sotto la coda.
Le due viti altro non sono che le sedi dove fissare un supporto per action cam (in vendita a parte) standard GoPro.
Simpatica idea per filmare ciò che avviene alle nostre spalle. Nel mio caso del tutto inutile, stanno tutti avanti, alle mie spalle il nulla assoluto…
Peso da me rilevato: 275 grammi.
Bene, è una sella, ben fatta sicuramente ma come ripeto spesso nei test di componenti tutto sommato più semplici nella struttura, tanto da raccontare non c’è.
Almeno finché è ferma; quindi saliamo in sella (ahahahahaha) e pedaliamo per la prova su strada e in fuoristrada.
Sono Fabio Sergio, giornalista, avvocato e autore.
Vivo e lavoro a Napoli e ho dato vita a questo blog per condividere la passione per la bici e la sua meccanica, senza dogmi e pregiudizi: solo la ricerca delle felicità sui pedali. Tutti i contenuti del sito sono gratuiti ma un tuo aiuto è importante e varrebbe doppio: per l’offerta in sé e come segno di apprezzamento per quanto hai trovato qui. Puoi cliccare qui. E se l’articolo che stai leggendo ti piace, condividilo sui tuoi social usando i pulsanti in basso. E’ facile e aiuti il blog a crescere.
…ed è pure bellilla!
Al solito sei estremamente accurato e fin troppo inclemente con te stesso, ma sempre interessante e piacevole da leggere. In questi momenti di quarantena poi un’ancora i tuoi articoli a scadenze fosse… Grazie. PS: resta una tirata d’orecchi perché non mi hai inviato al corso di meccanica (illo tempore), così mi davi modo di fare sparire qualcosa anche io . Scherzi a parte, sei fin troppo un signore.
Buongiorno, ho appena acquistato la sella che hai recensito (in modo dettagliato come sempre), quando arriverà dovrò metterla in bolla giusto? Grazie
Ciao Daniele, si devi regolarla. In bolla e soprattutto lavora sull’arretramento, magari con qualche prova; sempre nel range tuo personale ovviamente.
Altrimenti perdi gran parte del comfort di marcia.
Fabio
Ok Fabio grazie per l’informazione, per l’arretramento vale sempre la prova del filo a piombo vero?
Si certo, ma ricorda che hai sempre un certo margine. Non 20mm ma i 5/8 mm si e spesso fanno la differenza in appoggio sulla sella senza sacrificare la pedalata.
Ma è set up del tutto personale, l’unica è provare.
Fabio
Bene, lo terrò presente, intanto grazie!!
Dopo aver pedalato su questa sella per un po’ di tempo mi sento di confermare in pieno la descrizione del test. Dalle (poche) info sul sito sembra una sella molto sportiva e adatta a poco altro, cosa tutt’altro che vera. Come per una sella sportiva si apprezza molto la libertà di movimento, ma il buon sostegno e la mancanza di fastidio dovuta a pressioni inopportune la rendono assai godibile in generale. Saranno da vedere le sensazioni su giri lunghi, fin’ora non ho avuto occasione di andare oltre le 3 ore… ma sono fiducioso 🙂
Ciao Paolo, le 6 ore sono alla sua portata, ovviamente conta anche la bontà del fondello.
Purtroppo, e me ne sono rammaricato sia a voce che in qualche test, il sito ufficiale non è troppo prodigo di informazioni. Ok, coi test cerco di darvene a più non posso ma mica tutti leggono qui.
Quando mi spedì vario materiale tra cui la sella il manager comunicazione mi disse “A fabiè, vedi che nel pacco c’è pure ‘na sella comodetta, come piacciono a te”.
E infatti…
A metà luglio, tolta la Brooks dalla Trek Checkpoint perché sapevo avrei dovuta lavarla a ogni uscita e volevo rendermi la vita poco più semplice, volevo montare proprio questa. Poi ho scelto la sorella “corta” per aggiungere esperienza a questo tipo di selle, ma devo dire che per l’uso a tutto campo che sto facendo della trekkina, a volte anche in semplici bermuda per andare in paese, avrei fatto meglio a sfruttare la Falcon, comoda sempre.
Comunque, come detto in altro commento di altro test, alla fine quando trovo qualcosa che aiuta i ciclisti io son contento.
E ancor più contento quando mi arrivano le vostre conferme, con considerazioni figlie dell’esperienza diretta. E poi tu sei uno che analizza, e già… 😀
Fabio
A distanza di oltre due anni non posso che tornare a ringraziare per questo test. Di tutte le selle che ho provato, più o meno a lungo, questa rimane di gran lunga la migliore per me. Una ben più costosa Berthoud in cuoio c’ha provato a scalzarla dal primo gradino del podio, ma c’è poco da fare: sia con fondello che senza, questa falcon gel l’ha spuntata ed è tornata (finita?) al suo posto sulla nuova randonneuse – su cui scriverei volentieri due parole, appena trovo il tempo.
Ciao Paolo, mi fa sempre molto piacere leggere questi commenti a distanza di tempo dalla recensione, danno la consapevolezza di essere stato utile.
Quando trovi il tempo e vorrai scrivere della tua bici, lo spazio c’è.
Fabio