[Presentazione] Trek FX+ 2, come è fatta

Considerazioni in chiusura
Considerazioni in chiusura
Credo che questa sia la presentazione statica più lunga e completa che ho mai pubblicato; e considerando che mai sono breve, forse stavolta ho esagerato.
E’ stata una precisa scelta, dettata da alcuni motivi. Che non è detto siano giusti e validi, ma tant’è: e poi non sarebbe la prima volta che sbaglio previsioni.
Una e-bike ibrida, una tuttofare come questa Trek FX+ 2 è naturalmente rivolta a un pubblico non di ciclisti appassionati. Fuor di metafora, persone che della nostra passione per la fatica non sanno che farsene. E non gli do torto.
Credo che per lo più siano persone a digiuno di conoscenze tecniche, di cui magari manco sanno che farsene (e non gli do torto pure stavolta) e quindi fornire il maggior numero di dettagli mi è sembrata una buona idea.
Ma sono anche convinto che qui, su questo blog, vengano ciclisti non afflitti dal pregiudizio che vuole le e-bike figlie del demonio, indegne per “il vero ciclista”. Però, mancando un elemento fondamentale della nostra passione, la fatica (ma fino a un certo punto…) non riscuotano poi grande interesse. E quindi anche per gli appassionati ho scritto e fotografato tanto, per avere una migliore conoscenza di una tipologia di bici che può intrigare anche noi.
Non nascondo che questo articolo è servito pure a me, condensa (!) settimane di studio. Da quando Trek mi ha dato l’ok al test senza però indicarmi una data di arrivo della bici, io ho iniziato a studiare di tutto e di più.
Perché qui parto dal foglio bianco, per me è un mondo nuovo. Brevi prese di contatto con le e-bike ne ho avute d’accordo, io ne ho una che presi per mia moglie e uso quando sono in vacanza per le commissioni, ma un test è una altra cosa, serve conoscere a fondo l’argomento, sapere cosa cercare e dove, aver chiari tutti gli elementi per elaborare il protocollo, i percorsi, le prove da eseguire. Non sono uno che sale in sella e va, nemmeno nei campi dove posso dire di essere ferrato, figuriamoci qui che sono proprio all’inizio.
Il test sta proseguendo spedito, sto lavorando molto sull’autonomia perché tanti fattori la influenzano e vorrei fornirvi qualche dato certo per le vostre valutazioni.
Ma sto pedalando tanto anche a motore spento, la bici si guida bene, è piacevole, il peso in pianura è relativo. In assoluto non posso definirla pesante, la bici da trekking che uso per i test urban e turistici, bici classica, pesa solo 2 kg in meno. In pratica il peso di motore e batteria della FX+ e la differenza tra forcella rigida di questa e l’ammortizzata della mia.
Mi spiace solo che le immagini non hanno la nitidezza che volevo. Il rosso è bello, dal vivo poi è uno spettacolo, ma renderlo in foto è molto rognoso.
Non so ancora con esattezza quando chiuderò questo test, ad oggi sono già a 600km percorsi, fosse una bici classica me ne servirebbero altri 200/300 e avrei finito. Qui molti li sto dedicando all’autonomia, compiendo lo stesso percorso e variando assistenza, rapporti, carico e così via.
E vorrei tirar fuori l’anima tuttofare ma proprio tuttofare. Portando la FX+ in fuoristrada, moderato ovviamente, e caricando il portapacchi con un paio di borse da viaggio. Anche installando altri componenti e accessori, cosa che tendo a non fare nei test per ovvie ragioni ma qui, con questa biciclettina dove ogni scusa è buona per prenderla, l’idea è replicare il più possibile ogni eventuale uso.
Tutto dipende dai tempi per la riconsegna, dagli altri test in cui sono impegnato (ho 4 set di gomme e quelle sono lunghe da fare) e da un certo timore che ancora mi assale pedalando, a causa dei troppi incidenti che mi hanno visto vittima in questi ultimi mesi.
Comunque posso assicurarvi, per ora, che lavorare a questo test è assai più piacevole di quanto credessi. Un piacere diverso ma se dopo fischietto sotto la doccia allora vuol dire che va bene così.
Qualche link
Buone pedalate
Sono Fabio Sergio, giornalista, avvocato e autore.
Vivo e lavoro a Napoli e ho dato vita a questo blog per condividere la passione per la bici e la sua meccanica, senza dogmi e pregiudizi: solo la ricerca delle felicità sui pedali. Tutti i contenuti del sito sono gratuiti ma un tuo aiuto è importante e varrebbe doppio: per l’offerta in sé e come segno di apprezzamento per quanto hai trovato qui. Puoi cliccare qui. E se l’articolo che stai leggendo ti piace, condividilo sui tuoi social usando i pulsanti in basso. E’ facile e aiuti il blog a crescere.