Pirelli PZero TLR Race

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In prova la nuova versione dei Pirelli PZero, dove la sigla TLR annuncia la novità: versione tubeless compatibile.

In realtà le versioni sono due, ambedue tubeless.

Questa PZero TLR Race che vedremo oggi; e la più corsaiola PZero TLR Race SL, dalla carcassa alleggerita e battistrada slick.

Stavolta non ho proprio preso in considerazione il doppio test, ossia di ambedue le varianti. Con tutto l’arretrato da smaltire e quello che nel frattempo è arrivato, sarebbe stato improponibile.

Dovendo scegliere ho preferito la versione Pirelli PZero Race (non la SL, quindi), gomma sportivissima ma potenzialmente adatta al nostro ciclismo sportivo. E l’ho scelta nella più corposa misura 700×28.

Una tre stagioni che potrebbe ben figurare anche in gara e con in più, rispetto alla sorella leggera, la protezione antiforatura.

Vero che un tubeless minimizza il rischio, ma solo nel senso che il forellino lo sigilla il lattice, mica non fori proprio.

E visto che da queste parti virtuali bazzicano pedalatori appassionati, gente che i chilometri li fa e con qualunque tempo, mi è sembrata la scelta più saggia orientarmi su questa Race.

Gomma chiesta appena ricevuta notizia del suo lancio sul mercato.

Da quel primo test con le Pirelli PZero Velo, quando provai tutte e tre le versioni, sono diventate la mia prima scelta per uso personale della bici. Che poi ormai la bici non la uso (quasi) più per gusto mio è altro discorso.

Sta di fatto che la mia sportiva monta PZero Velo quando non impegnata per altri test.

Perché strinsi da subito uno strettissimo legame con queste gomme, da appassionato della guida trovai sensazioni e un senso di sicurezza capace di esaltarmi sui percorsi più tecnici.

Con una comunicazione continua tra ciclista e asfalto, con le gomme a farsi interpreti di ogni sussurro mandato dalla strada.

Ora abbiamo la versione tubeless ready: cioè con possibilità di essere usate anche con camere d’aria e con obbligo di lattice se usate senza.

Io, foto a parte, ci ho pedalato solo in configurazione tubeless. Tranne una uscita con camere, volevo “sentire” la differenza.

Francamente non avrebbe avuto senso il test con le camere d’aria montate, c’è la versione clincher, uno prende quella direttamente.

Non sono uno che ricorre spesso ai tubeless, una scelta non tecnica ma pratica. Svolgo innumerevoli test, spesso mi capita di uscire con altro set di copertoncini al seguito per poter percorrere i miei circuiti di prova in differenti assetti e subito registrare le differenze, senza far passare giorni tra una configurazione e l’altra.

Chiaro quindi che una gomma latticizzata mi diventa problematica da gestire per strada.

Stavolta ho risolto, perché ho potuto contare su varie bici e ruote a cui affidare queste ed altre gomme in prova. 

E così senza difficoltà le PZero TLR Race hanno viaggiato sempre senza camera, tranne i giorni della trasferta fotografica. Che doveva svolgersi su quattro giorni, due bici e tre set di gomme e altrettanti di ruote al seguito. Più la Mtb Trek Procaliber, non mi faccio mancare niente…

Ma siccome se qualcosa può andar male lo farà, già dalla tarda mattinata del primo giorno è iniziato a piovere forte, al secondo giorno mi sono svegliato sotto il diluvio, il terzo la grandine, il meteo non prometteva miglioramenti per i giorni a venire e quindi ho mestamente ricaricato l’autofficina e rientrato al campo base. 

Ho atteso una altra data propizia ma visto che non riusciva mai l’incastro ho deciso di pubblicare lo stesso, con qualche foto in meno.

Ma di tutte queste chiacchiere a voi che importa? Nulla, avete ragione.

Passiamo quindi a svelare come sono fatti i nuovi Pirelli PZero Race TLR.

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