[Test] Pedali Redshift Arclight e Light Modules & Mounts

Come è fatto il Light Modules & Mounts

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Come è fatto il Light Modules & Mounts

Il Mounts altro non che un supporto a cui ancorare una luce e fissare il tutto a seconda delle esigenze.

Una leggera e robusta struttura in nylon, di fatto una conchiglia in cui inserire una luce.

 

Sul retro abbiamo una piastra sagomata e guarnita di gomma antiscivolo: serve per assicurare il Mounts a un tubo tondo, preferibilmente reggisella o manubrio flat.

La presenza di una coppia di magneti assicura la tenuta anche sullo sconnesso. Il foro libero che si vede serve a variare la posizione del magnete, il perché è spiegato poco più in basso.

Accompagna il kit una seconda piastrina a profilo piatto, adatta per esempio a fissare il Mount al casco. In questo caso servirà la fascetta il plastica, anch’essa fornita di serie.

Fascetta che qualcuno può preferire in alternativa all’elastico in silicone, giusto per scoraggiare scherzi di cattivo gusto appena lasciamo pochi secondi la bici incustodita.

Usandolo al reggisella avremo l’accensione della luce rossa, previa pressione sul pulsante visto nel paragrafo precedente.

Usandolo al manubrio ovviamente luce bianca.

Infatti se montato in verticale, quindi al reggisella, il sensore avvierà luce rossa; se montato in orizzontale, quindi manubrio, il sensore avvierà luce bianca. Basta in quest’ultimo caso installare il mount con l’alloggiamento per la presa Usb della lucetta rivolto verso l’esterno.

Valgono poi le stesse funzioni viste coi pedali, quindi luce fissa, flash ed eco flash; con identica autonomia indicata prima.

Allo stesso modo abbiamo il risparmio energetico, quindi luce in stand-by per la sosta breve, sleep per sosta prolungata, spegnimento dopo un giorno di inattività.

Sia in modalità stand by che sleep mode basta muoversi che la luce tornerà ad illuminarsi.

Ora che conosciamo sia i pedali Arclight che il Mounts, non resta che attendere il favore delle tenebre e uscire a provarli.

Andiamo.

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