[Officina] Rimozione del movimento centrale Press fit, prima parte

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Un video per mostrare velocemente come rimuovere correttamente il movimento centrale Press fit.

Velocemente per davvero, stavolta malgrado la mia tendenza alle chiacchiere l’operazione è talmente rapida che più di tanto non ci vuole.

Anche perché ho scelto una impostazione differente dal solito: avremo infatti oltre questo altri due video.

Perché?

Perché per rimuovere un movimento centrale Press fit abbiamo due possibilità: o ricorriamo a un estrattore a battuta oppure a uno a vite.

Però non sono utensili tra loro alternativi, non è cioè sempre possibile usarne uno o l’altro indifferentemente.

Se l’estrattore a battuta, che vediamo nella foto in basso, è utilizzabile quasi sempre, quello a vite no.

Quello a vite, che in effetti è un estrattore cuscinetti e “anche” un estrattore Press fit (non nasce quindi come utensile primario per i movimenti) necessita di poter andare a battuta sulla circonferenza esterna della scatola movimento.

Se invece tocca la circonferenza della calotta Press fit è inutilizzabile.

Ma visto che come usare questo tipo di estrattore avrà un suo video/articolo a parte, la seconda puntata, approfondiremo lì il discorso.

Per adesso dedichiamoci al nostro estrattore a battuta o spinta che dir si voglia.

Che, abbiamo appena visto, altro non è che un tubo metallico con una estremità sagomata a raggiera.

Si inserisce nel movimento centrale, le lamelle si espandono andando a battuta all’interno della calotta, qualche deciso colpo di martello e il gioco è fatto.

Ma come sempre c’è da tener conto di qualche accortezza.

Gli estrattori a battuta possono essere di doppia foggia: come quello che usiamo nel video a fondo pagina oppure “pieni”, con una rosetta che si apre per impegnare la calotta dall’interno.

Sia il primo che il secondo tipo possono avere l’altra estremità, quella da martellare per capirci, in metallo o in gomma.

Se in gomma agiamo con un martello in metallo; se in metallo agiamo con un martello in gomma. Mai agire gomma su gomma (disperde troppa energia) o metallo su metallo (potrebbe, letteralmente, esplodere). 

La mia personale preferenza va al primo tipo, quello a raggiera: permette di coprire più misure, più standard.

Sappiamo infatti che i movimenti Press fit esistono in una varietà di dimensioni e mentre la versione vista prima consente di smontare almeno due o tre misure diverse (questo mio è vecchiotto, mi sembra ce ne siano anche alcuni più recenti che di fatto le prendono tutte ma non ne sono sicurissimo), quelli pieni con la rosetta sono specifici.

Ossia un estrattore per ogni singolo standard movimento.

Una spesa per i meccanici amatoriali secondo me non giustificata.

E forse potrebbe essere non giustificata nemmeno la spesa per tutta l’attrezzatura necessaria al movimento Press fit.

Oltre l’estrattore non dimentichiamo che poi ci servirà la pressa per rimontare il tutto (come usarla sarà l’oggetto della terza puntata), e questo significa che tenendosi bassi un 70/80 euro li spendiamo. Anche qualcosa in più, negli ultimi mesi i prezzi sono saliti.

Sostituire un movimento centrale Press fit in officina specializzata raramente supera i 20 euro. Se per assurdo lo volessimo cambiare una volta l’anno, ci servirebbe un lustro prima di aver ammortizzato la spesa e iniziato un effettivo risparmio. 

Più realisticamente un movimento dura almeno due anni con uso intenso, quindi prima di avere un risparmio ne passa di tempo…

Però è anche vero che la molla che dovrebbe spingere noi meccanici per passione è, appunto, la passione. Non certo il semplice calcolo economico, che spesso è la prima fonte di errore.

Il gusto di curare la nostra bici con le nostre mani, e questo, si sa, non ha prezzo.

Ma il gusto da solo non basta a rendere il lavoro ben fatto, quindi godiamoci questo breve video e scopriremo che l’operazione è davvero semplice e veloce.

Solito avviso che non tutti i video sono “lanciati” anche qui sul blog, quindi la cosa migliore, se volete essere aggiornati sulle loro pubblicazioni, è iscriversi al canale You Tube del blog.

Buone pedalate


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