[Officina] Come montare e smontare i pedali

Tempo di lettura: 3 minuti

Una veloce scheda per conoscere come montare e smontare i pedali della bicicletta.

Come montare e smontare i pedali bici

E che ci vorrà mai? Sono due viti!

Giusto, però hanno il verso della filettatura diverso tra destra e sinistra; e non tutti i pedali recano il segno che distingue uno dall’altro.

Sono certo che tanti sanno montare un pedale correttamente e che ci sono altrettanti che non l’hanno mai fatto; e sono abbastanza sicuro che anche chi di pedali ne monta spesso, trovandosi davanti un pedale senza la distinzione R e L, potrebbe avere qualche dubbio.

Ed è bene allora fare attenzione, perché l’asse del pedale è in acciaio (titanio anche), sempre più duro dell’alluminio delle pedivelle. Forzare dal verso sbagliato significa rovinarle, un peccato. 

Solo una ultima notazione personale.

La data di pubblicazione di questo articolo riporta dicembre del 2013. Ma l’articolo è stato ricomposto e reimpaginato a sette anni di distanza, come dimostrano le foto pubblicate che sfruttano bici e pedali più moderni. Questo perché nell’opera di revisione del blog e soprattutto della sezione officina, ho scelto di (ri)pubblicare, rivisitando testo e immagini, brevi schede estrapolate da articoli più lunghi, che parlano di tante altre operazioni. Col problema però che lì dentro si perdono tra le altre. Questo artificio mi permette di offrirvi schede rapide di consultazione e “potare” altri articoli troppo lunghi per essere facilmente fruibili a tutti.

Prima una veloce introduzione teorica.

La filettatura, quella spirale che caratterizza la vite, può essere destrorsa o sinistrorsa.

La filettatura destrorsa è quella che si avvita ruotando verso destra; in senso orario.

La filettatura sinistrorsa è quella che si avvita ruotando verso sinistra; in senso antiorario.

Sulle attuali biciclette attuali abbiamo sempre una filettatura sinistrorsa: il pedale sinistro. L’altra, possibile, è per le biciclette dotate di movimento centrale BSA, la cui calotta destra (quella lato guarnitura) è sempre sinistrorsa.

Quindi i pedali hanno filettatura speculare.

Il pedale destro ha filettatura destrorsa, si avvita verso destra: in senso orario.

Il pedale sinistro ha filettatura sinistrorsa, si avvita verso sinistra: in senso antiorario.

Ovviamente per svitarli è il contrario.

Il passo dei pedali, la dimensione cioè della filettatura è oggigiorno standardizzato su due misure.

La quasi universale 9/16″ x 20TPI, praticamente quasi tutti i pedali.

La meno diffusa 1/2″ x 20 TPI, usata per pedali delle bici da bambino.

Sapere il passo dei pedali serve a non sbagliare acquisto.

Sapere il verso della filettatura ci aiuta non solo a comprendere quale movimento eseguire per avvitare o svitare i pedali, ma anche a riconoscere il pedale destro dal pedale sinistro nel caso in cui manchi l’indicazione sul pedale stesso. 

Se manca su un pedale strada sportivo, quelli con aggancio per la tacchetta tre fori e un solo lato quindi di attacco, fa nulla. Hanno un solo verso di montaggio e non si può sbagliare, lo decide la forma stessa del pedale.

Se però il pedale è da Mtb a tacchette (Spd) o flat (libero, senza attacchi) allora il corpo pedale è identico tra destra e sinistra, come facciamo a distinguerli e montarli correttamente? Guardando con attenzione il verso della spirale, come spiegato alla fine del prossimo paragrafo.

Che è bene andare a leggere, entrando così nel vivo dell’argomento.


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COMMENTS

  • <cite class="fn">Marco</cite>

    Fabio,
    Per semplificare, potremmo dire che stringendo con la chiave, la chiave va sempre girata “nel verso della pedalata”.
    Intuitivamente, se fosse il contrario, a forza di pedalare il pedale potrebbe allentarsi….
    Io faccio questo ragionamento per ricordarmi….. Che ne dici?

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Marco, è un comodo sistema per ricordare, come quello per cui la chiave va mossa verso la ruota anteriore.
      Però orario/antiorario alla fine è preferibile a fini didattici, perché chiarisce le diverse filettature. Che ovviamente ha ragione di esserci in un articolo, perché oltre la pratica serve la teoria.

      Fabio

  • <cite class="fn">Stefano</cite>

    Quando ho smontato i miei primi pedali ho cercato su internet come si dovevano svitare… Una confusione incredibile, chi diceva una cosa, chi l’altra, chi diceva cose ambigue (es “girare la chiave verso destra”)… Alla fine ero atterrato su questo blog dove avevo trovato una regola semplice, e la semplicità è sempre la cosa migliore. La regola diceva: inserendo la chiave in modo che sia diretta verso l’alto, tirare verso la ruota posteriore. L’uovo di Colombo! Vale sempre, per entrambi i pedali, e se anche io fossi un contorto che magari si posiziona su un lato della bici per smontare il pedale opposto, sempre uguale, inserisco la chiave dall’alto e tiro verso la ruota posteriore. Se usi la brugola, idem, la infili con il “manico” verso l’alto e tiri verso la ruota posteriore. Fine. Semplice. Efficace. Grazie 🙂

  • <cite class="fn">emiliano</cite>

    Ciao Fabio. L’esempio che hai fatto tu: “Ruotando le pedivelle secondo il senso di marcia (quindi in avanti) svitiamo sia pedale destro che pedale sinistro” secondo me dimostra che non è vero che la filettatura inversa è fatta per evitare che il pedale non si sviti durante la pedalata. Come hai scritto tu, mantenendo ferma la chiave e ruotando la pedivella nel senso di marcia il pedale si svita, non si avvita. Quindi com’è la questione? io avevo sempre sentito che le filettature inverse (tipo quella del movimento centrale) erano fatte per non svitare il pezzo durante la pedalata, ma qui sembra il contrario. Grazie.
    Ciao.
    Emiliano

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Semplifico ma è intuitivo. Mentre pedali non tieni fermo il pedale con la chiave; ci sono i cuscinetti che ruotano in senso inverso a quello della pedalata e questo da solo basta ad evitare si svitino. Se invece ruotassero nel senso della pedalata allora si che si sviterebbe ma così non è. Lo stesso per i movimenti centrali, sempre perché i cuscinetti ruotano in senso inverso. Infatti gli ITA erano una bella seccatura, quando i materiali e le lavorazioni non erano ai livelli attuali molti lo saldavano al telaio.

      Fabio

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