Non confondiamo l’immobilismo con l’esperienza

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Mi riferisco alla ciclomeccanica, dove troppi confondono l’immobilismo con l’esperienza.

Tradotto: “il mio meccanico sono 40 anni che fa così, va bene”.

Con la variante: “io sono 40 anni che faccio così, va bene”.

No che non va bene. 

Le biciclette si sono evolute, modificate, cambiate. E non parlo solo di ciò che è subito visibile, per esempio sospensioni, freni a disco, elettronica.

Parlo soprattutto dell’evoluzione dei materiali, dei trattamenti a cui sono sono sottoposti, delle soluzioni tecniche non immediatamente visibili.

Da quando decisi di dare impulso al canale video che affianca questo blog, nella convinzione rivelatasi del tutto errata di una convergenza del pubblico, salvo scoprire col tempo che chi apprezza l’articolo trova comodo il video mentre chi cerca il video non ha alcun interesse all’articolo, proprio sul canale trovo spesso tra i commenti questa sbagliata affermazione.

Forse dipende proprio dal fatto che si tratta di due fasce di pubblico diverse, chi legge preferisce approfondire, chi guarda spezzoni video e si sente in obbligo di sentenziare no; oltre a questa volontà di competizione tra chi ne sa di più di cui a me interessa nulla.

Prendiamo ad esempio lo psicodramma per eccellenza di tanti ciclisti: la pulizia della trasmissione.

Tralasciamo gli scappati di casa che si improvvisano meccanici e stanno lì a mostrare la pulizia con lo sgrassatore domestico, quello che prende un bel pacco pignoni tutto luccicante Shimano e lo rende opaco in un attimo, c’è sempre quello che spunta lì a sostenere che le catene nuove vanno sgrassate, perché “si è sempre fatto così”.

D’accordo, ma 40 anni fa e più le catene erano di un materiale diverso, venivano conservate in buste di plastica affogate in un grasso di dubbia composizione che aveva il solo scopo di isolarle per evitare la precoce ossidazione.

Ora le catene sono di materiali del tutto nuovi (la metallurgia nel nostro campo ha fatto passi in avanti enormi), sottoposte a un procedimento industriale non replicabile dal ciclista che non solo le preserva ma le rende immediatamente utilizzabili: sgrassarle significa danneggiarle. Vanno usate così, due gocce d’olio e via. Poi normale pulizia periodica.

Una volta le catene per pulirle a fondo andavano smontate, messe a bagno nel petrolio bianco, poi a bagno in olio, poi fatte sgocciolare una notte e infine rimontate.

Ora, soprattutto dalle 11 velocità in poi, dove quasi tutti i produttori offrono la missing link (erroneamente chiamata falsa maglia) che non è riutilizzabile come chiaramente indicato nelle istruzioni, questo smontare è dannoso è inutile. Lo è anche per le catene con chiusura a pin rinforzato.

Le trasmissioni moderne richiedono meno cure ma a intervalli più bassi: insomma, si tratta di pulirle e lubrificarle spesso ma con parsimonia.

Vogliamo parlare degli utensili? Possibile che nel 2024 c’è ancora chi monta una serie sterzo martellando col pezzo di legno?

“Senti, sono 50 anni che monto così e nessuno si è mai lamentato”. Buon per te, io non ti fare manco cambiare una camera d’aria.

Fare questo mestiere da decenni non è sempre sinonimo di esperienza, perché se fai una operazione sbagliata da molti anni non significa che si fa così: significa che sbagli da sempre e basta.

L’altro giorno ho pubblicato sul blog la notizia dei campionati europei per i meccanici Shimano.

Una abile operazione di comunicazione che però mostra chiaramente cosa significano evoluzione, vogli di imparare, professionalità.

Io che vedo spesso questi ragazzi all’opera, che mi confronto col loro per chiedere consiglio (a volte persino darlo…) ne riconosco la capacità. E spesso sono giovani, anche troppo per non farmi sentire vecchio.

L’aggiornamento, lo studio e poi la pratica sono fondamentali in ogni professione: perché nella ciclomeccanica no, deve restare tutto immobile?

Siccome questo breve articolo è rivolto essenzialmente al pubblico del canale, ecco il link diretto al video, dove trovate le stesse considerazioni ma un poco più articolate. Oppure al solito miniatura in basso.

Buone pedalate

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