[News] L’UCI si occupa anche dei prezzi delle bici…

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…ma non è come sembra.

In occasione dei Mondiali in terra d’Africa si è riunito in questi giorni a Kigali l Management Committee dell’Unione Ciclistica Internazionale.

Diverse le proposte, molte le conferme, poche le reali novità capaci di dare impulso a uno sport molto seguito ma con troppe ed evidenti disparità; e che continua a premiare più chi ha grosso budget che il reale valore sportivo.

Se da un lato, per esempio, si cerca di migliorare la crescita dei giovani atleti, dall’altro si invita solamente i team del WT a non snobbare le altre competizioni, dove di solito mandano “le riserve”. Che può anche essere un modo per far emergere i nuovi talenti ma, senza qualche nome di grido, tutta la gara viene poi snobbata dai media, con evidenti ripercussioni per tutto il mondo a pedali sportivo.

La questione prezzi del titolo è solo il tetto ai prezzi dei materiali utilizzati alle Olimpiadi.

Non tetto ai prezzi al pubblico: non si potranno più sviluppare biciclette e materiali ad hoc per gare specifiche, dal costo certamente elevato, che poi per regolamento devono essere disponibili al pubblico a un costo finale improponibile.

Ma di fatto, messa così, è solo un modo per limitare i costi delle aziende limitando al contempo lo sviluppo tecnologico.

Nessuno obbliga una azienda a investire ma è obbligatorio investire se vuoi primeggiare: e quei progressi, a cascata, arrivano alla produzione di serie, non solo sotto la forma del pezzo unico ma beneficiando dello sviluppo per arrivarci.

Insomma, per me un passo indietro.

Ci sono altre novità e conferme, ve le riassumo in video con alcune mie considerazioni finali.

Al solito questo il link diretto, altrimenti miniatura in basso.

Buone pedalate

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