[Officina] Gli attrezzi generici per la bici

Tempo di lettura: 6 minuti

Allestire una propria officina domestica è sogno ricorrente per tanti ciclisti. Alcuni arrivano a dotarsi di attrezzi costosissimi che mai useranno, solo per il piacere di vederli, incorniciati nel pannello.

Ma chi sono io per giudicare? 

Piuttosto preferisco aiutare chi voglia creare la propria ciclofficina, con qualche consiglio sugli attrezzi che è sempre bene avere, gli indispensabili per capirci.

Attrezzi che possiamo dividere in due categorie: quelli generici e quelli specifici.

Nella categoria di attrezzi generici rientrano tutti gli utensili non creati apposta per la bici ma che servono per lavorare su una bicicletta. Pinze, giraviti, chiavi a brugola e così via.

Nella categoria di attrezzi specifici rientrano tutti quelli che sono stati creati solo ed esclusivamente per uso ciclistico. Chiavi per movimento centrale, per ruota libera e pacco pignoni, serie sterzo, freni e così via. Sono più di quanto si creda, anche perché per determinati componenti esistono troppi standard diversi. 

Se nel caso degli attrezzi generici si può dire che servono quasi tutti quelli che vedremo in questo articolo, a fare la selezione è la scelta dei lavori da fare in proprio, nel caso degli attrezzi generici la scelta la impone la propria bici.

O proprie bici, se un ciclista ne possiede diverse.

Inutile, per fare un esempio, dotarsi di attrezzo per montare un movimento centrale Press-fit se le proprie bici hanno solo movimenti filettati BSA.

Ci sarebbe poi da discutere se alcuni attrezzi, come appunto una pressa per movimenti Press-Fit, valga la pena metterla nella propria officina domestica. E’ una operazione che un semplice appassionato farà due o tre volte nella vita, la pressa è un attrezzo costoso, fino a che punto conviene la spesa?

Domanda a cui non ho risposta e alla quale nemmeno mi interessa trovare risposta.

La bici è passione, così come la sua meccanica. Il discorso puramente utilitaristico cade, come quello semplicemente economico del risparmio. 

Ammortizzare i costi della creazione di una ben dotata ciclofficina è impresa destinata al fallimento economico.

Almeno lo è per chi ha una o due bici massimo di cui aver cura, quando sappiamo che quasi il 90% del montaggio da zero di un telaio puoi farlo con un semplice minitool. Movimento e serie sterzo li fai montare in officina e hai fatto.

Però il gusto di pedalare su qualcosa creato da noi, montato con la cura che solo noi possiamo dedicarci è una di quelle cose che, come usa dire, non ha prezzo.

Ma una cosa è dire che non ha prezzo, altra buttare i soldi dalla finestra con attrezzi inutili o malfatti.

Per questo ho deciso la creazione di alcuni articoli, divisi in puntate e per “zone”.

Oggi vedremo gli attrezzi generici, nei prossimi articoli quelli specifici.

E quelli specifici avranno appunto la divisione in zone, ossia singoli paragrafi a seconda della zona di intervento della bici. Attrezzi per i freni, per il movimento centrale, per la serie sterzo, per la trasmissione e così via.

Lo scopo non è invitarvi a prenderli tutti ma a selezionare quelli che servono a ognuno, senza sprechi e con la certezza di avere l’attrezzo giusto per quella operazione.

Un’ultima notazione. Questo articolo reca la data della sua prima pubblicazione che risale al novembre 2013. Lo sto aggiornando adesso a sette anni di distanza e con lui saranno aggiornati anche quelli dedicati agli attrezzi specifici, perché nel frattempo la tecnologia è andata avanti.

Sono comparsi nuovi standard e quindi nuovi attrezzi, era necessario stare al passo coi tempi.

Bene, adesso che sappiamo cosa ci aspetta possiamo voltare pagina e scoprire come iniziare ad attrezzare la nostra ciclofficina.


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COMMENTS

  • <cite class="fn">Stefano</cite>

    A proposito di misure poco diffuse: solo io ho un telaio con assi passanti che si smontano con le torx da 40 anzichè la solita brugola del 6? Non ti dico la fatica a trovare un multitool portatile che ce l’avesse.

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Stefano, una rarità: fortunato? 😀
      Scherzi a parte, sono poco diffusi con ingaggio Torx, anche se secondo me è superiore rispetto alla brugola.
      Spero si diffonderanno di più e sarà anche più facile trovare minitool.

      Fabio

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