Misurare il mozzo e determinare la lunghezza dei raggi

Tempo di lettura: 4 minuti

Continua il nostro viaggio verso l’assemblaggio di una ruota.

Nel precedente capitolo abbiamo scoperto come verificare l’Erd, adesso vedremo come misurare un mozzo e scegliere la misura dei raggi. E anche stavolta faremo ricorso a un piccolo attrezzo che ci aiuterà nei rilevamenti.

Un inciso, come è mio solito.

Quando per un periodo collaborai a una pubblicazione online, la regola era di non superare le cinquemila battute; perché, pare, andando oltre il lettore telematico si stufa e passa avanti. Se lo stesso argomento lo pubblichi su carta stampata, il limite sale. Oppure si calibra la lettura sul tempo necessario a fumare una sigaretta nel locale più intimo della casa, come insegna il giornalismo d’oltreoceano.

L’ho sempre ritenuta una sciocchezza, quella della cinquemila battute, ma all’epoca mi adeguai. Qui no, non mi interessa adeguarmi. Non devo catturare visite da barattare in contratti pubblicitari. Chi è interessato legge, pagando il dazio delle mie divagazioni. Chi non è interessato, salta a pié pari.

Fine dell’inciso e iniziamo a misurare il mozzo.

Quattro i valori che ci serve conoscere: la battuta, la distanza flangia/battuta, l’off-set, ossia la distanza della flangia dal centro del mozzo e quello che, in modo improprio, viene definito il diametro della flangia.

Iniziamo dalla battuta, la distanza che intercorre tra i due punti estremi del mozzo che toccano (vanno, appunto, a battuta) col telaio.

Io consiglio l’uso di un calibro, perché è più semplice posizionarlo rispetto a un classico righello e la misurazione risulterà precisa.

Nella immagine qui sotto la battuta, indicata con A.

0418 Mozzo misura battuta 01

Quello ripreso nell’immagine è un mozzo per freno a disco da Mtb, con battuta di 135mm.

Al momento queste le dimensioni dei mozzi che possiamo incontrare:

a) 100mm per i mozzi anteriori, indipendentemente se da strada, pista o fuoristrada.

b) 110mm per i mozzi anteriori da Mtb a perno maggiorato da 20mmm.

c) 120mm per i mozzi posteriori da pista, ma anche usato per le fixed.

d) 126mm per i mozzi più antiquati, bici da corsa o da passeggio che montavano ruote libere a filetto per capirci.

e) 130mm per i mozzi posteriori da strada moderni, quelli con il corpetto da 7 a 11 velocità.

f) 135mm per i mozzi posteriori da Mtb.

g) 131mm per i nuovi mozzi Shimano da strada della gamma Dura-Ace 9000.

h) 142mm per i mozzi posteriori da Mtb più recenti con asse da 12mm; è uno standard da poco presente sul mercato.

i) 150mm sempre per mozzi posteriori da Mtb di ultima generazione.

Per sapere se il mozzo che avete tra le mani è adatto al vostro telaio, basterà misurare la battuta dei forcellini, come mostrato nell’immagine qui in basso, dove è ripresa la battuta posteriore della mia Trek; in quella successiva, il mozzo che sto usando come modello fotografico a battuta nel telaio.

 

0419 Misura battuta forcellini Trek 010420 Misura battuta forcellini Trek 02

Io, per non precludermi alcuna possibilità di montaggio e sfruttando la naturale elasticità dell’acciaio, ho fatto costruire Elessar con battuta di 133mm. Posso così installare indifferentemente mozzi da 130 o da 135mm. Soluzione non originale, non l’ho inventata io, ma usata da alcuni produttori (salomonici, adottano 132,5mm) di telai statunitensi.

Il secondo valore da conoscere è la distanza flangia/battuta, che nel caso di un mozzo posteriore o anteriore ma a disco richiede due misurazioni, una a destra e una sinistra.

Sono le misure B e C dell’immagine qui sotto.

 

0421 Mozzo misura flangia battuta 01

La distanza si calcola dall’esterno della flangia fino alla battuta. E’ una misura poco agevole da rilevare con precisione. Più avanti vedremo come costruire l’attrezzo di cui parlavo sopra e che renderà l’operazione semplice.

Le misure B e C servono anche per calcolare l’off-set. Si, ma cos’è l’off-set? E il centro del mozzo, che non corrisponde al centro geometrico. Non corrisponde cioè alla distanza tra le flange divisa per due. Solo per i mozzi anteriori tradizionali l’off-set e il centro geometrico passano per lo stesso punto; già su un mozzo anteriore per freno a disco c’è da calcolare lo sfasamento dovuto all’attacco del disco.

Pensate alla ruota posteriore, con la sporgenza lato pignoni maggiore di quella opposta. Osservatela attentamente montata sul telaio: noterete subito che con la ruota perfettamente centrata nel telaio il centro del mozzo, l’off-set appunto, è spostato.

Nell’immagine qui sotto le misure di off-set sono indicate con D ed E. La linea verticale che divide il mozzo non l’ho tracciata a misura, cioè l’off-set di questo mozzo non passa esattamente in quel punto, ma solo per indicare visivamente lo spostamento. Ho lasciato le misure B e C perché servono, come detto.

 

0422 Mozzo misura offset 02

Il calcolo dell’off-set richiede una semplice operazione aritmetica.

Si prende la misura della battuta A e la si divide per due; al risultato si sottrae il valore della distanza flangia/battuta B per ottenere l’off-set di sinistra D. Per conoscere l’off-set di destra, alla misura A divisa per due si sottrae il valore C: il risultato sarà la misura E.

L’ultimo valore da conoscere è quello che, ho detto sopra, è impropriamente definito il diametro della flangia. Impropriamente perché non ci interessa conoscere il diametro esterno della flangia, bensì il diametro della linea che congiunge tutti i punti posti al centro dei fori attraverso cui passano i raggi.

Nella immagine in basso è la misura F.

0423 Mozzo misura diametro flangia 01

 

Nel disegno qui sotto, che ho prelevato dalla rete, è più chiaro cosa si intende con “diametro flangia”. La misura S indica il centro del foro dove si inserisce il raggio, quella D il diametro del cerchio ottenuto facendo passare una linea attraverso quel centro.

 

0424 Mozzo misura diametro flangia 02

Bene, queste le misure che serve conoscere, ma come rilevarle con precisione?

Con una dima che costruiremo in pochi minuti.

Servono un piattina di metallo, un trapano, una punta per ferro da 10 e un dado M10; ottimi quelli per fissare i lampadari o i portalampada, più sottili.

Io l’ho costruito usando lo stesso profilato d’alluminio adoperato per la dima per misurare l’Erd; sempre perché trovo l’alluminio più duttile. E perché me ne è avanzato un bel pezzo…

Bene, profilato sul banco da lavoro, linea di mezzeria tracciata con un pennarello fine, lunghezza di 12cm e un punto tracciato giusto al centro della lunghezza, punzonato con un chiodo d’acciaio come abbiamo fatto l’altra volta. Listello di legno sotto per favorire la pulizia del taglio (e non bucare il piano di lavoro…) e il profilato bloccato con dei morsetti a G per aiutarvi a tenerlo fermo mentre forate.

 

0425 Misurare mozzo 010426 Misurare mozzo 02

Una goccia d’olio vi aiuterà nel taglio, da eseguire a bassa velocità di rotazione.

 

0427 Misurare mozzo 03

Forate e prendete il dado M10.

0428 Misurare mozzo 040429 Misurare mozzo 05

 

Date una rifinita per togliere le bave di foratura che si vedono in foto e l’attrezzo e pronto. Tutto qui.

Come si usa? Facile, lo avvitate all’asse del mozzo, come si vede nelle immagini sotto.

 

0430 Misurare mozzo 060431 Misurare mozzo 07

Questa semplicissima dima vi consentirà di rilevare facilmente le misura A, B e C, secondo la nomenclatura usata prima.

Per mozzi con asse maggiorato, ovviamente servirà un profilato più largo e un foro di misura adeguata.

Per mia comodità mi sono costruito anche un supporto per i mozzi riciclando un sostegno per una televisione destinata alla discarica. Una barra filettata M5, qualche dado, due fori sul piano d’appoggio per fissarlo e il supporto è pronto. La barra filettata è una economica in acciaio zincato, flessibile. Va bene se si deve lavorare senza caricare, altrimenti meglio usare una barra in acciaio inox oppure allargare il foro (come ho fatto io con l’altro supporto uguale) con una punta da 5,5 e usare uno sgancio rapido in luogo della barra filettata.

 

0432 Misurare mozzo 160433 Misurare mozzo 08

Con il mozzo in posizione, la dima appena costruita installata, non resta che prendere il calibro e misurare.

Nella immagine qui sotto la misurazione della distanza flangia/battuta presa a destra, sfruttando l’appoggio della nostra dima; in quella successiva la misurazione del diametro della flangia.

Eseguite più volte la stessa misurazione perché una imprecisione nel poggiare il calibro ci può stare.

Avendo solo due mani, seppure col mozzo sul supporto, ho avuto qualche difficoltà a mantenere il calibro in esatta posizione e fotografare al contempo. Comunque avete capito dove posizionarlo, usando tutte e due le mani sarete più precisi di me.

 

0434 Misurare mozzo 100435 Misurare mozzo 14

Prendetevi tutto il tempo che vi serve; una buona misurazione è fatica (e soldi) risparmiata dopo.

Adesso potete mettervi davanti al pc e sfruttare i numerosi software presenti in rete per calcolare la lunghezza dei raggi usando le misure che abbiamo ricavato, Erd e mozzo, e inserendo le altre informazioni fondamentali, come il numero dei fori e il tipo di incrocio dei raggi che vorrete ottenere.

Due i programmi con cui mi trovo meglio, quello Sapim e quello Dt Swiss.

Li trovate qui, quello Sapim

e qui quello Dt Swiss

Per chi ha cognizioni matematiche superiori alle mie (non ci vuole molto), e preferisce carta e matita, qui in basso la formula

 

0436 Formula calcolo lunghezza raggi

dove:
F = diametro della flangia
Df = Distanza della flangia dal centro del mozzo
Dr = diametro del foro del raggio
Dm = diametro del cerchio all’innesto delle nipples
N = numero dei raggi
In = numero di incroci

Meglio il calcolatore online, vero? 🙂

Il software Dt Swiss ha la comodità di avere già preimpostati tutti i valori dei mozzi e dei cerchi prodotti da loro, oltre le misure dei cerchi Mavic.

Può succedere che il risultato fornito dai calcolatori non sia “tondo”. Eseguite voi il necessario aggiustamento. Se, per esempio, il software vi rimanda un 296,1mm, beh, arrotondate a 296.

Se invece la vostra accoppiata cerchio-mozzo vuole una misura particolare di raggi, poco diffusa oppure che proprio non esiste, avete due possibilità.

O vi fate creare i raggi della lunghezza desiderata oppure acquistate una misura differente, con delle regole però.

Nel primo caso, che io caldeggio, è necessario andare dal meccanico che abbia l’apparecchiatura per tagliare e filettare i raggi. Una buona attrezzatura, come quella Cyclus Tools, costa qualche migliaio di euro. Giustificati o meno, non lo so.

 

0437 Filettatrice raggi Cyclus tools

La filettatura dei raggi si ottiene per rullatura: o i rulli sono perfetti oppure il risultato sarà pessimo. Suppongo che a quel prezzo, quelli Cyclus tools siano quanto di meglio si trovi sul mercato.

0438 Filettatrice raggi 01

A molto meno si trovano quelli di altre marche, con i rulli di varia misura da montare al bisogno e che hanno tutti.

 

 

0439 Filettatrice raggi 02

E’ un attrezzo che ha senso acquistare solo per un professionista: per noi semplici appassionati è davvero inutile. Quante ruote assembliamo? E quante volte ci capiterà la (sfortunata) esigenza di avere raggi su misura? Ciò non toglie che non mi dispiacerebbe avere questo bel giocattolo…

Nel secondo caso, se cioè non volete far creare raggi su misura, potete ricorrere a raggi di misura diversa, scegliendo secondo un criterio.

Se vi trovate al di sotto degli 1,2mm, acquisterete il raggio di misura pari immediatamente inferiore; se superiore a 1,2mm, quello di misura pari immediatamente superiore.

Esempio 1: misura richiesta 301,2, acquisterete un raggio da 300mm.

Esempio 2: misura richiesta 301,3, acquisterete un raggio da 302mm.

Che non vi venga in mente di prendere un seghetto e una semplice filiera e farvi la filettatura: conosco un tale che si incaponì, perché tanto “…ma su, è una filettatura alla fine, che ci vorrà mai!”. Buttò una settimana e una cinquantina di raggi senza venirne a capo. Nemmeno sotto tortura vi svelerò il nome, ma è facile immaginarlo, ahimé.

Un bell’aiuto coi raggi fuori misura lo possono dare i nippli, che troviamo comunemente nella lunghezza di 12, 14 e 16mm. Usando un nipplo più lungo di quello necessario, per esempio un 14 al posto di un 12, potrete compensare un raggio leggermente più corto. Non è soluzione che mi piace molto, ne faccio a volte di necessità virtù se non ho sottomano il raggio giusto, ma preferisco sempre cambiare il tutto con raggi e nippli della misura giusta appena li ho.

A proposito di nippli, di che misura servono? In linea di principio quelli da 12mm per cerchi a basso profilo, cioè fino a 20mm. Quelli da 14mm per cerchi appena più alti, fino a 25-26mm. Quelli da 16 per cerchi fino a 32mm. Oltre, cerchi da 35 a salire, richiedono misure specifiche indicate dal produttore del cerchio; poi molto dipende da altri fattori, come la struttura interna del cerchio, il diametro battuta, se il nipplo è interno (come in alcune ruote da corsa ad alto profilo) ecc. Insomma, per ruote particolari, bisogna valutare caso per caso e seguire le indicazioni della casa costruttrice, visto che ci sono anche alcuni produttori che adottano i nippli sul mozzo invece del cerchio.

Se invece siete fortunati e la misura del raggio necessario è facilmente reperibile, non avete più scuse e dovete iniziare a imbastire la ruota.

Come fare, lo vedremo nel prossimo capitolo.

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COMMENTS

  • <cite class="fn">Fabrizio Ruggeri</cite>

    Eccellenti spiegazioni, come al solito….

  • <cite class="fn">fabiolora</cite>

    Grazie, ma questo era facile; il bello (e brutto per me…) arriverà coi prossimi due capitoli, anzi, col prossimo proprio, dove parlerò di come imbastire una ruota.
    Molto, ma molto più semplice farlo che descriverlo.
    Penso che in un paio di settimane dovrei riuscire a metterlo online, ancora non ho avuto modo di girare i filmati e scattare le foto.
    Fabio

  • <cite class="fn">Andrea</cite>

    Complimenti per il sito.

    in tema con l’argomento ho trovato il sito:
    https://leonard.io/edd/

    riporta gia centinaia di abbinamenti cerchioni/ mozzo tra i modelli disponibili delle varie marche…

    io l’ho trovato un sito utile.
    ciao e ancora complimenti ( e grazie) per il sito…

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Andrea, grazie per segnalazione. Non ho capito bene come calcola, se ha inserito tutti i dati di cerchi e mozzi nel database ha fatto un lavoraccio, complimenti! Può essere una valida alternativa quando non si conoscono ancora le misure (per esempio per chi ordina cerchi, mozzi e raggi online e non sa ancora cosa gli serve) però andrebbe “collaudato” per capire se alla fine i suoi dati coincidono. Tu hai mai provato?

      Fabio

      • <cite class="fn">Andrea</cite>

        no, non ho ancora provato. comunque secondo me si “auto popola” di mozzi e cerchi man mano che gli utenti li inseriscono…

        • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

          Ah, non avevo capito fosse una sorta di “wikiruote”; speriamo non ci siano buontemponi che inseriscono dati a casaccio 😀
          Certo che l’idea è ottima.

          Fabio

  • <cite class="fn">Perlotti Riccardo</cite>

    Ottimo articolo come sempre..
    Ma ho una domanda.
    Nel caso di ruota posteriore, i raggi lato cassata pignoni vanno messi di minor spessore?
    Ti chiedo perché ho una ruota che ha appunto i raggi lato cassetta pignoni con diametro minore, e visto che è una ruota “fatta fare” mi rimane questo dubbio in quanto faccio fatica a centrarla..
    Grazie
    Riccardo

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Riccardo, lo spessore dei raggi è vincolato anzitutto al diametro di alloggiamento al mozzo. Poi, stabilito questo e che sia quello corretto, è possibile ricorrere a raggi a sezione differenziata, che solitamente offrono superiore rigidità. Poiché è ruota artigianale e immaginando l’abbia raggiata uno che conosce il mestiere suppongo sia questo il tuo caso. Quindi è tutto nella norma. Non lo sarebbe se i raggi “ballassero” negli occhielli, ma penso lo avresti notato, oltre la fatto che dopo poco inizierebbero a spezzarsi.

      Fabio

  • <cite class="fn">Roberto</cite>

    Ciao, come mostrato nella terza foto (quella dal basso) il mozzo, ovvero la parte filettata che va in battuta sulla forcella non appoggia tutta ma più o meno metà! Anche a me succede cosi… È normale o dovrebbe arrivare a filo!!? Immagino sia per far fu zioare correttamente lo sga ciò rapido giusto???!
    Premetto che ho allargato un po’ il telaio (a mano e senza troppa fatica) da 130 credo a 135…
    Questo cambia ulteriormente la superficie di quell’appoggio!!!? Grazie!

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Roberto, l’importante è che abbia appoggio all’interno del forcellino e non sporga in modo tale da impedire la chiusura del QR.

      Fabio

  • <cite class="fn">Adriano</cite>

    Ciao Fabio,
    nella mia ruota posteriore – alla quale ho rotto un raggio – ho lato pacco pignoni raggi (straight pull) lunghi 298 mm e 300 mm lato disco. Potrei prenderne di scorta solo da 298 o da 300 e poi “compensare” con la minore o maggiore avvitatura del nipple?
    (Vista la mia grande difficoltà a trovarne di tale lunghezza).
    Grazie, come sempre.
    a.

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Adriano, l’ideale ovviamente è prendere i raggi giusti.
      Non sono misure strane, negozi ben fornito li hanno oppure, alla peggio, ne prendi qualcuno online se hai ordini più grosso da fare, giusto per non pagare una cifra spropositata con la spedizione.
      Comunque, tra le due, opta per la 298 nel tuo caso. Dovresti avere margine per avvitare ma non il pericoli ti spunti fuori all’interno del cerchio, bucando la camera. però per dirtelo con certezza dovrei vedere la ruota, vedere cioè quanto margine c’è. Così al buio è una scommessa…

      Fabio

  • <cite class="fn">Guido</cite>

    Ciao! ho una domanda che può sembrare banale: se devo calcolare la lunghezza raggi su un mozzo con raggiatura 2:1 con raggi straight pull, abbinato a cerchio forato appositamente….come procedo per il calcolo? Il metodo è il medesimo?

    Grazie!

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Guido, la misurazione è la stessa, solo un poco più rognosa.
      Poi inserisci i dati nei vari calcolatori, che permettono di selezionare il tipo di raggio, e hai fatto.

      Fabio

      • <cite class="fn">Guido</cite>

        Grazie. Posso chiederti anche in che senso più rognosa? Come stabilire il diametro della flangia? Coincide con il punto in cui appoggia la testa del raggio, immagino?

        • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

          Si infatti; però dipende pure dal mozzo, perché alcuni hanno la “sagoma” ben netta, altri non vedi subito dove sarebbe la testa perché hanno una lavorazione interna. Roba minima, per carità, non è il mm a sfasare. Però chi è mezzo cecato come me…

          Fabio

  • <cite class="fn">Guido Proietti Grilli</cite>

    Buongiorno Fabio, faccio una domanda vicina a questo bellissimo articolo (come sempre) ma forse non troppo attinente. Non ho trovato però un altra sezione nei tuoi articoli. Ho un telaio con battuta posteriore da 135. Attualmente monta una ruota (26’’ V-brake) con mozzo 10×130 Qr . Il carro infatti si chiude parecchio quando fisso la ruota. Voglio sostituire la ruota ma vorrei montare un mozzo 10×135. Il punto è questo. Non si trova ne’ un mozzo 10×135 ne’ un ruota completa da 26’’ V-brake 10×135. Si trova abbastanza facilmente però il mozzo 9×135. Mi sto scervellando per capire se posso montarlo senza preoccuparmi del gioco di quel millimetro mancante sui forcellini (larghi 10mm) oppure se proprio non ci devo neanche pensare

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Guido, NON montare un 9 su forcellino da 10.
      Ora, chiarita la sicurezza vediamo se esiste qualcosa.
      Mozzi non so dirti la disponibilità ma a catalogo esistono, per esempio sram.
      Potresti prendere un mozzo loro 9×135 e poi a parte gli adattatori da 10.
      Sram non è l’unica ma è l’unica che in questo momento mi viene in mente e poiché sono fuori città, da telefono farti una ricerca è difficile.
      Vai su un motore di ricerca, cerca 10×135 hub adapter e vedi cosa salta fuori.

      Fabio

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