Limitazioni per i ciclisti campani

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La nuova ordinanza della Regione Campania pone dei limiti alle nostre uscite in bici.

In modo “indiretto” ma alla fine cambia poco.

Leggo infatti dal testo dell’ordinanza n° 82 del 20 ottobre 2020 che:

Con decorrenza dal 23 ottobre 2020, al fine del contenimento dei rischi di contagio correlati alla mobilità sul territorio, ai cittadini campani è fatto divieto di spostamenti dalla provincia di residenza o domicilio abituale verso altre province della Campania, fatti salvi gli spostamenti connessi ad esigenze- la cui ricorrenza andrà autocertificata sotto personale responsabilità, ai sensi del DPR 445/2000- relative a:

– motivi di salute;

– comprovati motivi di lavoro;

– comprovati motivi di natura familiare;

– motivi scolastici e/o afferenti ad attività formative e/o socio-assistenziali;

– altri motivi di urgente necessità .

E’ in ogni caso consentito il rientro presso la propria residenza o domicilio abituale.

Una limitazione più blanda di quella vissuta la scorsa primavera, visto che è vietato lo spostamento solo tra una provincia e l’altra senza uno dei motivi indicati. 

Nei confini della stessa provincia non c’è alcuna limitazione. Ancora…

Ma comunque è limitazione che inciderà sulle uscite di tanti di noi, che la domenica sono soliti farsi il loro lungo, sconfinando in una o più province.

Per esempio chi è di Napoli si reca spesso nel casertano per trovare percorsi migliori oppure decide di godersi le bellezze della Costiera Amalfitana.

Quindi un limite c’è, perché fino a ordinanza in vigore questo non sarà possibile.

Ovviamente è limite per chi è uso passare molte ore in sella in uscite che si sviluppano su chilometraggi importanti, che è sempre stato il tipo di uscita che ho preso a parametro per l’interpretazione delle tante ordinanze che si sono succedute negli scorsi mesi.

Ma resta una prescrizione con cui dover fare i conti e prestare quindi attenzione nella scelta del percorso, per evitare sconfinamenti. 

Grande risalto mediatico al “coprifuoco”, quasi sotto silenzio questa limitazione agli spostamenti interprovinciali.

L’ordinanza è stata emanata poche ore fa, è possibile arriveranno chiarimenti ed è probabile ne arriveranno di nuove: sia in altre Regioni che in assoluto più restrittive.

Seguendo la stessa linea editoriale usata in primavera non mi interesserà se ogni ordinanza o decreto è politicamente/sanitariamente giusto o sbagliato.

Mi concentro e concentrerò solo sulla interpretazione normativa. 

Per questo rilevo una evidente falla: che succede a chi senza giustificato motivo lascia la Regione e nel farlo attraversa una provincia diversa da quella di sua residenza?

Al momento infatti è richiesto motivo solo per passare dal territorio di una provincia all’altra; ma nulla c’è sugli spostamenti regionali, di fatto permessi. E che, Costituzione alla mano, non sono vietabili dalle Regioni.

Se, per esempio, da Napoli vado a Latina, per forza attraverso la provincia di Caserta. E non sono tenuto a giustificare il perché voglio andare a Latina. 

Quindi? Quindi si preannuncia il solito caos dovuto alla mancanza di coordinamento tra provvedimenti. 

Buone pedalate, nei confini.

………………………………….

Aggiornamento. 

Come prevedibile, c’è stato il chiarimento. Nell’ultima ordinanza emanata in data 26 ottobre compare la dicitura “La disposizione non si applica al transito necessario allo spostamento verso altre regioni
italiane o straniere“.

E questo risolve il dubbio esposto sopra. 

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