IBF, considerazioni finali e cosa vedrete nei prossimi giorni

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La scorsa domenica si è chiuso l’Italian Bike Festival, tre giorni densi di avvenimenti, incontri, manifestazioni e, ovviamente bici e componenti a go gò.

Centinaia di espositori, decine di migliaia di visitatori, un esercito di addetti ai lavori tra aziende presenti e media, tutto concentrato in un unico luogo.

Io non amo molto questo tipo di manifestazioni per motivi miei, personali. Mi sembra come quando hai diversi abbonamenti alle piattaforme streaming, migliaia e migliaia di titoli tra cui scegliere, finisce che a furia di scorrere non te ne godi nessuno e ti addormenti sul divano.

Questa volta però non potevo mancare. Rarissimo che a settembre si crei l’allineamento dei pianeti tale da farmi avere quei giorni liberi, che da tre diventano cinque perché devo considerare il viaggio; e quest’anno son stati sette, visto che ne ho profittato per salire in moto con mia moglie e goderci un paio di giorni romantici, tra strade tuttecurve, borghi magnifici e una natura che non smette mai di meravigliarci seppure siano zone dove, più giovani, andavamo quasi ogni fine settimana.

Non potevo mancare, ho detto; aggiungo: non volevo mancare.

Ho partecipato a questo Italian Bike Festival in triplice veste: ciclista, giornalista, curatore di questo blog.

Da ciclista l’ho vissuto come un qualunque appassionato, che poi sono.

Da giornalista mi sono concentrato solo su alcuni marchi/novità, perché sono quelli che intendo recensire nei mesi a venire.

Da curatore del blog ho consolidato rapporti, stretto la mano a tanti con cui ci siamo sempre e solo sentiti per telefono, aperto possibili nuovi canali di comunicazione.

E sempre da curatore di questo blog, posso assicurarvi che se da un lato mi ha fatto enorme piacere poter finalmente parlare viso a viso con tanti professionisti verso i quali nutro profonda stima, fare il PR di me stesso è stata l’esperienza che meno ho amato in questi giorni.

Necessaria, questo blog e il canale video vivono di contenuti e senza il fattivo supporto delle aziende potrei solo raccontarvi i fatti miei; poco coinvolgente per me che non amo mettermi in mostra, preferisco che a farlo siano i miei lavori.

Però mi ha fatto enorme piacere ricevere così tanti complimenti a attestazioni di stima, segno che faccio un buon lavoro. Particolare, diverso dagli altri – basti vedere che ho scelto di non uscire subito con “le novità della manifestazione”, avrei dovuto farlo entro la prima serata ma ero cotto già al primo pomeriggio… – ma fatto con passione.

Ecco, a farmi piacere sopra ogni altra cosa è stato proprio sentirmi ripetere da tutti “lavori con passione, si vede, la trasmetti”. 

Ora non so quanti dei semi che ho piantato germoglieranno; fosse anche nessuno, mi va bene così, sono stati tre giorni faticosissimi ma emozionanti.

Faticosissimi per me e tutti i media, tra interviste, novità, colloqui e tanto, ma proprio tanto camminare.

Faticosissimi per tutti gli addetti stampa e i PR delle aziende, costretti ad accompagnarci e/o raccontare per la milionesima volta a ognuno di noi le novità e i programmi futuri.

Faticosissimi per i ragazzi e le ragazze negli stand, alle prese con un pubblico appassionato, curioso e preparato.

Faticosissimi per i meccanici delle aziende che offrivano la possibilità di testare le loro bici, sempre pronti a regolarti la sella, cambiarti i pedali, sistemare il manubrio.

Alle sei del pomeriggio del sabato, un caldo asfissiante e loro ancora attivi, professionali, sempre pronti e sempre con un sorriso per tutti.

Nella baraonda avevo scelto lo stand Trek come mio personale punto di appoggio per risposare tra una cosa e l’altra: ma a vederli lavorare il mio “ragà, sto a pezzi” mi si è spento in gola…

Nel video in basso mi troverete percorrere l’Italian Bike Festival in bici, con una carrellata di ciò che probabilmente sottoporrò a test o comunque proverò a raccontarvi.

E’ solo una frazione di quanto era esposto ma lo sapete, io non faccio pesca a strascico né punto sulla quantità: il mio obiettivo è la qualità, sia dei prodotti che del mio lavoro. Se non riesco a garantire quest’ultima, preferisco fare un passo indietro. Se avete voglia, fatemi sapere cosa tra quelle mostrate vi interessa di più.

Infine, mi scuso con tutti i ciclisti appassionati che nel pomeriggio di domenica mi hanno dedicato il loro tempo per rispondere alle mie domande. Purtroppo, a fine giornata, sistemando l’attrezzatura nella zaino non ho riposto la videocamera usata per le interviste, che è rimasta lì e, in pratica, l’ho smarrita. Me ne sono accorto solo il martedì successivo, quando ho ripreso lo zaino per scaricare i video in memoria. Ho perso videocamera e girato della domenica pomeriggio, il precedente è salvo perché ero rientrato in albergo a ora di pranzo proprio per salvare su pc i video precedenti e liberare memoria. 

Ora vi lascio al video, questo il link diretto, altrimenti miniatura in basso

Buone pedalate

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