Gianni Mura ci ha lasciato

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Gianni Mura ci ha lasciato, un improvviso attacco cardiaco ci ha privato di una delle migliori firme del nostro giornalismo.

Lo voglio celebrare anche qui, su un blog di ciclismo perché Mura è stato tra i pochi che hanno saputo raccontare il nostro sport per quello che è.

Per la sua bellezza e i suoi limiti.

Ha saputo come solo i grandi giornalisti sanno fare mostrare la realtà dietro la finzione, abbattendo rutilanti scenografie per svelare l’uomo sulla sua bicicletta. La sua fatica, la sua lealtà, la sua passione.

Un giorno leggendo un suo articolo vi ritrovai una mia frase.

Per me fu un orgoglio incredibile, sapere che un simile monumento avesse fatto sue mie poche parole mi riempì di gioia.

Io che ne ho sempre studiato i pezzi, cercando da quelle parole di carpire i segreti di un maestro, perdo oggi un punto di riferimento, una certezza.

Io che sempre, dinanzi all’immobilità del foglio bianco, mi sono chiesto ogni volta “come ne uscirebbe Mura?” perdo un faro che mi ha aiutato a navigare tra le parole.

E tutti noi perdiamo la bellezza dei suoi racconti.

Ciao Maestro

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